153444 - Monumento ai Caduti di Ca’ Genasia – Riolo Terme

Il monumento commemora partigiani e civili morti a Ca’ Genasia: è situato su un cocuzzolo a lato di due strade collinari che lo delimitano su due lati consecutivi.
Su un ampio basamento in cemento si erge un monumento in ferro che evoca l’episodio del combattimento tra tedeschi e GAP (Gruppo Armato Partigiano) avvenuto in una casa poco distante denominata Ca’ Genasia. Nella parte in ferro, realizzata con grandi lastre di colore grigio scuro, osservando con attenzione si distinguono tre figure stilizzate in posizioni diverse, una sdraiata, una chinata ed una eretta che imbraccia un fucile. Nel basamento una lastra riporta una frase e la scritta Ca’ Genasia 1944-1974 ed un’altra lastra, posta nel retro e adagiata sulla faccia superiore del basamento, riporta i nomi dei 35 caduti. Il monumento è realizzato affinché l’osservatore vi giri intorno.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Ghiandolino - via Caduti di Toranello - via Sabbioni
CAP:
48025
Latitudine:
44.3104690880324
Longitudine:
11.688618322753882

Informazioni

Luogo di collocazione:
Su un cocuzzolo erboso a poca distanza dalla strada, alla biforcazione di via Ghiandolino in via Caduti di Toranello e via Sabbioni
Data di collocazione:
1974
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Ampio basamento in cemento a forma di parallelepipedo: sulla faccia frontale vi è una lastra in marmo con una scritta, nel retro, sulla faccia superiore una seconda grande lastra con i nomi dei 35 caduti.
Tre grandi figure stilizzate realizzate con lastre di ferro e del tondino di ferro per i capelli di una figura e per un dettaglio dei visi.
Nel retro, il complesso delle figure è appoggiato ad un muretto in pietra a vista alto circa un metro e venti centimetri, che si intravede anche sul davanti.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Riolo Terme
Notizie e contestualizzazione storica:
Il Comando unico Emilia Romagna, in accordo con il Cln di Imola, decise di costituire una nuova unità partigiana, denominata ‘Battaglione Sap Montano’, che insieme alla 36^ Brigata ‘Bianconcini’ aveva il compito di operare per la liberazione della città di Imola. Due giovani di questa nuova Brigata, Rino Ruscello di 17 anni e Marino Dalmonte di 21 anni, insieme ad altri compagni attaccarono un carro tedesco: un soldato rimase ucciso e il carico fu preso dai partigiani. Essi stavano portando il cibo e le armi verso le loro basi quando furono raggiunti da una quarantina di soldati tedeschi pronti a fare fuoco. Siccome questi ultimi non riuscivano a risalire con le loro autoblinde la strada fangosa, rinunciarono al combattimento e così anche i partigiani decisero di lasciare la zona indifesa; solo Rino e Petit si fermarono a Ca’ Genasia. Qui, durante la notte, vennero attaccati dai tedeschi e caddero con le armi in pugno, senza arrendersi ma combattendo fino all’ ultimo. Tutta la cascina andò bruciata e con lei i suoi abitanti. La posizione dei corpi testimoniava che avevano resistito fino all’ ultimo respiro, a indicare con quanta fede si possa servire la causa della Libertà.

Contenuti

Iscrizioni:
ASSIRELLI ELIO
ASSIRELLI FRANCESCO
BALDISSERRI FRANCESCO
BALDISSERRI LORENZO
BALDUCCI QUINTO
BENEDETTI EMILIO
BERTOZZZI DINO
BIAGI SETTIMIO
BIANCONCINI GUIDO
BIANCONCINI NATALE
CAPIROSSI GIOVANNI
CAPIROSSI PAOLO
CAPPELLI UGO
CORALLI UGO
DALMONTE MARINO
FAROLFI PAOLO
GAMBASSI ELISA
GIORGIO CADUTO SOVIETICO
GARAVINI VITTORIO
GIORGI DANTE
GOLLINI VLADIMIRO
GUADAGNINI DANTE
LORETI ENEA
MANARA ANTONIO
MANARESI AMEDEO
MARTELLI BTTISTA
MORINI ANTONIO
POLI SILVIO
RAGAZZINI SERGIO
RONCASSAGLIA ANTONIO
RONCASSAGLIA PAOLO
RUSCELLO ARMANDO
RUSCELLO RINO
TOPI LUIGI
VISANI ATTILIO

QUI LA LIBERTÀ, LA SPERANZA IN UNA ITALIA NUOVA VISSERO CON LA LOTTA IL SACRIFICIO E L’EROISMO DEL S.A.P. MONTANO E DELLE POPOLAZIONI TUTTE- CA’ GENASIA, 1944-1974
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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