74152 - Monumento ai Caduti di Canevolivo

Opera scultorea in marmo bianco di Carrara raffigurante due Alpini, uno nell’intento di aiutare l’altro. Nella parte centrale del monumento è scolpito un libro, il “libro della vita” in cui è raffigurato il cappello corredato dalla celebre piuma leggermente inclinata all’indietro. L’area del monumento è protetta ed evidenziata da una catena sorretta da pali. Alle spalle il palo per l’alzabandiera con le bandiere al vento.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Canevolivo
Indirizzo:
Via Val IV Zona, 25
CAP:
19020
Latitudine:
44.18972547308207
Longitudine:
9.787630378851304

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde dedicata, vicino centro sportivo
Data di collocazione:
15/08/2010
Materiali (Generico):
Laterizio, Marmo, Ottone, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Monumento e lapide in marmo bianco di Carrara, opaco. Targa in ottone. Basamento mediano dell'opera scultore in cemento e pietre. Basamento in marmo nero. punzoni ferma lapidi del basamento in bronzo. Pali e catene recinzione area dedicata in bronzo. Palo alzabandiera in ferro. Bandiere in cotone. Faretti in metallo e vetro.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Beverino
Notizie e contestualizzazione storica:
Gli alpini sono le truppe da montagna dell'Esercito Italiano e rappresentano oggi il più antico corpo di fanteria da montagna attivo nel mondo: nati nel 1872 con l’intento specifico di difesa dei confini delle Alpi, il loro operato era indissolubilmente legato alla conoscenza estesa del territorio montano nel quale operavano.
A dispetto di ciò tuttavia, la loro prima missione sarà in Africa impegnati nella guerra di Eritrea nel 1888. Avranno però il loro battesimo di fuoco nella I Guerra Mondiale soprattutto in alta quota, dove gli alpini scriveranno pagine importantissime e gloriose.
Risale proprio a quel periodo (fine delle I Guerra Mondiale) la nascita dell’ A.N.A., associazione di alpini che oggi conta 81 sezioni e 4200 gruppi: “L’ Ana nasce all’indomani della Grande Guerra ad opera di alcuni reduci, a Milano nel luglio 1919 e comincia ad attrarre intorno a sè tutti i reduci alpini della grande guerra che fanno la loro prima adunata sul Monte Ortigara, luogo che rappresenta una sorta di Calvario degli alpini.”
Il Calvario come noto, è il nome della collina in prossimità di Gerusalemme sulla quale, secondo i Vangeli, Gesù Cristo venne crocifisso ed il cui nome viene utilizzato nel linguaggio corrente per esprimere un particolare stato di dolore e sofferenza: in quest’ottica risulta più semplice comprenderne il parallelo con il Monte Ortigara, montagna delle Alpi al confine fra Veneto e Trentino-Alto Adige e teatro nel 1917 (nel pieno della I Guerra Mondiale) di una durissima battaglia tra il Regno di Italia e l’impero Austro-ungarico che causò diverse perdite.
E’ il monte ritenuto più sacro per gli alpini e sul quale, in occasione della prima adunata venne posato il monumento chiamato la Colonna Mozza, sulla quale è incisa la regola fondamentale dell’ associazione, un imperativo ancora oggi: 'per non dimenticare'.

Contenuti

Iscrizioni:
A perenne
ricordo ed onore
ai caduti
di tutte le guerre

il gruppo alpini
di Beverino
e la popolazione
dedica memoria
e misericordia.

15 . 8 . 2010

G. B.


TARGA LATERALE:
opera realizzata da
LA NUOVA BLOCK S.R.L. E DAL COMUNE DI BEVERINO
CON LA COLLABORAZIONE DEL GRUPPO ALPINI BEVERINO
E DELLE SEGUENTI IMPRESE LOCALI:

F.lli Corradi Legname Romei Elettricità
Bonifacio Edilizia Scavi Sarti Alessandro Edilizia
Escavazioni Edili di Piaggi S. & D. Resi Impianti
Costa Pierangelo Edilizia Edilizia Mozzachiodi
Costa Piergiorgio e Paolo Del Santo Paolo
F.lli Chiroli Marmi Costa Francesco Edilizia
Bettinotti Italo Angeli Alberto
Famiglie Tomà Roberto e Ivano RTR srl
Livelli Inerti S.T. sas
Beretta Severo Privati
Simboli:
Bassorilievo dell’elemento distintivo del corpo Alpini , il cappello corredato dalla celebre piuma leggermente inclinata all’indietro.

Altro

Osservazioni personali:
Monumento interessante artisticamente. Egregiamente conservato.

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