253571 - Monumento ai Caduti di Casamazzagno – Comelico Superiore (BL)

Il Monumento ai Caduti di Casamazzagno si trova a fianco della chiesa parrocchiale. E’ delimitato da un’inferriata non originale. L’opera poggia su un ampio basamento a piramide tronca in tufo lavorato dal quale si innalzano due segmenti. Il primo, in blocchi di tufo, è circondato da quattro vasi a forma di calice, e porta quattro targhe in marmo descrittive affisse su ciascun lato. Al di sopra è collocato un obelisco a base triangolare con tre lapidi illuminate da tre lanterne e decorate con i simboli tradizionali di guerra: una corona intrecciata di alloro e quercia, rami di palma, croci, stelle, armi e bandiere. Sull’apice una stella in metallo. Sul fronte principale è stato successivamente collocato un libro aperto in marmo con l’elenco dei caduti e dispersi della Seconda Guerra Mondiale.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Casamazzagno
Indirizzo:
Piazza della Salute
CAP:
32040
Latitudine:
46.592151666243
Longitudine:
12.510291896077

Informazioni

Luogo di collocazione:
A fianco della chiesa
Data di collocazione:
1921
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Il materiale prevalente è tufo e pietra.
Le lastre con i nomi incisi sono in marmo.
La stella che si trova sulla sommità è in metallo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
Il Monumento fu inaugurato il 6 novembre 1921, una data storica per il Comelico Superiore perché il 6 novembre 1917 arrivarono gli Austriaci e il 6 novembre 1918 si ritirarono dal paese. Quando fu costruito, il monumento rappresentava un vanto della manodopera locale per l'originalità del disegno e perché il tufo e il marmo furono lavorati da Lorenzo Topran Cotin e Apollonio Gasperina Geroni, artigiani del paese. L'inferriata di recinzione è opera di Giosuè Gasperina e Innocente D'Ambros. Nel 1933 sul monumento furono collocate le lampade elettriche a fiamma e, sulla sommità, la Stella d'Italia. Nel 1950 furono inseriti i nomi dei Caduti e Dispersi delle Guerre del 1936 (Guerra d'Etiopia) e del 1940 - 1945 (Seconda Guerra Mondiale) e fu rimessa la ringhiera che era stata tolta nel 1932.

Contenuti

Iscrizioni:
Lastra superiore laterale sx:
CASAMAZZAGNO
SU QUEST'ARA DI GLORIA
RICORDA
I FIGLI CADUTI
E NE PIANGE
LE TOMBE LONTANE

Targa laterale dx:
VI - XI - MCMXXI INAUGURAZIONE

Targa laterale sx:
I CADUTI
NELL'ODIO DEGLI UOMINI
RISORTI
NELLA PACE DEI POPOLI
RICORDINO I POSTERI

Targa retro:
VI - XI - MCMXVII INVASIONE

Targa centrale:
VI - XI - MCMXVIII LIBERAZIONE

Lastra superiore retro:
AFRICA 1896
D'AMBROS EUGENIO
ZANNANTONIO LEONARDO

15 - 18
D'AMBROS BORTOLO
D'AMBROS GIUSEPPE
D'AMBROS PAOLO
FESTINI ARTURO
FESTINI B ANTONIO
FESTINI C ANTONIO
FESTINI M ANTONIO
FESTINI BASILIO
FESTINI EUGENIO
FESTINI GIOSUE'

A.O.I.
FESTINI TADDEO

Lapide superiore laterale dx:
FESTINI GASPARE
FESTINI GIUSEPPE
FESTINI PIETRO
GASPERINA ANTONIO
GASPERINA EMILIO
GASPERINA FRANCESCO
MINA ANTONIO
MINA FEDELE
MINA LUIGI
ZANNANTONIO GIUSEPPE
ZANDERIGO PIETRO

Libro al centro:
DISPERSI 1940 - 45
DE MARTIN T. PIETRO
DE MARTIN T. LUIGI
GASPERINA F. ETTORE
MARTINI B. LEONARDO
MINA P. GIUSEPPE
ZANDERIGO M. GILDO
FESTINI C. FLORINDO

CADUTI 1940 - 45
FESTINI P. GIOSUE'
FESTINI C. GIUSEPPE
MINA GIUSEPPE
ZANNANTONIO CELSO
ZANNANTONIO CLAUDIO
Simboli:
STELLA D'ITALIA: simbolo dell'Italia e del suo luminoso destino, detta anche STELLONE
CORONA DI ALLORO E QUERCIA: l'alloro è simbolo di sapienza e di gloria, la quercia simbolo di forza e comando.
CROCE, simbolo religioso e anche simbolo della decorazione di guerra
RAMO DI PALMA: simbolo del martirio dei Caduti in guerra
BANDIERE/SPADA/PICCHE
TESTA CON ELMO
AQUILA AD ALI SPIEGATE: simbolo di sovranità e regalità
CANNONI INCROCIATI: simbolo dell'Artiglieria

Altro

Osservazioni personali:
Questo monumento è molto articolato e presenta la simbologia classica dei Monumenti ai Caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale e delle altre guerre che videro impegnata l'Italia nella prima metà del Novecento. Il monumento di Casamazzagno ricorda anche D'Ambros Eugenio e Zannantonio Leonardo caduti nella Guerra d'Africa del 1896.

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