3208 - Monumento ai Caduti di Cefalonia – Modena

Monumento a perenne ricordo dei Caduti di Cefalonia. E’ costituito da un basamento cubico sovrastato da una grande scultura in bronzo di Augusto Murer, rappresenta un albero di ulivo spezzato e scavato, con due soli germogli sui rami spogli; attorno al suo tronco stanno un uomo in piedi che scruta angosciato l’orizzonte, tante mani aperte protese che sembrano sostituire i rami dell’albero e visi sconvolti che esprimono un senso di oppressione e di sofferenza per ciò che sta avvenendo: il terribile sterminio della Divisione Acqui avvenuto a Cefalonia e Corfù nel settembre 1943. Il monumento è simbolo  di quell’avvenimento e vuole ricordare la fierezza di quei soldati, la loro lotta e il loro sacrificio,  trasmettendo a tutti noi valori di resistenza, di libertà , di orgoglio e, insieme, di rifiuto della guerra in generale. In questa, come in altre sculture che rappresentano fatti tragici della seconda guerra mondiale, il grande scultore  ha saputo rendere, con forme vigorose ed essenziali, la sofferenza e il coraggio di chi ha combattuto contro la violenza e la sopraffazione.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Divisione Acqui
CAP:
41100
Latitudine:
44.6447824
Longitudine:
10.95142599999997

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parco Divisione Acqui, adiacente a via Divisione Acqui e vicino alla Scuola Media “G.Ferraris”..
Data di collocazione:
21/10/1984
Materiali (Generico):
Bronzo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Statua in bronzo collocata su un grande basamento cubico di cemento.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Modena
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento è una delle ultime opere celebrative realizzate da Augusto Murer nel 1984, prima della sua scomparsa avvenuta nel 1985. Si tratta di una scultura realizzata in occasione del quarantennale della tragica “battaglia di Cefalonia” per commemorare il sacrificio della Divisione Acqui, cioè l’eccidio di oltre 9000 soldati italiani trucidati dall’esercito tedesco nelle isole di Cefalonia e Corfù dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Le isole erano presidiate dalla Divisione “Acqui” (circa 11000 soldati) che nel settembre del 1943 all’annuncio dell’armistizio (e in assenza di ordini precisi dal governo Badoglio) rifiutò di cedere le armi ai tedeschi e impegnò con loro furiosi combattimenti per otto giorni; quando i reparti italiani furono costretti alla resa, tutti i superstiti, compresi gli ufficiali e il generale Antonio Gandin che comandava la divisione, furono fucilati dai nazisti. Il rifiuto di arrendersi e la decisione di combattere votata con referendum tra le truppe viene considerato il primo atto della Resistenza italiana.

Contenuti

Iscrizioni:
Sul basamento grandi lettere in bronzo compongono un’iscrizione: “ Modena/ medaglia d’oro/ della Resistenza/ a ricordo/ del sacrificio/ della Divisione/ ACQUI/. Cefalonia - Corfù/
settembre 1943”.

Sulla scultura, nella fusione di bronzo, la firma dell’autore “A. Murer ‘84”.
Simboli:
L’albero rappresentato è un ulivo, simbolo di pace, ma anche di resistenza, longevità e delle isole greche, sul quale ci sono solo due gemme vitali, che rappresentano la rinascita, la forza di resistere dei soldati, mentre i visi vogliono rappresentare l’orrore di quella strage, la sofferenza e la paura; infine le mani protese verso l’esterno rappresentano una richiesta di aiuto che non arrivò mai. Ci sono poi simboli militari e di orgoglio patriottico, come lo scudo, pezzi di artiglieria e la bandiera.

Altro

Osservazioni personali:
Il monumento è di grande valore artistico e di forte impatto emotivo ma probabilmente è poco conosciuto dalla cittadinanza, anche perché si trova in zona periferica. La nostra scuola lo ha “adottato” e ne mantiene la cura e la memoria partecipando ogni anno a manifestazioni commemorative, in particolare in occasione del 25 Aprile. Sono i ragazzi che illustrano il significato del monumento ai cittadini, alla presenza degli ultimi reduci della Divisione Acqui e di rappresentanti del Comune e delle associazioni di combattenti e partigiani.

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