Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Castello
- CAP:
- 13034
- Latitudine:
- 45.2684186
- Longitudine:
- 8.3568712
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Area delimitata all'interno della piazza
- Data di collocazione:
- 1924
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Basamento in pietra; lastre marmoree; scultura e lettere delle iscrizioni in bronzo. Sono presenti una cancellata in ferro battuto, un'asta portabandiera ed alcuni dissuasori in pietra, che sorreggono una catena.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- “Abbiamo detto della festa con cui si è inaugurato domenica scorsa il monumento ai Caduti di Desana e ne diamo oggi una riproduzione.
Il monumento di Nino Campese di Casale ha fatto onore allo spirito patriottico di Desana, che ha solto bene il suo debito verso i gloriosi suoi figli.
E fu per ciò tanto più doloroso, che non siasi saputo e potuto ottenere, con un po’ di concordia, una manifestazione unanime.
Il rammarico per l’avvenuto non fu solamente nostro, ma anche di cospicui cittadini desanesi, che sono onore alla loro terra.”
(Da un articolo di giornale dell’epoca)
Nato a Casale Monferrato nel 1893, Nino Campese è stato uno dei più importanti artisti dei primi anni del ‘900. Allievo prediletto dello scultore Giacomo Grosso all’Accademia Albertina di Torino (dalla quale uscirà diplomato nel 1914), ha trascorso la sua vita immerso nell’arte, toccandone vari aspetti perché oltre a dipingere era scultore e (anche se in modo minore) compositore di musica. Collocato nella scia dei maestri piemontesi dell’800, dai quali ha appreso a perfezione la tecnica, in molte occasioni Nino ha cercato di uscire dagli schemi con ricerche anche un po’ estrose, anche se incomprensioni e delusioni non gli vennero risparmiate. Valente ritrattista, ha eseguito moltissimi quadri, anche di grandi dimensioni, molti a personalità famosissime dell’epoca (fra tutti un ritratto di Vittorio Emanuele III conservato a Torino e uno del suo maestro Leonardo Bistolfi, visibile ora nel museo civico di Casale, offerto dagli artisti al Comune per onorare la memoria del grande scultore). Numerosi sono anche i monumenti dedicati ai caduti della Prima guerra mondiale che Nino Campese ha lasciato in molti paesi del Monferrato: San Giorgio, Pontestura, Frassineto, San Germano, Bozzole, Terruggia, ecc. Così anche le opere a carattere religioso presenti ancora in varie chiese di Casale e del circondario. L'artista è morto nel 1955, a Casale Monferrato.
(Fonte: http://www.ilmonferrato.it/news.php?NEWUUID=F74B8230-5880-4D43-AC92-147C1F1A2604)
Contenuti
- Iscrizioni:
- (Lastra frontale)
AI VALOROSI
CHE MORIRONO PER LA PATRIA
QUESTO RICORDO
LA TERRA NATALE
CON CUORE MATERNO CONSACRA
IV AGOSTO MCMXXIV
(Latra lato destro)
COMUNE DI DESANA
EROI CADUTI E DISPERSI
PER LA PATRIA 1940-1945
BALBO GUGLIELMO
BERNASCONE LUIGI
BERTONE BATTISTA
DONETTI GIUSEPPE
FONSATI GUERRINO
GATTI AURELIO
MAGNETTI GIUSEPPE
VILLARBOITO VITTORE
(Lastra lato sinistro, nomi su due colonne)
COMUNE DI DESANA
EROI CADUTI E DISPERSI
PER LA PATRIA 1915-1918
ALICE GIUSEPPE, MARCHESE BATTISTA
BALZARETTI EUSEBIO, MAGNETTI GIOVANNI
BERTINO GIOVANNI, MANDRINO ANTONIO
BOGGIO GIUSEPPE, MENTASTI GIOVANNI
CAMAGNA PIETRO, MINELLA LODOVICO
CAVALLERO FRANCESCO, MOLLO GIOVANNI
CERUTTI GIUSEPPE, NOVARESE GIOVANNI
CORSO GIOVANNI, NOVELLA FILIPPO
CORSO G.BATTISTA, OGLIETTI VITTORE
CROSIO GIUSEPPE, PROVERA ALESSANDRO
DAFFARA FRANCESCO, PROVINA FIORENZO
DELSIGNORE GIORGIO, RONCAROLO PIETRO
SESTEFANIS PIETRO, ROSSO EUSEBIO
DONISOTTI PAOLO, SACCAGNO CARLO
FERRARIS ANDREA, SACCAGNO DOMENICO
FERRARIS ANTONIO, SACCAGNO ERNESTO
FERRARIS FRANCESCO, SACCAGNO GIOVANNI
FERRARIS GIACOMO, SACCAGNO PIETRO
FIORE G.BATTISTA, SANDRA VITTORE
GARELLA VITTORE, TONA LUIGI
GATTI AUGUSTO, VILLARBOITO BATTISTA
GHEZZO PIETRO, ZERBONE PIETRO
GIVA GIOVANNI, ZERBONE PIETRO
GILA GIUSEPPE, ZINO PIETRO
GIVA LUIGI
- Simboli:
- La scultura rappresenta la figura del Caduto, un fante che sorregge la bandiera con un braccio mentre innalza con l'altra mano un ramoscello d'ulivo. Lo circondano una donna, una fanciulla che gli porge una rosa e la Vittoria alata che lo sovrasta, poggiandogli una mano sulla fronte e innalzando nell'altra mano una fiaccola di pace.
Altro
- Osservazioni personali:
- Il monumento è in uno stato di conservazione ottimale e molto ben valorizzato nella sua collocazione (ancora oggi quella originale) in uno spazio ampio e ben curato.
In merito all'accenno che l'articolo di giornale del 1924 fa relativamente alla manifestazione di inaugurazione non unanime, non ne sono note le cause. Vale però la pena ricordare qui che, in più occasioni, i monumenti ai Caduti furono oggetto di polemiche politiche e sociali, al punto che da alcune parti si è parlato di "Guerra dei Monumenti".
(vedere ad esempio: http://www.brianzapopolare.it/sezioni/storia/20071031_guerra_monumenti_caduti.htm e http://www.url.it/muvi/mostre/12mostra/retorica.htm)