154779 - Monumento ai Caduti di Fiumefreddo di Sicilia

Il monumento ricorda i Caduti di Fiumefreddo di Sicilia nella prima e seconda guerra mondiale. Si trova in una piazza (lungo via Gramsci) dal pavimento lastricato a scacchiera. Il gruppo scultoreo poggia su di un basamento in pietra all’interno di una piccola zona delimitata. Le quattro figure rappresentano due uomini, una donna con in grembo due bimbi di cui uno sarebbe ancora dovuto nascere.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Fiumefreddo
Indirizzo:
Via A. Gramsci
CAP:
95013
Latitudine:
37.79071
Longitudine:
15.206337

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazzetta lato strada
Data di collocazione:
Anni 2000/2001
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Statua in bronzo
Basamento in pietra
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Fiumefreddo
Notizie e contestualizzazione storica:
L'autore del monumento è Salvatore Incorpora nato a Gioiosa Ionica (Reggio Calabria) il primo di gennaio del 1920 da Giovanni e Gemma Murizzi, scultrice il cui padre, Rocco, a sua volta scultore in legno e suo maestro, proveniva dall’Ottocento artistico napoletano. All'età di vent'anni, Salvatore diviene prigioniero di guerra e vaga per 5 anni tra Atene, Varsavia, Praga, Berlino, Vienna. In quel contesto di guerra, con pastori di argilla creati in Polonia e cotti nella fonderia presso cui lavorava come prigioniero del terzo Reich, nel ‘42 costruisce, nel Duomo di Warthenau, il presepe di quel Natale. Di ritorno dalla prigionia, nel ’45, completa gli studi all’Accademia Liceo artistico di Napoli dedicandosi successivamente all’insegnamento che per oltre quarant’anni, con grande passione, lo vedrà docente di disegno e storia dell’arte. Muore a Linguaglossa il 29 luglio 2010. Oggi gli è dedicato il Museo Messina con un'esposizione permanente a Linguaglossa (CT).
La storia del monumento ai caduti è raccontata in un articolo scritto da Giovanni Incorpora, figlio dello scultore:
L'opera è stata realizzata in due giorni, su commissione del sindaco di Fiumefreddo, direttamente in fonderia a Milano, per ottimizzare tempi, costi ed energie. Il primo giorno è stato dedicato a imbastire l’ossatura dell’opera, l’armatura in ferro e in fil di ferro con le tante “stellette” che avrebbero imbrigliato un metro e ottanta di peso statuario e che servivano per incapsulare la creta. L'opera è stata realizzata con la collaborazione di un'intera squadra di operai: alcuni adibiti alla cera, altri alla fusione interrando o sterrando blocchi di creta, altri dediti all’esecuzione di gessi o al cesello del bronzo; il Mariani, proprietario della fonderia, ha realizzato la patina. Il secondo giorno l'opera è stata completata con l'apposizione della firma in calce al monumento.
In basso anche la targa che ricorda la Fonderia Battaglia di Milano.
La scelta del bronzo per il monumento riprende la predilezione che lo scultore aveva per questo materiale: bronzo è per Incorpora "materia catartica, elemento nobilitante, freddo strumento che può però riscaldarsi internamente".

Contenuti

Iscrizioni:
AI CADUTI DI TUTTE LE
GUERRE
E ALLE VITTIME DEL
DOVERE
Simboli:
La madre che deve ancora partorire rappresenta la speranza della vita che si rinnova oltre il male che la circonda.
Le quattro figure sono schiacciate da un peso che rappresenta la guerra, esse però sono strette dal bisogno di un futuro di pace che depongono sul bimbo, avvinghiato alle braccia e al seno della madre stanca.

Altro

Osservazioni personali:
Sitografia
http://www.salvatoreincorpora.it/curriculum-breve/
http://www.comune.fiumefreddodisicilia.ct.gov.it/monumento-ai-caduti/ Articolo di Giovanni Incorpora, figlio dell'autore del monumento.

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