Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza della Repubblica
- CAP:
- 06060
- Latitudine:
- 43.2462395
- Longitudine:
- 12.1432825
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Piazza
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- La stele e il basamento sono in pietra serena, le lapidi e gli stemmi in marmo
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Lisciano Niccone
- Notizie e contestualizzazione storica:
- L'opera realizzata dai fratelli Frati di Mercatale su progetto del geometra Manilo Curattoli, fu inaugurato il 22 luglio 1923. Il monumento, spostato di circa 10 metri dalla sua posizione originale in occasione del rifacimento della piazza durante l'amministrazione del sindaco Sollevanti, è privo della originaria Stella d'Italia che era posta sulla cuspide.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Prima lapide
S.Ten Mazzi Alberto
Ser.Frati Eugenio
Ser. Municchi Pasquale
Cap. Pallini Giovanni
Cap. Peverini Francesco
Carab.Bistoni Lorenzo
Sol. Alunni Domenico
Sol.Alunni Giocondo
“Amatucci Tommaso
“Armellini amedeo
“Barderini Mariano
“Bellezza Amedeo
“Bellezza Egidio
“Bigarini Giuseppe
“Binario Luigi
“Birelli raffaele
“Cardinali Dante
“Carnevali Archimede
“Ceccarini Angelo
“Cellini Gio:Batta
“Chiodini Francesco
“Cozzari Mariano
Seconda lapide
Sol. Peverini Angelo
“ Peverini Tommaso
“ Picchi Michele
“Riganelli Giuseppe
“Rinchi Pasquale
“Scopaioli Mario
“Scoscia Gino
“Scoscia Sante
“Selleri Gio:Batta
“Sepiacci Carmelo
“Simonetti Angelo
“Simonetti Domenico
“Simonetti Gio:Batta
“Squarta Ottavio
“Taburchi Marco
“Torzuoli Celestino
“Torzuoli Domenico
“Torzuoli Dante
“Trabalza Giuseppe
“Turcheria Cesare
“Turchetti Attilio
“Turchetti Francesco
“Zampi Angelo
Terza Lapide
Vuol consuetudine pia assurgente all’altezza di rito religioso che gli eroi sacrati da morte.
Nel culto degli italiani rispondano per voce di popolo all’appello d’ogni adunata che ricorda le epiche gesta.
Esalta la vittoria è lieto auspicio alle sorti della patria.
Lisciano Niccone incide su questo marmo i nomi dei suoi figli caduti nella guerra degli anni MCMXV-MCMXVIII perché anche i posteri compiano il rito e invochino i morti gloriosi numi tutelari del natìo loco e d’Italia.
- Simboli:
- Stemmi
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita