198927 - Monumento ai caduti di Marzabotto – Marzabotto

Monumento realizzato dagli artisti Zamboni Nicola e Papa Antonio e posizionato davanti al Palazzo comunale di Marzabotto per commemorare le vittime innocenti del massacro perpetrato dai nazisti nel 1944. La poesia è di Pietro Sotgia, nato a Dorgali (NU) il 28 novembre 1925, autodidatta e poeta in sardo e in italiano.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza XX Settembre, 1
CAP:
40043
Latitudine:
44.340517394509
Longitudine:
11.205143615159

Informazioni

Luogo di collocazione:
Nel giardino antistante il municipio
Data di collocazione:
1976
Materiali (Generico):
Altro
Materiali (Dettaglio):
Figure umane in cemento.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Marzabotto
Notizie e contestualizzazione storica:
La strage di Marzabotto o l’eccidio di Monte Sole fu un insieme di massacri compiuti dalle truppe nazifasciste tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, nel territorio dei comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno, che comprendono le pendici di Monte Sole.
Fu uno dei più gravi crimini di guerra compiuti contro la popolazione civile in Europa durante la seconda guerra mondiale, eseguito dalla Wehrmacht, dalle SS e da militari fascisti travestiti da truppa tedesca.
Le vittime della strage nazi-fascista furono circa 800, con intere famiglie del tutto sterminate. Tra i morti ci furono 316 donne, 142 vecchi di oltre 60 anni e 216 bambini di età inferiore a 12 anni (di cui parecchi di pochi mesi e anche alcuni di pochi giorni).

Contenuti

Iscrizioni:
Sulla targa nella parte posteriore del muretto di cinta:
QUÍ TU NON UN RICORDO LAPIDARIO
DEL PASSATO ETRUSCO
TU NON LA RABBIA INSOLVENTE
DELLA UMILIATA CIVILTÁ CONTADINA
E NON IL PIANTO INUTILE
PER IL MASSACRO
ASSURDO E NAZISTA
MA LA COSCIENZA E LA FORZA
DI SPERANZA E DI LOTTA
PERCHÉ UN GIORNO
FINALMENTE
DOPO CRUDELTÁ DI CUORI DI SECOLI
APPAIA SULLA TERRA
IL SOLE DELL’AMORE E DELLA VITA

BOLOGNA 20 . 6 . 77 PIETRO SOTGIA
Simboli:
Il monumento è costituito da alcuni gruppi isolati di figure umanoidi dolenti o morenti a terra.
Esse, ispirate all’arte etrusca della vicina necropoli, rappresentano i molteplici gruppi di vittime falciate dalla ferocia nazista nelle varie frazioni o case isolate sulle colline vicine a Marzabotto.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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