52912 - Monumento ai Caduti di Ovada nella Grande Guerra

Monumento sorto per onorare la memoria dei 122 cittadini di Ovada che hanno perso la vita durante la Grande Guerra. Fu eretto nel 1932, ed è opera dello scultore Andrea Campi. Il monumento si compone di un vasto piedistallo in granito sul quale, al centro, sorge una Vittoria alata in bronzo. Ai lati, sempre in bronzo, due gruppi scultorei che raffigurano rispettivamente tre Fanti e tre Madri.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza XX Settembre
CAP:
15076
Latitudine:
44.6384257
Longitudine:
8.643665400000032

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sullo spiazzo di terreno posto alla sinistra dell'inizio del Lung'Orba Mazzini.
Data di collocazione:
17/07/1932
Materiali (Generico):
Bronzo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Vasto piedistallo in granito, al centro e ai lati statue in bronzo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Ovada
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento, che testimonia il contributo dei morti dato dalla città per la Patria, è sorto nel periodo fulgido della rivoluzione fascista e rappresenta un simbolo che nell'esaltazione dei Caduti per la Grande Guerra e nella testimonianza luminosa del fervore di opere e delle conquiste della nuova Italia, collega due grandi opere della storia italica. La figura centrale rappresenta la Vittoria, con il braccio destro levato in segno di pace e quello sinistro che scosta lo scudo dal petto che più non difende. Il gruppo dei Fanti porta in primo piano la figura di un ufficiale, che impugnante anche la pistola si spinge all'attacco. Dietro di lui si profilano due fanti; l'espressione dei loro visi ci dice che una è la recluta titubante, se non paurosa, ignara, forse, del pericolo; l'altro è il vecchio combattente rude nel viso, duro nell'espressione. Guarda la morte senza paura. Il gruppo delle Madri è forse quello che più colpisce la nostra passione. La figura di primo piano è quella della Madre, che innanzi protende le mani vuote eppure in gesto di offerta; tutto ha dato; i figli sono morti, il marito è morto, più nulla può dare e pare che offra al sacrificio supremo anche il suo corpo, serenamente, eroicamente. Dietro si profilano due altre figure di donna: è la vera offerta; una tiene tra le braccia un bambino e pare offra anche quello.
monumento
inaugurato poi il 17 luglio 1932 unitamente al Viale della Rimembranza ai lati del quale, 122 pianticelle, esponevano le varie targhette con i nomi degli “eroi”. I caduti ovadesi nel 1915, primo anno di guerra, furono 30, 20 nel 1916, 37 nel 1917, 32 nel 1918. Diversi reduci feriti e scampati al fronte, persero la vita in seguito per malattia.
Le due epigrafi sono state dettate dall’avv. Orazio Quaglia, principe del Foro Torinese.
FONTE: http://www.archiviostorico.net/Bavazzano_AnteprimaNotizie.pdf

Contenuti

Iscrizioni:
(al centro)
UVADA Militibus suis Quibus pro Patria Fortiter pugnando Contigit oppetere Quispis ades Memoria magna vetera repetens Romane saluta

(a sinistra)
Non morirono, scomparvero trasumanati nella luce del loro valore. Riapparvero balenati in ogni trincea, in ogni battaglia Folgorarono nella Vittoria immortalmente vivi per le fortune della Patria combattono ancora».

(a destra)
Offerse ogni madre una vita che era la sua vita, ogni sposa una vita che era la vita dei suoi piccoli figli. Guerriere e sante la Patria le esalta e le adora.
Simboli:
Non è presente nessun simbolo.

Altro

Osservazioni personali:
Il monumento rende la disperazione della guerra, trasmette molte emozioni che spingono alla riflessione sulla fragilità dell'uomo in guerra.

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