Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Matteotti
- CAP:
- 55047
- Latitudine:
- 43.97580669999999
- Longitudine:
- 10.200762899999972
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Area verde centro piazza
- Data di collocazione:
- 22/04/1992
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Monumento in marmo ma è presente una lapide in bronzo.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Seravezza
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il complesso è realizzato in marmo bianco estratto dalla cava de Torrione in Carrara; ed ha la scritta “Ai Caduti per la Patria" opera dello scultore Edoardo Dini realizzata dal Comitato per il Monumento con l'appassionato impegno del commendatore Dino Tarabella ed il contributo della popolazione. L'Amministrazione Comunale Querceta 22 aprile 1990.”. Alla sua base è posta una lapide in bronzo con una piccola figura alata di G:Crespi, e il “Bollettino della Vittoria” del 4 novembre 1918. Quest'opera è stata voluta dall'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Sezione di Querceta, insostituibile è stato l'impegno d'un Comitato composto da 45 membri rappresentanti i Partiti Politici, le Associazioni Combattentistiche e d'Arma, quelle dei Commercianti, degli Industriali e del Volontariato. Il Consiglio Direttivo era composto dal Presidente il Sig. Paolo Giannarelli Sindaco di Seravezza,dal Vice Presidente il Sig.Dino Tarabella (Presidente A.N.C.R. Di Querceta) e da diversi membri tra cui lo stesso scultore Edoardo Dini. Ampio il Comitato d'Onore costituito da Mino Martinazzoli, Raffaelle Pisasale,Valdo Spini,Piero Angelini, Alcide Angeloni, Mauro Favilla, Antonio Graziani, Nello Balestracci, Mario Biasci, Milziade Caprili, Silvano Labriola, Pino Lucchesi, Giacomo Maccheroni, Maria Eletta Martini, Emilio Barberi, Emilio Bianchi, Umberto Diana, Lido Poli, Gianfranco Bartolini, Renzo Pezzati, Leonardo Andreucci, Alessandro Plotti, Franco Mattavelli , Dante Lattanzi, Santi D'Alessandro, Giuseppe Caforio, Gualtiero Alberghini, Gabriele Lavaggi, Vando D'Angiolo, con Rina Tomei ved. Pellegrini, Madrina del monumento.La realizzazione dell'opera fu decisa il 29 gennaio 1978 e in seguito Edoardo Dini vinse ,con il suo bozzetto,un regolare concorso.
Querceta tra i comuni vicini è stata l'ultima ad avere il suo monumento ai Caduti . L'artista si impegnò a fondo e portò il monumento a compimento:emblematica la frase di Angiolo Leonardi del 1989: “ Che ha fatto il Dini? Ha messo al centro la materia .Dalla materia fa esplodere la vita, l'uomo.L'impressione dell'esplosione è data dalla disposizione a raggiera delle figure..L'opera è stata inaugurata il 22 aprile del 1992, Significativa anche la risposta dello scultore Dini (articolo da Versilia Oggi “Quindi un paragone ti darebbe fastidio?””Una volta terminato il mio lavoro ci saranno inevitabilmente dei paragoni. Ma allora non mi interesserà più. Io lavoro adesso , lo realizzo ora, io vivo ora questo lavoro, giorno per giorno, quando siamo soli io e il marmo, io e la mia idea. Quando sarà esposto là,nella piazza, davanti agli sguardi del pubblico,esso non mi apparterrà più ed io non ascolterò i commenti. Il mio desiderio è di portare a termine un'opera della quale io sia pienamente soddisfatto,io,prima di ogni altra persona. Mi occorrerà molto tempo, questo è certo,e non dovranno farmi fretta...”
Contenuti
- Iscrizioni:
- AI CADUTI
PER LA PATRIA
OPERA DELLO SCULTORE
EDOARDO DINI
REALIZZATA DAL COMITATO
PER IL MONUMENTO
CON L'APPASSIONATO
IMPEGNO DEL
COMMENDATORE
DINO TARABELLA
ED IL CONTRIBUTO
DELLA POPOLAZIONE
L'AMMINISTRAZIONE
COMUNALE
QUERCETA 22 APRILE 1990
Ai Caduti per la Patria
Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12
La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una czeco slovacca ed un reggimento americano, contro settantatré divisioni austroungariche, è finita.
La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d'Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.
Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.
L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.
Il capo di stato maggiore dell'esercito, il generale Diaz
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- L'opera è maestosa e ricca di significato.
NOTA STAFF PIETRE: Questo monumento è stato censito dalle scuole Liceo Scientifico Barsanti e Matteucci e iischinimichelangelo nell'ambito del concorso Esploratori della Memoria