Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Milite Ignoto
- CAP:
- 98046
- Latitudine:
- 38.14319206613637
- Longitudine:
- 15.28042414986885
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Piazza, lato strada, aiuola recintata
- Data di collocazione:
- 16/08/1927
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Statua e lucerne perenni in bronzo; basamenti e lastre in marmo; cancellata protettiva in ferro battuto
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Santa Lucia del Mela
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Dalla lettura di un articolo pubblicato da Massimo Tricamo sul quotidiano online "Milazzoggi" del 10 Ottobre 2014, si evincono notizie sulla realizzazione del monumento e sulla sorte di molti dei Caduti citati su di esso.
1) Dell’erezione di un Monumento ai Caduti a S. Lucia del Mela si cominciò a discutere il 16 giugno 1922, in occasione di una seduta del consiglio comunale presieduta dal sindaco facente funzioni Ansaldo Celi. I Luciesi emigrati a New York avevano infatti manifestato il desiderio di erigere un monumento per commemorare i «Prodi Luciesi caduti sul Campo dell’Onore». A tal proposito avevano già raccolto una consistente somma di denaro e il 16 giugno 1922 veniva deliberato di concedere per l’erezione del monumento una porzione di terreno comunale della centralissima piazza Antonio Fulci. Il 25 giugno del 1927 veniva annunciata la prossima posa del monumento. Il bozzetto del soldato in azione intento ad impugnare l’arma fu affidato a Giuseppe Sutera. Il 16 agosto 1927 il Monumento risultava già collocato, così il vecchio e preesistente monumento ad Antonio Fulci, scolpito dal messinese Giovanni Scarfì nel 1884, fu traslato in prossimità della chiesa di S. Maria dell’Arco, dove oggi si trova. Con lo stesso provvedimento Piazza Antonio Fulci diventava piazza Milite Ignoto.
2) La sorte dei Caduti luciesi: poche furono le salme rimpatriate dei cento luciesi caduti in guerra, infatti la maggior parte trovò sepoltura lontano da casa. Grazie ai contributi ministeriali concessi a partire dal 1922, parenti dei Caduti ed amministratori comunali si attivarono prontamente per il trasporto delle salme sino al cimitero luciese. Chi non ottenne il riavvicinamento del proprio caro ebbe comunque modo di consolarsi con l’iscrizione del relativo nominativo nel monumento di piazza Milite Ignoto. Durante il fascismo, inoltre, per iniziativa del podestà luciese le foto di alcuni Caduti furono raccolte in un album ancor oggi esposto nel palazzo Municipale. Il 16 agosto 1928, con delibera podestarile, via Cimitero venne ribattezzata Viale della Rimembranza.
Il primo a giungere a destinazione fu il sergente Mario Sergi, del 36° reggimento artiglieria da campagna. Classe 1891, morì il 18 settembre 1916 nella Conca di Plezzo per ferite riportate in combattimento. La salma, «la prima sacra spoglia di un caduto», venne trasportata dal cimitero di Cervignano del Friuli (Ud) sino alla stazione San Filippo Archi, dove giunse il 6 novembre 1923, per poi essere condotta al cimitero luciese. La spesa complessiva sostenuta dal Comune di S. Lucia del Mela per il trasporto, la cerimonia e la «costruzione di un posto distinto al cimitero», ammontò a lire 1.332,60. Oggi Mario Sergi riposa accanto alle spoglie di un altro sergente luciese, Felice Cocuzza del 13° reggimento artiglieria da campagna, anch’egli nato nel 1891 e morto il 4 ottobre 1918, colpito da «morbo crudele» in Albania, presso Valona: nell’iscrizione sepolcrale si legge che cadde come gli eroi, «senza un bacio si sua madre». La salma del Cocuzza giunse alla stazione ferroviaria di Archi alla fine dell’agosto 1926, appena due anni dopo l’arrivo, nella medesima stazione, dei resti del soldato Felice Calderone del 9° reggimento artiglieria di campagna: morì ad appena vent’anni il 27 agosto 1917, in seguito a ferite riportate in combattimento. Oggi riposa accanto alle spoglie del sergente Cocuzza, peraltro a pochi metri da un’altra tomba, quella del bersagliere Pasquale Calderone (classe 1895), eretta «in memoria» nel febbraio 1918 dai genitori addolorati per la perdita del figlio morto il 19 marzo 1916 sul medio Isonzo per ferite riportate in combattimento.
Incerto l'esito delle istanze avviate nel luglio 1922, per il trasporto delle salme dei soldati Alberto Artuni, Filippo Famà,Filippo Impalà e Tommaso Bruniatti, del sottotenente di complemento Antonio Manicastri e del caporale Francesco Amante, il cui fratello tenente Giuseppe scrisse persino dalla Libia, dov’era in servizio presso Bengasi, pur di ottenere il riavvicinamento del proprio fratello, morto nel luglio 1916 sul fronte trentino, ove gli garantirono comunque «degna sepoltura».
In particolare, si ricorda la vicenda di Domenico e Santo Bonanno, rispettivamente, medaglia d’argento e di bronzo al valor militare, morti, per ferite riportate in combattimento, il primo sull’altipiano di Bainsizza il 18 Settembre 1917 ed il secondo, che a S. Lucia esercitava il mestiere di calzolaio, sul Pizzo di Timau presso Paluzza (Ud) il 5 luglio 1915. Di entrambi, nati nel 1892, allo stato attuale delle ricerche non si conosce l’ubicazione delle sepolture.
Del primo l'articolo ricorda "Partecipazione di medaglia di bronzo al valore militare
al soldato BONANNO SANTI
di S. Lucia del Mela
Ho l’onore di partecipare alla V. S. che in questo Ufficio Comunale è pervenuta una medaglia di bronzo al valor militare con preghiera di consegnarla alla famiglia del soldato Bonanno Santi morto da prode il 19 luglio u. s.
Il brevetto sarà consegnato appena perverrà a quest’ufficio.
Si attesta tutta l’ammirazione che conobbero il povero Bonanno, e chi il suo Reggimento è fiero di averlo avuto nelle Si attesta tutta l’ammirazione che conobbero il povero Bonanno, e chi il suo Reggimento è fiero di averlo avuto nelle sue file.
La riconoscenza della Patria valga ad alleviare il dolore della disgrazia subita, questa medaglia orgoglio di ogni famiglia, ricorda perennemente che Bonanno è stato un eroe e che il suo nome figura a lettere d’oro fra quelli che contribuiscono alla maggior gloria d’Italia.La riconoscenza della Patria valga ad alleviare il dolore della disgrazia subita, questa medaglia orgoglio di ogni famiglia, ricorda perennemente che Bonanno è stato un eroe e che il suo nome figura a lettere d’oro fra quelli che contribuiscono alla maggior gloria d’Italia.
Il Maggiore Comand.te del Depositof.to PALESTINO
Il Sindaco ff. f.to BONANNO PAOLO
Non tornò vivo dal fronte anche un terzo militare, Felice Genovese, soldato del reggimento fanteria, matricola n. 37.517, decorato con medaglia di bronzo con questa motivazione: «nell’attraversare con la propria squadra, per recarsi in linea, un tratto battuto violentemente dall’artiglieria nemica, cadeva, colpito a morte, mentre dava bell’esempio di calma e coraggio - Passo Pramosio, 5 luglio 1915».
Contenuti
- Iscrizioni:
- (Prospetto Principale)
DE' VALOROSI SUOI FIGLI
CHE
ASPRAMENTE LOTTANDO
CONTRO LA CIECA BICIPITE AQUILA
NEL SANTO NOME D'ITALIA
IMMOLARONO ESULTANTI
LA LOR FIORENTE ESISTENZA
QUESTA SEMPRE DILETTA E MAI IMMEMORE
TERRA NATALE
INCIDE QUI I NOMI SE NON LE GESTA GLORIOSE
AFFINCHE' SUONINO IN PERPETUO
RAMPOGNA E AMMONIMENTO AI TRISTI, AI VILI
CONFORTO E PREMIO AI BUONI, AI PROBI
MCMXXVII
CIRO RAFFA - DETTO
(Base, lato destro)
ALIBRANDO ANTONIO DI FRANCESCO SOLDATO
" BARTOLO DI FORTUNATO "
" GIUSEPPE DI MARIO "
" PIETRO FU ANTONIO "
AMALFI CARMELO FU GAETANO "
" GIUSEPPE FU CARMELO "
" GIUSEPPE FU FORTUNATO "
AMANTE FRANCESCO DI LUIGI CAPORALE
AMORE FRANCESCO SOLDATO
ARAGONA PIETRO DI ANTONIO ASPIR.UFFICIALE
ARENA DIEGO DI GIUSEPPE SOLDATO
ARTUNI ALBERTO DI ANTONIO "
BELLA GIUSEPPE FU FRANCESCO "
BONANNO DOMENICO FU FRANCESCO SERGENTE
" SANTI FU GIUSEPPE SOLDATO
BRIGANDI' CARLO DI PASQUALE "
BRUNETTA GIOVANNI DI FRANCESCO "
BRUNIALTI TOMMASO "
CALDERONE ANT FRANCO FU GIUSEPPE "
" COSIMO FU FRANCO "
" DOMENICO DI ANTONINO "
" FELICE DI DOMENICO "
" FORTUNATO DI GIUSEPPE "
" FORTUNATO DI SANTO "
" GIUSEPPE DI MARIANO "
" MARIANO FU FORTUNATO "
" PASQUALE DI DOMENICO "
" SALPASQUALE DI DOMENICO "
CAMPO PIETRO DI BIAGIO "
CAPONE CARMELO DI CARMELO "
CATALFAMO FORTUNATO DI GIUSEPPE "
COPPOLINO ANTONINO DI SANTO "
(Base, lato posteriore)
COPPOLINO FRANCESCO DI SANTO SOLDATO
COCUZZA FELICE FU PAOLO SERGENTE
CRISAFULLI ANTONINO FU SALVATORE SOLDATO
D'AMICO ONOFRIO DI FORTUNATO SOLDATO
DONATO ANTONIO FRANCO DI SANTO "
" GIUSEPPE FU ANTONINO "
" NUNZIATO FU FELICE "
FAMA' FILIPPO DI LORENZO "
" MICHELANGELO DI GIUSEPPE "
" SANTO FU GIUSEPPE "
GIUNTA ANTONIO DI ANTONINO FRANCO "
" FELICE FU GIUSEPPE "
GUARNACCIA FELICE DI EMILIANO "
ILACQUA FRANCO DI FRANCESCO "
IMPALA' BIAGIO DI NUNZIATO "
" FILIPPO DI ANGELO "
JSAIA PIETRO DI GIUSEPPE "
ISGRO SALVATORE FU ANTONINO "
LIPARI ANTONIO DI GIUSEPPE "
" MARIO DI PIETRO "
" SALVATORE FU FRANCESCO "
MAIMONE LORENZO DI GIUSEPPE "
MAIO LORENZO FU FRANCESCO "
MANCUSO FELICE DI SANTO "
" GIUSEPPE DI ANTONIO "
" SALVATORE DI ANTONINO "
MANDANICI LORENZO DI GIUSEPPE "
MANICASTRI ANTONIO DI FRANCESCO S TENENTE
MARCHESE ANTFRANCO DI FRANCESCO SOLDATO
" GIUSEPPE "
" SAVERIO "
MASTROENI CARMELO DI LORENZO SOLDATO
(Dedica sottostante)
I CONCITTADINI E GLI EMIGRANTI POSERO
(Base, lato sinistro)
MASTROENI GIUSEPPE DI CARMELO SOLDATO
MAZZU ANTONIO FU ANTONINO "
MAZZU FORTUNATO FU FRANCESCO "
MERULLA ANTONINO DI GIUSEPPE "
" PIETRO FU GIUSEPPE "
" SALVATORE DI ANTONINO "
MINUTI GIUSEPPE FU ANTONINO "
MIRABILE GIUSEPPE DI FILIPPO "
" SANTO DI ANTONINO "
MONFORTE FRANCESCO FU PAOLO "
MOSTACCIO CARMELO FU SALVATORE "
MOTTA ANTONINO DI CARMELO "
MUFA'LE CARMELO FU DOMENICO "
PANDOLFO FORTUNATO DI CARMELO "
" NATALE DI SANTO "
PICCOLO SANTO DI ROCCO "
PIRRI BIAGIO DI FORTUNATO "
PIZZURRO GIUSEPPE FU CARMELO "
POLLICINO GIOVANNI DI BIAGIO "
PRESTI GIUSEPPE DI GIUSEPPE "
RIZZO FORTUNATO DI FRANCESCO "
" FORTUNATO DI SALVATORE CAPORALE
SALVATORE ANTONIO FU ANTONIO SOLDATO
" ANTONIO FU FORTUNATO "
" FRANCESCO FU GIUSEPPE "
SERGI MARIO DI FRANCESCO SERGENTE
STRACUZZI SANTO DI ANTONINO CAPORALE
" SANTO DI GIUSEPPE SOLDATO
TEATINO GAETANO FU ANTONINO "
TRIFILETTI VINCENZO DI DOMENICO ASPIR UFFICIALE
TRIFIRO GIUSEPPE FU CARMELO SOLDATO
VANARINO GIUSEPPE FU PIETRO "
ZULLO FRANCESCO DI SALVATORE "
- Simboli:
- Le due lucerne perenni: gloria eterna ai Caduti.
Il soldato raffigurato simbolicamente in atto di assalto al nemico e con il viso di chi è pronto a sacrificare la propria vita.
Altro
- Osservazioni personali:
- I nomi dei Caduti sono tutti accompagnati da quello del padre. I nomi dei Caduti successivi alla prima guerra mondiale sono riportati su una lastra commemorativa affissa sulla facciata laterale della Chiesa del S. Cuore, ubicata di fronte alla Piazza del Milite Ignoto.