3016 - Monumento ai Caduti di Sarnano

Monumento con al centro una grossa lapide in marmo bianco dove sono riportati i nomi degli eroi di Sarnano che si sacrificarono per la Patria e la libertà della città nella prima e seconda guerra mondiale.

NOTA STAFF PIETRE: Questo monumento è stato censito dagli studenti delle scuole Ipsia F. Corridoni sede Macerata e I.C. Tortoreto nell’ambito della prima edizione marchigiana del concorso “Esploratori della memoria”.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza della Libertà
CAP:
62028
Latitudine:
43.035114132894
Longitudine:
13.298534161486

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
Anni '60
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Struttura in muratura e pietra. Lapide in marmo. Decorazioni in bronzo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Sarnano
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 29 marzo 1944, una settimana dopo l’eccidio di Montalto e lo scontro a fuoco di Monastero, fu la volta di Sarnano. L’obbiettivo era quello di annientare la banda di Piobbico di Sarnano che dopo gli ultimi rastrellamenti era rimasta uno dei pochi baluardi per le formazioni del maceratese e, al tempo stesso, recuperare il controllo delle statali 78 Ascoli-Macerata e 77 Foligno-Macerata, ormai in mano ai partigiani.
Nell’operazione di rastrellamento parteciparono non solo forze provenienti dal comando di Macerata ma anche da quello di Ascoli. Era l’alba quando gli Alpenjager tedeschi e gli uomini del Battaglione M “IX Settembre si diressero alla volta di Sarnano. Come ricorda Angiolino Ghiandoni, allora bambino, per prima cosa cominciarono a bombardare a colpi di mortaio le case e gli edifici: “Fummo svegliati da un improvviso susseguirsi di esplosioni e di raffiche che a me sembrò infernale. (…) durò soltanto un quarto d’ora esatto ma sembrò eterno” (Ghiandoni, 1997, p.36). Poi, una volta occupato il paese, radunarono in piazza gli uomini rastrellati nelle case, minacciando che sarebbero morti tutti impiccati se non avessero detto dove si trovavano gli antifascisti e i ribelli.
Nel frattempo altri soldati si diressero anche nelle frazioni vicine dove si ipotizzava potessero essere nascosti i partigiani. Fu allora che si imbatterono e uccisero, in frazione Morelli, l’invalido di guerra Amedeo Antognozzi che, terrorizzato da quanto stava accadendo, tentava di scappare; e nella frazione Piano ferirono gravemente il giovane Vito Birrozzi. Anche il giovane Mario Catini, originario di Sant’Elpidio a Mare, venne ucciso in piazza Perfetti, dentro al centro storico del paese. A Piobbico invece furono uccisi due slavi che tentavano la fuga e il comandante del gruppo, Decio Filipponi.

I sarnanesi rimasero fino alle 14 in piazza Vittorio Emanuele II, guardati a vista dai tedeschi, mentre veniva effettuata un’accurata perquisizione delle case. Infine, nel pomeriggio vennero rilasciati. È stata fino ad oggi convinzione comune che la salvezza di quella gente sia dipesa esclusivamente dalla scelta del tenente Filipponi di non fare resistenza.

Dopo i fatti del 29 marzo, i partigiani subirono un iniziale periodo di sbandamento che tuttavia superarono con la riorganizzazione del gruppo sotto il comando del montenegrino Janko Klicovach. Ben presto ricominciarono le azioni di disturbo e ripresero il controllo della rotabile Amandola-Sarnano. Così, aumentando nuovamente la pressione partigiana e in concomitanza con le operazioni di ritirata verso l’alta Italia, il battaglione “IX Settembre” fu richiamato nella regione alla fine di aprile. Vennero stabiliti una serie di presidi nei principali paesi attraversati dalla statale 78: ad Amandola, a Comunanza e anche a Sarnano, dove i militi del “IX Settembre” occuparono il palazzo Brandi e l’asilo infantile “marchese Benedetto Costa”. A Sarnano venne dislocato anche un piccolo gruppo di tedeschi. Nelle settimane successive i militi ricominciarono le operazioni mirate al contenimento delle bande armate.

Contenuti

Iscrizioni:
ALLA PURA GIOVINEZZA DELLA PATRIA/ I CITTADINI E I SUPERSTITI/ MEMORI DEL SUPREMO SACRIFICIO/
1915-1918
TEN. ALESSANDRINI LINO/ SERG. GALANTI ENRICO/ CAP. MAGG. CASAGRANDE VITTORIO/ PECCI PAOLO/ TREGGIOLINI ANGELO/ CAPOR. ASCENZI GIUSEPPE/ DI LUCA LUIGI/ GIACOMINI ULISSE/ MAURELLI MAURO/TABARRETTI GIUSEPPE/ CARAB. TIBURZI TERENZIO/ SOLD. AMICI BATTISTA/ AVI BASILIO/ BELLI DOVILIO/ BENTIVOGLIA SECONDO/ BERTI ROMOLO/ BIAGI QUIRINO/ BIRROZZI GINO/ BONFRANCESCHI TERZO/ BRUSCHI PACIFICO/ SOLD. BUGLIA GIUSEPPE/ CALCINA PRIMO/ CAMILLOZZI SECONDO/ CARACENI LUIGI/ CARRASSAI MARINO/ CARDUCCI VINCENZO/ CARLONI/ CORELINO/ CARUCCI GIUSEPPE/ CASCIOTTI ANGELO/ CASTELLANI ORESTE/ CENCIONI ADAMO/ CENCIONI GINESIO/ CENCIONI PRIMO/ CICCARELLI TOMMASO/ CICCARELLI PRIMO/ COCCI GIOVANNI/ COMPAGNUCCI GIUSEPPE/ CRUCIANELLI DOMENICO/ CUTINI ALFREDO/ DE ANGELIS VIRGILIO/ SOLD. FALCETTI PRIMO. FANELLI PORFIRIO/ FANTEGROSSI ACHILLE/ FANTEGROSSI GIUSEPPE/ FEROCI STEFANO/ FORCONI OLINDO ATTILIO/ FORMICA DOMENICO/ FORMICA GIULIO FRATTALI AMEDEO/ FUNARI VITTORE/ GENTILI SEBASTIANO/ GARASSETTI ORLANDO/ IPPOLITI NAZZARENO/ IONNI ROMEO/ LAICI GIUSEPPE/ LAUTIZI NAZZARENO/ LUPARI GIOVANNI/ MANCINELLI NAZZARENO/ MANCINELLI SANTE/ MARCONI GIOVANNI/ MARIANI GIULIO/ MASSUCCI LEONE/ MAURIZI GIOVANNI/ MAZZOCCHETTI SECONDO/ MILIUCCI ROMEO/ MONALDI NAZZARENO/ MONALDI ROMANO/ MONTAGNA PRIMO/ MONTEROTTI PRIMO/ MURRA AMEDEO/ NATALINI ALBINO/ ONORI GIUSEPPE/ PAPI PASQUALE/ PENNESI GERNANDO/ PERETTI FIORELLO/ PERFETTI BIAGIO/ PERFETTI SALVATORE/ PERUGINI GIULIO/ PESCI PRIMO/ PETRACCI PAOLO/ PETTINARI QUARTO/ SOLD. PIERAGOSTINI GIUSEPPE/ PIERGENTILI BASILIO/ PIERSIMONI PRIMO/ PIERVENANZI GIUSEPPE/ PIERVENANZI LUIGI/ RICCUCCI GIOVANNI/ ROCCHI DOMENICO/ ROSSI GIULIO/ SALVATORI ENRICO/SCARSCIOTTI GUALDO/SILLA MASSIMO/ TADDEI EVARIANO/ TARDELLA ALFONSO/ PIENFESTA DOMENICO/TEMPESTA GUIDO/ TIRABASSI BRUNO/ VENANZI RODOLFO/ VEROLINI PRIMO/ VIRGILI RINALDO/ ZOCCHI OSVALDO
1940-1943 CADUTI: SERG. MAG. MURRA ENRICO/TIBURZI GIOVANNI/ CAP. MAG. GIARDINI FRANCESCO; CAMPOGIANI RAFFAELE/ CECCHETTI FIORINO/ SOLD. FATTORI NELSON/ FORCONI VERMIGLIO/ GENTILI GIUSEPPE LEGNELLO/ GIANNINI ENNIO/ SOLD. MAZZETTI GIOVANNI/ PARIS SANTE/ RIPANUCCI DOMENICO/ RIPANUCCI MARIO/ SUPERIORI PRIMO
DISPERSI: TEN. VERGARI DANTE/ SOLD. BIANCONI GIULIO/ SOLD. RONELLI VINCENZO/ CATALINI VITTORE/ RILLI ORLANDO/ SOLD. TADDEI RUGGERO/ TARAMMELLI PACIFICO
1943-1945: SERG. PAZZELLI IVO/ CARDUCCI ENZO/ PART. TABARRETTI ANTONIO
Simboli:
Lampade votive al lati della lapide e le date di inizio e di fine del primo conflitto mondiale. Elmo da fante e corona di alloro

Altro

Osservazioni personali:
NOTA STAFF PIETRE: Questo monumento è stato censito dagli studenti delle scuole Ipsia F. Corridoni sede Macerata e I.C. Tortoreto nell'ambito della prima edizione marchigiana del concorso "Esploratori della memoria".

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