Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza della Libertà
- CAP:
- 10036
- Latitudine:
- 45.137262624057
- Longitudine:
- 7.7716390705066
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato della piazza
- Data di collocazione:
- 1950
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Statua, bassorilievi e stemma in bronzo; basamento in pietra e granito; catene e sostegni in ferro battuto.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Settimo Torinese
- Notizie e contestualizzazione storica:
- In merito all'autore del monumento, si riporta quanto segue:
Stefano Vigna, nativo del biellese (Occhieppo Superiore 1884 - Torino 1979), tenne lo studio a Torino. Si sa per certo che fu uno dei tanti scultori che nel XX secolo contribuirono a rendere "monumentale" il Cimitero di Oropa. Studioso della S. Sindone ne ritrasse il S. Volto nel bronzo, nel marmo e in ceramiche.
Un documento poi dell'Istituto Commerciale Quintino Sella di Torino lo vede autore di una lapide commemorativa dei giovani studenti di quell'istituto caduti nella prima guerra mondiale, per una somma di £ 4.200, siamo nel 1920.
Un busto del Vigna (Pertinace) è custodito anche nei Musei Capitolini. E' un dono del comune di Alba, in marmo, a tutto tondo, alto 80 cm. Nel 1954 il Vigna ritrasse l'impronta del volto del Venerabile Teodoreto, fratello delle Scuole cristiane e fondatore dell'Unione Catechisti. E' anche del Vigna un busto marmoreo alla memoria di Monsignor Bolla, insigne benefattore di Moncalvo.
Fonti:
- Stefano Vigna, dal sito della Parrocchia di Santa Maria Assunta di Mosso (BI);
- Vigna, Stefano, su "DocBi - Centro studi biellesi".
Per quanto riguarda invece le vicende del monumento, da testimonianze raccolte sul posto e da immagini reperite in rete (si vedano le foto in Galleria), si può ricostruire che un precedente monumento, prima del 1950, era collocato in piazza S.Pietro in Vincoli, di fronte alla parrocchiale omonima. Nel 1950 l'attuale monumento fu invece collocato al centro di Piazza della Libertà, con una diversa cancellata e con visibili delle iscrizioni ai due lati, che risultano attualmente rimosse. Infine l'attuale posizione a bordo piazza.
La storia della commemorazione dei Caduti di Settimo nella Grande Guerra presenta in realtà diversi aspetti che si inquadrano in quella che è stata definita "la guerra dei monumenti". Infatti nel 1921 ci fu uno scontro veemente in merito alle lapidi da apporre in ricordo degli 80 Caduti della città nella prima guerra mondiale, tra la Società militare, di ispirazione liberalcattolica, e la Lega proletaria mutilati invalidi e reduci di guerra, sostenuta dalla Casa del Popolo e appoggiata dalla amministrazione socialista, sindaco Luigi Raspini, che avversava il progetto della Società militare, paventando un ricordo di stampo patriottico inneggiante alla guerra. Si giunse ad un accordo e furono collocate due diverse lapidi.
Con l'avvento del regime fascista, le due lapidi furono sostituite con una sola in cui, dopo i nomi dei caduti della Grande guerra, figurava anche quello di Luigi Origlia, squadrista morto negli scontri durante la Marcia su Roma. Successivamente, il 28 agosto 1927, fu inaugurato il monumento di piazza S.Pietro in Vincoli, opera dello scultore Umberto Baglioni. Tale monumento fu poi sacrificato durante la seconda guerra mondiale dallo stesso regime, che distrusse i suoi stessi simboli nel vano sforzo di recuperare bronzo per produrre nuovi armamenti.
Nel 1956 sarà proprio Luigi Raspini, ancora una volta in veste di sindaco, a inaugurare l’attuale monumento.
Fonte: La lapide della discordia di Settimo Torinese, da La Voce del 15/10/2022.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Epigrafe dedicatoria:
AUSPICE
LA SEZ. COMBATT. E REDUCI
IL COMUNE DI SETTIMO
A TUTTI I SUOI
GLORIOSI CADUTI
PER LA PATRIA
E PER LA LIBERTA'
1950
Firma base statua:
S.Vigna
- Simboli:
- Il bassorilievo di destra raffigura la Patria che reca in mano una Vittoria alata, tra le figure di tre partigiani. Il bassorilievo di sinistra raffigura la Vittoria che bacia in fronte il Caduto. Sul retro del piedistallo è presente lo stemma del Comune, tra rami di olivo e sormontato da una corona.
Altro
- Osservazioni personali:
- Alcune iscrizioni precedentemente presenti risultano attualmente rimosse, se ne ignora il motivo.
Le catene in ferro battuto che cingono la zona di rispetto hanno alcuni anelli spezzati.