252962 - Monumento ai Caduti di tutte le guerre e del lavoro di Canevoi – Ponte nelle Alpi (BL)

Il Monumento di Canevoi è dedicato ai Caduti di tutte le guerre del Comune di Ponte nelle Alpi e ai Caduti sul lavoro di tutta la Provincia di Belluno. Dal 2021 ricorda anche coloro che sono morti a causa della Pandemia COVID – 19.

Il monumento, alto 10 metri, è diviso in tre parti. La parte in basso è a forma di corona, presenta due aperture diametralmente opposte e due lapidi nella retta perpendicolare all’asse delle aperture. Le aperture rappresentano la possibilità per il visitatore di penetrare spiritualmente nel Sacrario. Dalla base partono delle colonne bianche. Non sono presenti sculture con sembianze umane per rispondere alle esigenze del progettista di non rappresentare immagini eroiche.

Il centro della base sostiene una fiaccola (faro) che si alza a cono e si innesta in un complesso di cerchi, l’ultimo dei quali sostiene una sfera. I cerchi, in tutto 9, sono una specie di susseguirsi di cieli danteschi. Il sostegno dei cerchi è diviso in tre elementi verticali, in modo da risolvere il problema dell’elevazione, simile all’elevazione del sacrificio del Caduto in guerra. Il monumento termina con una sfera sfaccettata che si illumina di notte, mentre di giorno riflette la luce del sole. Inizialmente il 4 novembre, il “Giorno della Vittoria” italiana nella Grande Guerra, si svolgevano manifestazioni presso il Monumento, poi dagli Anni ’90 si aggiunsero manifestazioni il 1° Maggio in occasione della Festa dei Lavoratori. Nel 2000 fu posizionata una lapide in marmo in memoria dei Caduti di tutte le Guerre e del Lavoro per iniziativa dell’ANMIL di Belluno (Associazione Nazionale Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro).

Nel 1997 si sono svolti lavori di riqualificazione dell’area. Nel 1998 fu installato un sistema di illuminazione con pannelli fotovoltaici. Nel 2002 venne realizzata una recinzione più moderna: a ricordo di quella precedente rimangono due bombe restaurate, mentre le altre bombe sono state sostituite da paletti.

Nel 2005 Mario Tabacchi realizzò la croce che fu aggiunta al monumento, croce che fu dotata di un’illuminazione apposita nel 2013.

 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Canevoi
Indirizzo:
Canevoi di Ponte nelle Alpi
CAP:
32014
Latitudine:
46.174116061239
Longitudine:
12.29585521717

Informazioni

Luogo di collocazione:
Colle sovrastante la piccola frazione di Canevoi nei pressi di Cadola.
Data di collocazione:
1954
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Il monumento è realizzato in pietra. La lastra con l'intitolazione è di marmo e le lettere dell'iscrizione in metallo.
La sfera alla sommità del monumento è in vetro con supporti di metallo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Ponte nelle Alpi (Belluno)
Notizie e contestualizzazione storica:
L'esigenza di un monumento di questo genere nasce dopo la Seconda Guerra Mondiale grazie all'interessamento di Giovanni Capraro. Negli Anni '50 all'esigenza di commemorare la guerra appena terminata si affianca quella di ricordare i morti sul lavoro della Provincia di Belluno, specialmente le vittime della silicosi che erano circa 6000 nel Bellunese dell'immediato secondo dopoguerra. L'idea fu proposta al proprietario dei terreni, Bruno Sonego, che diede il suo consenso e tuttora il monumento si trova sulla proprietà della famiglia Sonego.
La prima pietra del monumento fu posata il 4 novembre 1950, con la benedizione di don Giacomo Viezzer. Venne benedetta anche una bottiglia contenente i nomi dei Caduti in guerra che fu poi sotterrata. Per volontà di don Viezzer sopra l'ingresso principale del Sacrario fu posta una statua di Maria Immacolata. Il progetto fu realizzato dall'architetto Marsangino de Castello nel 1954.

Nel Comune di Ponte nelle Alpi (Belluno) sono presenti ben quattro monumenti dedicati ai Caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale e ciò dimostra una particolare sensibilità degli abitanti nei confronti dei loro concittadini caduti per la Patria.

Il monumento situato nella frazione di Canevoi è certamente il più maestoso con la sua altezza di ben 10 metri e la collocazione in cima al colle dove pare che fino agli Anni '20 sorgesse una torre di avvistamento. Dalla sommità del colle il monumento è ben visibile in tutto il territorio circostante sia di giorno sia di notte perché la sfera o faro che si trova in cima è luminosa.
Importante l'intitolazione ai morti sul lavoro, specie in ricordo dei 6000 Bellunesi che morirono a causa della silicosi, una delle prime malattie professionali riconosciute in Italia, gravemente invalidante e incurabile, dovuta all'accumulo nei polmoni di polvere di silice. Molti Bellunesi contrassero questa malattia perché, spesso da emigranti, facevano i minatori nelle miniere europee, soprattutto in Belgio.
Significativo anche il fatto che il monumento sia dedicato alle vittime della Pandemia COVID - 19.

Contenuti

Iscrizioni:
AI CADUTI

DI TUTTE LE GUERRE E DEL LAVORO
Simboli:
La Madonna è un simbolo religioso, voluto da don Giacomo Viezzer e posizionata sopra l'ingresso principale del monumento.
Il faro o sfera posto alla sommità del monumento simboleggia la luce che emana dal sacrificio dei Caduti in Guerra e sul Lavoro, oltre ai morti per la Pandemia COVID - 19.
I 9 cerchi che costituiscono il monumento fanno riferimento ai cerchi danteschi.

Altro

Osservazioni personali:
Il 4 novembre 2023 presso il monumento si è svolta una cerimonia molto toccante, alla presenza del Presidente della Provincia, Roberto Padrin, e del Sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini, per ricordare i Caduti di tutte le guerre, gli Invalidi del Lavoro, oltre alle vittime del COVID e coloro che si sono prodigati nell'assistenza ai malati e nell'emergenza. Erano presenti anche rappresentanti delle Forze Armate e delle Associazioni del territorio e scolaresche dell'Istituto Comprensivo Statale di Ponte nelle Alpi (Belluno). Don Giuseppe De Biasio ha celebrato la Santa Messa. Il Sindaco Vendramini ha ricordato che questa "non è solo la celebrazione della Vittoria della Prima Guerra Mondiale, ma è anche la cerimonia dell'Unità d'Italia e delle Forze Armate. La ricorrenza esprime la vicinanza e l'affetto di un popolo per i valori della pace, delle istituzioni democratiche a garanzia della libertà e del lavoro".

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