251656 - Monumento ai Caduti e Martiri di Balangero (TO)

L’articolato monumento di Balangero, località nelle Valli di Lanzo, è collocato in piazza Dieci Martiri, nei pressi dello storico edificio delle Scuole Comunali, tra la strada provinciale Torino-Lanzo e il centro paese. Si compone di tre parti principali: un blocco orizzontale di granito posto su due supporti metallici, sulle cui facciate sono presenti a lettere in bronzo l’epigrafe e i nominativi dei Caduti; dieci stele verticali di granito grezzo, su ognuna delle quali è riportato il nominativo di ognuno dei nove Martiri fucilati il 1° aprile del 1944, più un decimo fucilato a Lanzo; infine, la statua in bronzo raffigurante una donna disperata per l’assassinio dei dieci uomini.

I dieci blocchi di granito sono collegati e racchiusi alla base da una fontana in pietra a forma di binario. Su tre di essi è collocato in alto un bassorilievo in bronzo con la raffigurazione dei busti dei dieci Martiri. L’area di rispetto, rialzata e pavimentata in pietra, comprende anche alcune piante ornamentali.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Dieci Martiri
CAP:
10070
Latitudine:
45.272489770256
Longitudine:
7.520755798217

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazzale presso l'istituto scolastico
Data di collocazione:
30 marzo 1985
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Pietra grezza per le 10 stele verticali; statua, bassorilievo e lettere in bronzo; blocco di granito orizzontale con supporti metallici; fontana e rivestimenti in pietra.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Balangero
Notizie e contestualizzazione storica:
All’inizio della primavera del 1944 a Balangero, località nelle valli di Lanzo, alcuni partigiani comandati da Nando Burlando e da Aldo Giardino assaltano un presidio di SS italiane. Durante lo scontro perde la vita un ufficiale e, secondo fonti garibaldine, quarantadue uomini vengono catturati e portati a Corio. In risposta a quest’azione il generale Peter A. Hansen al comando delle Brigate SS italiane ordina al capitano Tullio Traverso, acquartierato a Pinerolo con il suo Battaglione, di raggiungere la zona e di mettere a disposizione una Compagnia. Il 1° aprile inizia la rappresaglia che porta alla fucilazione di nove civili e all'incendio di due abitazioni. I reparti di SS italiane al comando di Traverso e del tenente Allodi, irrompono in paese la mattina presto: tutti gli uomini presenti sono rastrellati e divisi in due gruppi: celibi e ammogliati. Il primo gruppo, circa una ventina, è quello destinato alla fucilazione. Per diverse ragioni vengono risparmiate undici persone. La fucilazione avviene in un prato erboso adiacente alla piazza. Tullio Traverso è processato nel 1951. La difesa sostiene che la sua presenza ha contenuto la rappresaglia poiché nelle intenzioni dell’alleato tedesco vi era la volontà di fucilare quaranta civili e di dar fuoco all’intero paese. La pena all'ergastolo viene commutata in trent’anni di reclusione: sconterà solo 12 anni e 4 mesi.
Fonte: Balangero, 01.04.1944, sul sito "Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia".

Il 1° aprile 1944 alcune truppe SS irruppero nel paese di Balangero per riavere indietro i soldati nazifascisti catturati dai partigiani il 26 Marzo dello stesso anno, minacciando di distruggere l’intero paese per rappresaglia se questi non fossero stati liberati. La limitazione della strage degli abitanti di Balangero pare che sia stata assicurata grazie al generale SS Tullio Traverso, il quale decise di strappare i documenti a 9 civili, che certificassero il loro stato civile e non di partigiano.
Durante il processo nel 1951, Traverso si difese appunto sostenendo che la sua azione aveva limitato la rappresaglia all'uccisione di nove uomini e all'incendio di due sole abitazioni, mentre nelle intenzioni dell'alleato tedesco vi era la volontà di fucilare quaranta civili e di dar fuoco all'intero paese.
Un altro abitante di Balangero, Giovanni Verzino, venne fucilato a Lanzo qualche giorno dopo, perchè scoperto a maneggiare esplosivi per far saltare in aria una piccola truppa di SS.
Fonte: Piazza Dieci Martiri, progetto "Ogni giorno è il giorno della memoria".

Dalle fonti si desume che le nove vittime fucilate sul luogo erano tutti civili. Il riconoscimento di Partigiano è postumo.
Ultima data di consultazione: 09/04/2024.

Contenuti

Iscrizioni:
Epigrafe strage 1944:

1.4.1944 CADDERO VITTIME DELLA VIOLENZA.
TESTIMONIANZA CONTRO OGNI VIOLENZA
30.3.1985


Elenco Caduti:

CADUTI DI BALANGERO

GUERRA 1915 - 1918:
GIUSEPPE AIROLA / ANTONIO COSETTO / NICOLAO MASSA
ANTONIO ALBERICO / GIUSEPPE COSSETTO / ANDREA PERINO
MARCO ALBERICO / ANTONIO CUBITTO / ANTONIO PER(I)NO
AGOSTINO BIANCO / CLAUDIO CUBITTO / CRISTOFORO PERINO
GIACOMO BO / BATTISTA DERENALE / EMILIO RICCHIONE
BARTOLOMEO BO MILONE / VITTORIO FIATTINI / ANTONIO RICHIARDI
FRANCESCO BONINO / BARTOLOMEO FORNENGO / BATTISTA ROLANDO
PIERO BORLA / GIUSEPPE FRANCO / DOMENICO VIGNA
GIUSEPPE CALVETTI / VINCENZO FRANCO / LAZZARO VIVIANI
GIUSEPPE CARDONE / NATALE MADDALENO / LUIGI ZAMBONETTI
GIUSEPPE CARDONE / GIUSEPPE MANUETTI
NICOLAO CARDONE / AGOSTINO MASSA

GUERRA 1940 - 1945:
CARLO CALVETTI
RENATO CONELLA
ALESSANDRO CORSIATTO
GIUSEPPE FORNENGO
GIOVANNI MARTINETTO
ANTONIO PACOTTI
CRISTOFORO PERONA
DOMENICO ROLANDO
GIUSEPPE ROLANDO
DOMENICO RUBATTO
GIACOMO VIVIANI
GIUSEPPE ZARRELLI

PARTIGIANI:
ANTONIO BERTOLONE
ALBINO BONINO
SILVIO FAVA
ANTONIO ROLANDO

VITTIMA CIVILE:
GIACOMO
CAVEGLIA VERMETTI


Nominativi sulle 10 stele, da sinistra a destra:

GIACOMO BONINO
GIUSEPPE DAL PONT
GIORGIO DATA
SERGIO FONTANELLA
BATTISTA FORNELLI TOME'
GIACOMO MARCHETTI SCIALA
GIOVANNI MARCHETTI
LIVIO REINERI
GIOVANNI VERZINO
GIOVANNI VERNOLI
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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