197107 - Monumento ai Caduti in guerra per l’Italia di Villarosa

Il Monumento ai caduti della Città di Villarosa è situato nella piazza Caduti per la libertà, Giovanni Palatucci ed è dedicato ai villarosani caduti nel corso della prima guerra mondiale; fu inaugurato il 31 maggio del 1931. E’ costituito da un cippo di marmo, sul il quale è scolpito un bassorilievo raffigurante un milite che porta al braccio destro il gladio, che era la spada corta utilizzata come arma dai legionari romani, e sostiene col braccio sinistro Nike la dea della vittoria, e sullo sfondo l’immagine dell’aquila romana. Sopra l’epigrafe dedicatoria Villarosa ai caduti è rappresentata la figura della dea della guerra. Ai lati del monumento sono incisi su quattro lastre di marmo i nomi dei soldati villarosani caduti in guerra.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Caduti per la libertà, Giovanni Palatucci
CAP:
94010
Latitudine:
37.583977654374
Longitudine:
14.172996980796

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde
Data di collocazione:
31 maggio 1931
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Monumento in marmo, iscrizioni in bronzo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Villarosa
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento ai caduti di Villarosa è stato realizzato nel 1931 dallo scultore Prof. Formica di Catania secondo la delibera n.151 del Podestà del Comune di Villarosa.
Alla seconda guerra del Risorgimento italiano, cioè del 1915-18, contro l’Impero Austro-Ungarico degli Asburgo, a cui furono strappate Trento e Trieste, il Comune di Villarosa diede il suo largo tributo di sangue, a perenne ricordo dell’estremo e supremo sacrificio. Nella Strada San Giuseppe, demolendo il rudere dell’Oratorio di San Giuseppe e dando una spianata sulle falde di levante del Cozzo, fu eretto un cippo, sulle cui facce si leggono grado, cognome ed anno di morte dei caduti che Villarosa e Villapriolo ha dato per le guerre che l’Italia ha combattuto a decorrere da quella della Libia. Ben 171 esseri umani hanno chiuso i loro occhi sognando la grandezza e la gloria della patria in ogni terra italiana e straniera. Erano soldati di fanteria, cavalleria e genio che caddero su tutti i teatri di un conflitto sanguinoso e crudele. Da Villarosa partirono, sin dalla vigilia della prima battaglia dell’Isonzo, in maniera graduale, più di mille uomini. In tanti, pur facendo ritorno a casa, perirono per le malattie e le ferite riportate qualche tempo dopo. Fra i caduti in guerra di Villarosa troneggia ancora la figura del Mag. Pier Luigi Deodato, medaglia d’oro al valor militare; nel diploma di concessione della medaglia si legge: “Comandante d’un battaglione coloniale in un presidio isolato, attaccato da preponderanti forze ribelli, opponeva accanita resistenza per due giorni e, benché ferito, non lasciava il comando del battaglione, reparto decimato e nella impossibilità di tenere la posizione, avendo avuto ordine di ripiegare per ricongiungersi alle altre forze, riuscì con abile manovra a sfuggire alla stretta nemica. Attaccato durante la marcia opponeva disperata resistenza e, ben nuovamente e gravemente ferito, guidava arditamente i suoi uomini all’assalto. Travolto dall’avversario venti volte superiore, veniva catturato. Sottoposto a giudizio sommario e condannato a morte subiva la barbara condanna”. Notizie particolari del Ten. Filippo Rossi, aiutante maggiore del di lui 2° Btg. Coloniale informano testualmente: “Il Maggiore Pier Luigi Deodato ferito una prima volta il giorno 27-4-1941 alla mastoide destra, il successivo giorno 5 giugno, mentre, in seguito ad ordine di ripiegamento, si tentava di raggiungere Sirè, veniva colto da pallottola al braccio sinistro riportando fratture multiple dell’osso. Esaurite subito le munizioni e caduti nelle mani dei ribelli, questi mentre trucidavano sul luogo stesso del combattimento tutti i nostri morti immobilizzati, ci permisero di trasportare solo il Maggiore; all’uopo costruimmo una barella di fortuna e rientrammo al fortino Billè. Il successivo giorno 6-6-1941 detti graduati coloniali ci raggiunsero e riferirono che il giorno prima subito dopo il nostro allontanamento dal fortino tutti i capi ribelli condannarono a morte il nostro Maggiore per aver resistito con le sue truppe dal 24-5 al 5-6-1941. Successivamente il fitaurari Tesemà comunicò al Maggiore la sentenza al che questi rispose me ne frego e rivoltosi poi ai due graduati coloniali disse: “- voi altri allontanatevi - ormai non potete fare più nulla – avete compiuto tutto il vostro dovere – siete stati fedeli fino all’ultimo - ormai è finita grazie -”. Subito dopo interveniva il Tesemà che finiva il Maggiore Deodato Pier Luigi con una fucilata alla testa. Questo fra le ore 14 e le ore 15,00 del giorno 5-6-1941. Eldoret, 1 luglio 1942.XX.”.

Contenuti

Iscrizioni:
Parte superiore del monumento:
VILLAROSA AI CADUTI

Lastra di marmo a destra:
S.TEN. BELLANTE CALOGERO 1913
TEN. CURRO MICHELE 1918
TEN. NOTABARTOLO FRANCESCO 1917
S.TEN. FASCIANA GIUSEPPE 1917
S.TEN. RICCA SALVATORE 1917
SERG. RESTIVO CALOGERO 1913
SERG. RICCA MICHELE 1915
CAP.M. GERACI ALFREDO SAL. 1915
CAP. M. MESSINA GIACOMO
CAP. M. PORROVECCHIO ANGELO
CAP. M. RESTIVO ALESSI OTT.
CAP. ARONICA MICHELE 1917
“ “ DICHIARA ANGELO 1917
“ “ LENTINI CALOGERO 1917
“ “ MACALUSO ANGELO 1918
“ “ STRAZZANTE SALVATORE 1918
“ “ TORNABENE SALVATORE 1917
SOLD. RITO ROSARIO 1916
“ “ RITROVATO SALVATORE 1916
“ “ ROMANO LIBORIO 1917
“ “ SABATINO FRANCESCO 1916
“ “ SABATINO GIUSEPPE 1917
“ “ SABELLA SALVATORE 1916
“ “ SAPORITO MICHELE 1916
“ “ SILLITI CALOGERO 1916
“ “ SPAMPINATO MICHELE 1918
“ “ SPERANZA CALOGERO 1916
“ “ SPIDALE ANGELO 1918
“ “ STELLA ROSARIO 1917
“ “ STELLATO GIOVANNI 1916
“ “ TOMASELLI GIACOMO 1917
“ “ TUMIA ANGELO 1917
“ “ TURRISI CARMELO 1917
“ “ VIZZINI PASQUALE 1917
“ “ PASSAMONTE ANTONINO 1916
“ “ PERINO NUNZIO 1918
“ “ PICONE VINCENZO 1916
“ “ PIGNATO CATENO 1916
“ “ PILOTTA NUNZIO 1916
“ “ PRINZI FRANCESCO 1918
“ “ PROFETA GIUSEPPE 1916
“ “ LA LIMA SALVATORE 1917

Lastra di marmo a sinistra:
SOLD. DELL’ARIA MICHELE 1917
“ “ DI CHIARA GIUSEPPE 1917
“ “ DI CHIARA SANTO 1917
“ “ DI DIO SALVATORE 1915
“ “ DI FRANCESCO MICHELE 1918
“ “ DI GANGI ANGELO 1918
“ “ DI GIUNGO SALVATORE 1917
“ “ DILIBERTO GAETANO 1917
“ “ DI VITA CALOGERO 1917
“ “ DOMINA PIETRO 1916
“ “ DUCA SALVATORE 1917
“ “ FALCI FILIPPO 1916
“ “ FERLA SALVATORE 1915
“ “ FERRARA SALVATORE 1916
“ “ FIORITO GIUSEPPE 1917
“ “ FONTANA GIUSEPPE 1917
“ “ GALLUZZO GIUSEPPE 1916
“ “ GIANNONE CALOGERO 1916
“ “ GIORDANO CARMELO 1916
“ “ GIULIANA MICHELE 1918
“ “ GRAZIANO ANGELO 1916
“ “ GUARNERI GIACOMO ANTONIO 1916
“ “ GUTTADAURIA SALVATORE 1917
“ “ IANNELLO SALVATORE 1917
“ “ INCANDELLA GIUSEPPE 1916
“ “ INCOGNITO FRANCESCO 1917
“ “ INGLESE PASQUALE 1918
“ “ INNUSO GIACOMO 1917
“ “ L’ACORTE MATTEO 1917
“ “ LA LIMA MATTEO 1917
“ “ LA MANTIA ROSARIO 1917
“ “ LA PAGLIA FRANCESCO 1915
“ “ LA PAGLIA ROSARIO 1919
“ “ La PAGLIA SALVATORE 1915
“ “ LA TONA CATENO 1917
“ “ LIO GIOVANNI 1916
“ “ LIPERA FRANC. 1917
“ “ LI SACCHI PIETRO 1916
“ “ LO DICO GIUSEPPE 1918
“ “ LOMBARDO GIACOMO 1918
“ “ MANCALUSO BIAGIO 1916
“ “ MANCALUSO GIUSEPPE 1915
“ “ RIGGIO GIACOMO 1917

Lastra di marmo laterale destra:
SOLD. MALTESE VINCENZO 1916
“ “ MANGANARO GIACOMO 1916
“ “ MANGANARO GIOVANNI 1916
“ “ MARCHIONE SALVATORE 1915
“ “ MAROTTA AGATINO 1915
“ “ MAZZAMOBILE GIUSEPPE 1915
“ “ MINEO ROSARIO 1916
“ “ NOTARRIGO CALOGERO 1917
“ “ PANTANO VINCENZO 1917
“ “ PAPPAGALLO SALVATORE 1917
“ “ CHISARI ANTONINO
“ “ CIPRIANO GIOVANNI
“ “ CITTA’ ANGELO
“ “ CIVELLO GIUSEPPE
“ “ CONTE CATENO
“ “ COVELLI VINCENZO
“ “ CRISTADORO FRANCESCO
“ “ D’AMICO GIUSEPPE
“ “ D’ANGELO SANTO
“ “ DE FEO RAFFAELE
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IN SPAGNA
_____________________
C.M. GARACI ANGELO 1937
______________
SERG. COSIMANO EDOARDO 20.11.1937

Lastra di marmo laterale sinistra:
SOLD. ABBATE PAOLO
“ “ ANNOLINO SALVATORE
“ “ BASILE LUIGI
“ “ BALLAERA MICHELE
“ “ BEVILACQUA SALVATORE
“ “ BOGNANNO GIUSEPPE
“ “ BRUNO SALVATORE
“ “ BRUNO CARLO
“ “ BUTERA GIUSEPPE
“ “ CALABRESE LORENZO
“ “ CALABRESE SANTO
“ “ CAMMARATA LORENZO
“ “ CAMMARATA SANTO
“ “ CANTELLA GIUSEPPE
“ “ CANUTO GIUSEPPE
“ “ CASALE GIACOMO
“ “ CAVALLARO MICHELE
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A01
CAP. SANTO CONO GIUSEPPE 1937 XV
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Lastra di marmo sul retro a destra:
DECEDUTI DELLA GUERRA
1940-1945
GRADO CASATO E NOME
MARESC. MASTROSIAIONE MICHELE 1901
SOLD. LA VALLE PIETRO 1900
“ “ LISACHI GIACOMO 1918
“ “ LO CIGNO EPIFANIO 1917
“ “ LOMBARDO ROSARIO 1925
SERG. MARCE VINCENZO 1900
SOLD. MAROTTA VINCENZO 1917
“ “ NOTARRIGO GIACOMO 1922
GEN. PIPA GIUSEPPE 1918
“ “ POLIZE EUGENIO 1922
“ “ PORPORA SANTO 1911
“ “ ROCCA ANGELO 1914
“ “ SABATINO ANTONINO 1922
“ “ SAMMARTINO CARMELO 1923
SERG. SPERANZA MICHELE 1912
GEN. SUTERA SALVATORE 1923
SOLD. SABELLA GIUSEPPE 1908
MAR. TRIPI GIUSEPPE 1923
SOLD. VIZZINI CALOGERO 1917
“ “ ZAFFORA MARCO 1923
“ “ CURIONE CALOGERO 1917
“ “ ZAFONTE CARMELO 1922
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BERS. LISACCHI GIACOMO
- MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALORE MILITARE Aola 1923
- PATRIOTA RESISTENTE Rovereto 1943
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SOLD. BRACCO ANTONINO Villarosa 1914
-CROCE AL MERITO DI GUERRA Albania 1943

Lastra di marmo sul retro a sinistra:
DECEDUTI DELLA GUERRA
1940-1945
GRADO CASATO E NOME
CAP.M. ALARIO LORENZO 1904
BERS. AVVAMPATO CALOGERO 1913
CARAB. BAGLIO GAETANO 1917
S.CC.P.S BOGNANNO ANTONINO 1918
SERG. BONGIORNO CATENO 1918
SC.M BUTERA GIACOMO 1896
SOLD. CALABRESE CALOGERO 1922
“ “ CALABRESE CATENO 1915
“ “ CALABRESE GIUSEPPE 1913
“ “ CAMMARATA MICHELE 1912
“ “ CANTELLA ANGELO 1923
CAP. CARUSO GIULIANO 1910
SOLD. CHIAVETTA GIUSEPPE 1918
“ “ CORBO GIUSEPPE 1913
SERG. COSIMANO EDOARDO 1914
CC.N.N. DELL’UTRI GIUSEPPE 1896
SOLD. DI CARA GIOVANNI 1918
SOLD. DI GANGI GIUSEPPE 1923
CCNN. FERRANTE BIAGIO 1897
SOLD. FERRARA CATALDO 1923
SOLD. FIANDACA GIUSEPPE 1923
CC.N.N. GARACI ANGELO 1912
CARAB. GERVASI GAETANO 1898
SOLD. GUARNERI ALFONZO 1924
GUERRIERI SALVATORE 1917
INGLESE GIUSEPPE 1918
LA TONA PIETRO 1922
LA TONA SALVATORE 1911
LATRAGNA MICHELE 1923
Simboli:
Il Milite raffigura la virtù dei militari italiani, rappresentato secondo l’iconografia greco-romana classica.
La dea Nike rappresenta la speranza di vittoria

Altro

Osservazioni personali:
Le notizie storiche sul Monumento ai caduti sono tratte, tramite una ricerca alla Biblioteca Comunale “V. De Simone” di Villarosa, dal libro di Ruggero d’Alessandro Falzone “Villarosa: la sua storia dalle origini tra due mondi”.

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