231820 - Monumento ai Caduti in Russia nella seconda guerra mondiale – Bologna

Questa statua, ubicata nel chiostro VIII della Certosa di Bologna e realizzata in bronzo, è stata scolpita nel 1955 dallo scultore bolognese Cesarino Vincenzi e rappresenta quello che poteva essere un soldato italiano in Russia.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via della Certosa,18
CAP:
40134
Latitudine:
44.4978205
Longitudine:
11.307093

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo
Materiali (Dettaglio):
É una statua in bronzo posta su un basamento in marmo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Certosa
Notizie e contestualizzazione storica:
Dalla statua si vede che questi soldati indossavano un cappotto decisamente inadeguato, in quanto eccessivamente leggero considerando le temperature che si registravano nella taiga siberiana. Portavano inoltre degli stivali, a loro volta ricoperti da alcune fascette, anch’esse non in grado di mantenere una temperatura corporea sufficiente ad evitare tutte quelle malattie e disfunzioni corporee cagionate dall’esposizione a temperature oltremodo rigide. Proprio per tale ragione durante il periodo della campagna in Russia è stato registrato un alto tasso di mortalità, o quantomeno cifre rilevanti per quanto concerne i reduci di guerra, i mutilati, ossia coloro i quali sono rientrati in patria dopo aver subito delle lesioni, amputazioni di arti o simili. La costruzione di questa statua è un atto, a parer mio, simbolico: una è la statua, all’incirca 20 mln gli uomini che essa rappresenta. La realizzazione di questo monumento è un atto, oltre che simbolico, dovuto, a tutti coloro i cui cuori hanno cessato di battere anzitempo, distrutti dalle rigide temperature o da quei proiettili che prepotentemente ed incessantemente venivano gettati una volta premuto quel maledetto grilletto.
Il Chiostro VIII della Certosa fu realizzato negli anni '20 del Novecento, ed è strutturato con 26 arcate nei lati maggiori e 7 in quelle minori. La struttura architettonica è piuttosto semplice ma elegante, quasi priva di elementi decorativi. Viceversa sia nel campo che sotto i portici sono custodite molte opere di rilievo o in cui riposano personaggi significativi per la storia di Bologna. Da segnalare la presenza di molti monumenti dedicati ai caduti della Prima Guerra Mondiale, spesso commissionate dalle famiglie ai migliori scultori del momento (Pietro Veronesi, Mario Sarto, Arturo Orsoni) in ricordo dei propri figli caduti per la patria. Nel campo, tra le numerose memorie di famiglia, sono collocati due monumenti dedicati ai Militari caduti in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale.

Contenuti

Iscrizioni:
Ai caduti in Russia nella seconda guerra mondiale, i famigliari e reduci
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Noi, generazione del XXI secolo, non riusciamo neanche minimamente ad immaginare ciò che questi uomini hanno subito, il freddo e il gelo che hanno patito sulla loro medesima pelle, quegli istanti terribili che separano la minaccia di morte alla sua effettiva messa in atto, durante i quali la mente umana non ha neanche il tempo di pensare a ciò che sarebbe accaduto una volta che quel maledetto grilletto sarebbe stato premuto, e quel proiettile fulmineamente sarebbe giunto al loro petto, penetrandovi, e abbattendo per sempre quelle pareti striate delle quali il cuore è composto, quello stesso cuore che sempre celato dentro il petto ha donati anni di vita a queste persone.

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