Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Libertà, 1
- CAP:
- 42023
- Latitudine:
- 44.7629945
- Longitudine:
- 10.5948565
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Piazza Libertà 1, nella zona verde prospicente il palazzo Comunale
- Data di collocazione:
- Inaugurato il 24 settembre 1965
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Laterizio, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Il complesso monumentale si erge su un basamento di cemento che ricorda ,avendo anche una parte seminterrata, una trincea. Colpiscono le figure in bronzo che creano l'effetto di un "compianto ". Il filo di ferro attorcigliato ricorda il filo spinato che trasuda sangue, forte è il messaggio del ricordo e dell'onore ai caduti della resistenza, contro il nazifascismo.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Amministrazione Comunale e Anpi locale
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il bilancio dei caduti dopo l'8 settembre 1943 di Cadelbosco è molto alto: un bracciante assassinato, 8 condannati dal Tribunale Speciale, decine di uomini e donne arrestati, percossi e processati, 12 caduti nei campi di concentramento nazisti, 16 caduti partigiani e 10 caduti civili costituiscono l’alto prezzo pagato da Cadelbosco per la causa della libertà, ricordato dai bronzi modellati da Marino Mazzacurati e che dimostra quanto sia stato indomito l’antifascismo cadelboschese, espresso in molti modi, come la l’adunata sediziosa di mille donne del 8 ottobre 1941 fino alle case di latitanza, in cui trovarono rifugio ribelli, disertori e prigionieri in fuga, tra cui quattro militari russi, alle manifestazioni, e il grande contributo alla lotta partigiana, sia in montagna che in pianura nella 77° Brigata SAP. Gli abitanti di Cadelbosco vollero fortemente questo monumento, affidandone il progetto e l'esecuzione ad artisti di provata bravura. Un'importante figura della Resistenza cadelboschese è stata quella di Plinio Torelli, inizialmente attivo nel comune di Poviglio, poi costretto a trasferirsi a Cadelbosco perché ormai noto ai nazifascisti. Fu ucciso il 24 aprile 1945 da una truppa di soldati tedeschi in ritirata, mentre tentava di raggiungere il Po per attraversarlo con l'obiettivo di organizzare l'assalto al presidio della Guardia Nazionale locale. Sempre nei pressi di Cadelbosco, questa volta nella frazione di Cadelbosco Sotto, si verificò invece la "strage di cimitero" nella quale, il 28 febbraio 1945, sulla Strada Statale n. 63, un plotone fascista fucilò dieci partigiani catturati precedentemente: Paolo Davoli, Luigi Rigolli, Amedeo Rossi, Salvatore Garilli, Andrea Garilli e Tito Da Parma di Piacenza; Medardo Pagliani e Fermo Pedrazzoli di Correggio; Ferruccio Ferrari ed Erio Benassi di Ferruccio Ferrari ed Erio Benassi di Reggio Emilia. Non si conoscono le ragioni di questa strage ma è possibile che i fascisti volessero vendicare alcuni loro camerati uccisi in un attentato partigiano compiuto due giorni prima lungo la stessa strada. Tra le vittime, particolarmente noto è il calvario di Paolo Davoli: prima di essere coinvolto nell'eccidio, era stato catturato il 30 novembre del 1944 con altri compagni del CLN e sottoposto a durissimi interrogatori, sevizie e torture affinché denunciasse l’intera organizzazione. (Bibliografia e approfondimenti: Giuseppe Carretti, I giorni della grande prova: appunti per una storia della Resistenza a Cadelbosco, III edizione, Comune di Cadelbosco Sopra, 2005)
Contenuti
- Iscrizioni:
- «SU QUESTO MONUMENTO PAGINA VIVA COCENTE DI UNA STORIA CHE ABBIAMO SCRITTO SULLA PIETRA DEL DOLORE! SUL BRONZO DEL CORAGGIO CADELBOSCO ANTIFASCISTA RICORDA COMMOSSA I PROPRI FIGLI MORTI PER L'UNIFICAZIONE PER LA RESURREZIONE DEMOCRATICA DELL'ITALIA PERCHE' I FIGLI NUOVI SAPPIANO OGNI GIORNO! QUANTO COSTI L'INDIPENDENZA LA LIBERTA'! QUANTO COSTI LA GIUSTIZIA LA PACE E QUALE SIA L'IMPEGNO!! (ON. FRANCO BOIARDI)
- Simboli:
- Sul retro del monumento vi sono scritte che inneggiano alla libertà e alla resistenza, inoltre vi sono macchie di vernice rossa che ricordano il sangue dei caduti e dei feriti. Sul monumento sventola sempre la bandiera tricolore e vi sono dei fiori a ricordo dei partigiani caduti. Anche i neri ferri attorcigliati ricordano il filo spinato e le macerie delle bombe cadute.
Altro
- Osservazioni personali:
- Il monumento ha un fascino particolare: il gruppo scultoreo sembra quasi rappresentare un "compianto". I cittadini di Cadelbosco vollero con forza questo monumento ,a ricordo dei loro caduti. Colpisce il luogo in cui è inserito; silenzioso e molto tranquillo. La piazza costituisce il luogo ideale ,raccolto e silenzioso per ricordare quanto accadde nelle campagne attorno a Cadelbosco, che diede un forte tributo di vite umane alla resistenza contro il regime nazifascista.