236675 - Monumento ai Caduti partigiani dell’eccidio di Legoreccio – Vetto (RE)

Il monumento a ricordo di quest’eccidio, avvenuto il 17/11/1944, è stato commissionato dall’Amministrazione comunale di Vetto, dalle Associazioni partigiane e da quelle ex combattentistiche e d’arma locali e realizzato anche grazie al contributo di privati. Ideato e costruito dallo scultore Giorgio Benevelli, la sua inaugurazione risale al 12 Settembre 1982 e si affianca alla prima “memoria” del tragico evento, ovvero la lapide posta nel 1946 nella frazione di Legoreccio, sulla parete esterna della Corte dei Da Padule,  che però non riporta i nomi dei Caduti. Il monumento si trova dinanzi al casale che fu teatro dell’eccidio, in un’apposita area realizzata in cemento armato.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Frazione Legoreccio
Indirizzo:
Via Legoreccio
CAP:
42020
Latitudine:
44.4937811
Longitudine:
10.3851901

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area dedicata all'interno del paese, dinanzi alla Corte dei Da Padule
Data di collocazione:
12 Settembre 1982
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Cemento armato per l'area su cui sorge il monumento, muro perimetrale compreso; il basamento con i due blocchi laterali e la struttura poligonale che contiene il bassorilievo raffigurante il partigiano caduto. Bronzo per la scultura in bassorilievo del partigiano, per i caratteri dell'epigrafe e per quelli della lapide con i nomi dei Caduti; dello stesso materiale anche i punzoni di sostegno di quest'ultima. Pietra per la lapide rettangolare posta sul muro retrostante e che riporta i nomi dei Caduti ed anche per le lastre che rivestono la pavimentazione della superficie monumentale. Metallo per l'asta della bandiera.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Vetto, Anpi
Notizie e contestualizzazione storica:
La mattina del 17 Novembre 1944 un reparto misto nazifascista, composto da soldati del temibile Lehrstab fur Bandenbekampfung (scuola antiguerriglia della XIV Armata tedesca) del capitano Volkmar Seifert e da militi della 79a Legione della Guardia Nazionale Repubblicana di Reggio Emilia, probabilmente grazie all’opera di spie, sorprese un gruppo di resistenti acquartierati nella Corte dei Da Palude, un edificio patrizio seicentesco di Legoreccio, località del Comune di Vetto. I partigiani appartenevano al Distaccamento “Fratelli Cervi”, VI Battaglione, della 32a Brigata Garibaldi (successivamente divenuta 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci”). Dopo un aspro combattimento, per non compromettere gli abitanti del paese e dietro la parola che avrebbero avuta salva la vita, i partigiani si arresero. Invece 17 di questi, dietro pressioni dei fascisti, furono uccisi a sangue freddo, a gruppi, nei vari locali della Corte, per simulare una morte in combattimento e nascondere un barbaro crimine. Un altro partigiano era caduto in precedenza in un vano tentativo di fuga. Il gruppo di comando del Distaccamento ebbe sorte simile ai compagni, ma in tempi e luoghi diversi, dopo essere stati condotti alla sede del reparto tedesco a Ciano d’Enza (Canossa): Giuseppe Bregni, vicecomandante e Andrea Pallai, caposquadra, furono fucilati il 17 Novembre 1944 a Ciano d’Enza; Giulio Conti, vicecommissario politico fu barbaramente massacrato (legato ad un cavallo fino al sopraggiungere della morte) presso Legoreccio, lo stesso giorno della cattura; Angelo Luciano Tondelli, caposquadra, fu fucilato a Ciano d’Enza il 19 Novembre 1944 (medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”); Ido Beltrami, commissario politico, fu fucilato a Ciano d’Enza il 21 Novembre 1944; Arturo Gambuzzi, comandante del distaccamento, venne passato per le armi a Vercallo di Casina (Re) il 21 Dicembre 1944.
Il monumento si trova dinanzi al casale che fu teatro dell’eccidio, in un’apposita area realizzata in cemento armato. Questa, di forma rettangolare, ha una pavimentazione realizzata con lastre irregolari di pietra. Il retro e il fianco destro dell’area (rispetto a chi guarda) è protetto da un muro di cemento armato. Su detto muro, ma verso l’estrema sinistra, si trova una lapide di pietra di forma rettangolare che riporta i 24 nominativi dei Caduti del Distaccamento “F.lli Cervi”, sia quelli uccisi a Legoreccio che quelli trucidati nei giorni successivi, ma sempre in relazione allo stesso episodio. Sono stati disposti in ordine alfabetico, su due file da 12, ognuno con il proprio nome di battaglia e l’anno di nascita. Non tutti questi dati sono stati riportati i maniera corretta. I caratteri sono in rilievo e di bronzo. La lapide è sostenuta da quattro perni bronzei. Il monumento vero e proprio è costituito dal grande bassorilievo in bronzo raffigurante un partigiano steso a terra, con il capo reclinato sul braccio destro, parallelo alle gambe flesse orizzontalmente. Il bassorilievo è inserito in un’altrettanto grande struttura in cemento armato che ne segue il profilo, evidenziandosi in un poligono irregolare. Il possente basamento è sempre in cemento armato ed è costituito da una forma geometrica complessa in cui spiccano due blocchi posti ai suoi lati: su quello di sinistra, nella parte superiore, si trova l’epigrafe dettata dall’ex partigiano Guerrino Franzini, nonché autore della monumentale e imprescindibile “Storia della Resistenza reggiana”. E’ formata da caratteri di bronzo i rilievo e riporta il numero dei partigiani caduti, l’unità a cui questi appartenevano, la data fatale del 17 Novembre 1944 e l’anniversario che ha permesso la realizzazione del monumento. Nella superficie superiore dell’altro blocco si trova un elemento bronzeo simile ad un gancio. Completa la descrizione del sito la presenza di un’asta di metallo (con al vertice una stella a cinque punte inscritta in un cerchio) su cui sventola il Tricolore nazionale, posta sul fianco destro del monumento.

Contenuti

Iscrizioni:
Sul blocco di sx:

IN MEMORIA
DEI PARTIGIANI DEL
DIST. F.LLI CERVI
QUI CATTURATI E FREDDAMENTE
MESSI A MORTE DA TRUPPE
NAZIFASCISTE CHE IL 17.11.1944
COL BARBARO ECCIDIO
CALPESTARONO A UN TEMPO
SENTIMENTI UMANI
E ONORE MILITARE

ONORANO QUEI MARTIRI IL COMUNE DI VETTO
E LE ASSOCIAZIONI PARTIGIANE REGGIANE NEL
38 DEL SACRIFICIO

Lapide retrostante:

CADUTI DI LEGORECCIO

ATTOLINI GIOVANNI COLOMBO 1927
BELTRAMI IDO GIANNI 1914
BERETTI (recte BERRETTI) OLTEN BIL (recte BILL) 1928
BERTUCCI ARGENIO ACIDO 1926
BREGNI GIUSEPPE JOSE' 1914
CARLINI MARIO LUPO 1919
CONTI GIULIO ALTO 1911
CROCI GUIDO PILA 1923
DEL BUE ARMANDO PANCIO 1924 (recte 1928)
FERETTI (recte FERRETTI) EUGENIO CARLO 1926
FIORINI BRUNO PINO 1921
GAMBUZZI ARTURO CERVI 1922

GROSSI LINO PIERO 1924
IATTICI GIUSEPPE BALDO 1914
MECHETTI TORQUATO (recte SANDRO TORQUATO MECCHETTI) FUSCO 1928
MONTIPO' CARLO CLODO 1926
PALLAI ANDREA ALPINO 1925
RE' ALBINO CARLO (recte CARLOS) 1925
ROMAGNANI FIORAVANTI NESSUNO 1927
ROMEI GIUSEPPE FIERO 1925
SEMPLICI FORTUNATO CAINO 1898
SEMPREVERDI GIUSEPPE SMITH 1917
TELANI GIULIO GILERA 1926
TONDELLI LUCIANO (recte ANGELO LUCIANO BARACCA 1924
Simboli:
La stella a cinque punte sulla cima dell'asta portabandiera rappresenta le Brigate Garibaldi, ovvero le formazioni organizzate dal Partito Comunista Italiano.

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps:
44.493689, 10.385390

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