187076 - Monumento ai Caduti Partigiani – Sant’Antonino di Susa

Il monumento di Sant’Antonino è dedicato principalmente alla memoria dei diciassette partigiani fucilati dai nazifascisti il 12 maggio 1944 vicino al vecchio cimitero e sepolti in una fossa comune nel luogo in cui ora sorge il monumento, in via Abegg, nei pressi della scarpata ferroviaria e di un passaggio a livello ormai in disuso. Qui sono però ricordati anche altri partigiani delle formazioni operanti nella Valle di Susa, in particolare i tre militari fucilati il 2 marzo 1944 alla borgata Vignassa.
Da una scalinata si scende in un vialetto che conduce ad un piccolo spiazzo esagonale antistante il basamento su cui sorge l’obelisco eretto in memoria dei Caduti, circondato da quattro pilastri che sorreggono delle catene in ferro battuto e quattro sostegni per bandiere, sui due pilastri anteriori. Sul lato frontale, nella base dell’obelisco si apre una nicchia azzurra, all’interno della quale è collocata una fiaccola metallica, la cui fiamma dipinta di rosso è simbolo dell’eterna libertà, e che è affiancata ai lati dalle due lastre con i nomi dei partigiani. Più in alto, sui quattro lati dell’obelisco sono presenti altrettante croci, mentre dalla sua sommità si innalza la Stella d’Italia a cinque punte.
Ai due lati del monumento sono collocati a sinistra una lastra su supporto metallico che riporta una epigrafe dedicatoria ed i nomi dei diciassette partigiani fucilati sul luogo e a destra un pannello informativo a ricordo dell’eccidio, recante un testo redatto dagli alunni della locale scuola secondaria superiore.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Augusto Abegg, 33D
CAP:
10050
Latitudine:
45.109962120878
Longitudine:
7.2693777013729

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area dedicata lungo la scarpata ferroviaria
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Pietra per il monumento; marmo per le lastre; ferro battuto per la stella, la fiaccola e le catene.
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Dal pannnello informativo alla destra del monumento:

Nella primavera del 1944 in Valle di Susa si intensificò l'occupazione delle SS tedesche, con l'intento di scovare ed annientare le organizzazioni partigiane che operavano sul territorio. Anche a Sant'Antonino di Susa fu imposto il coprifuoco e vennero istituiti molti posti di blocco: in via Torino, via San Valeriano (ora via Abegg) ed al bivio che incrocia via Moncenisio.
Il 2 marzo 1944, in borgata Vignassa a Sant'Antonino furono fucilati tre Ufficiali italiani: il Tenente Lorenzo Della Valle, i Sergenti Maggiori Cesare Prato e Mario Sapone. Circa due mesi dopo, il paese fu sconvolto da un'esecuzione di massa: nella mattinata del 12 maggio, infatti, più di un atrentina di partigiani vennero catturati ed incarcerati, presso la scuola elementare "Dorina Abegg". Uno di loro, Nicola Cumiano, era stato ferito in montagna e giunse a valle su una slitta per il trasporto della legna, rimase tutta la notte tra l'11 e il 12 maggio nella palestra, senza alcun soccorso. Luigina Rosetto Giaccherino, custode della scuola, cercò di lenire la sua sofferenza con una bevanda calda, ma la sentinella le impedì di avvicinarsi. Riuscì a farlo dopo il cambio della guardia. Nicola morì nel corso della notte. Due santantoninesi, furono prelevati dal loro orto, nei pressi della scuola e costretti a scavare una fossa dietro le mura del vecchio cimitero. Verso sera, giunse il momento dell'esecuzioni dei prigionieri, sedici partigiani, spinti all'esterno del carcere improvvisato, furono fatti salire su due camion e trasportati verso il luogo dell'eccidio. Raggiunta la fossa, i militari nazifascisti fecero scendere i sedici giovani e li giustiziarono, sparandogli alla nuca con la faccia rivolta verso la fossa. Testimoni di tanta barbarie furono Mario Imarisio che abitava con la moglie Caterina Biava e i suoceri nella casa cantoniera di fronte al luogo dell'eccidio. Solo dopo quindici giorni, i caduti furono dissepolti con l'amorosa cura di Suor Rita di Casa Famiglia, che ricompose pietosamente i corpi, ripulendoli dal fango e dal sangue, prima di riconsegnarli alle famiglie.
"Le parole esprimono la crudeltà vissuta dai partigiani durante l'occupazione nazifascista, cha ha distrutto la libertà di intere comunità. I fatti rimarranno scolpiti nel tempo e nella memoria di tutti, perchè non abbiano a ripetersi più. L'esempio di questi giovani partigiani ci aiuti ad apprezzare la libertà di cui disponiamo".
Ricerca: Giulia Viotti ed Elisa Cattero. Testo del pannello: gli alunni della classe III B Scuola Secondaria Superiore di primo grado di Sant'Antonino di Susa guidati dalla prof.ssa Daniela Frassi.
Snat'Antonino, 17 maggio 2007

Partigiani fucilati a Sant'Antonino il 12 maggio 1944
CUMIANO NICOLA: Nato ad Orbassano il 7 febbraio 1925 da Giovanni ed Angela Crivello. Risiedeva ad Orbassano, celibe, meccanico di professione. Morto di stenti nella palestra comumale di Sant'Antonino di Susa nella notte tra l'11 e il 12 maggio.
VANNI BRUNO: Nato a Noceto (Parma) il 23 luglio 1924 da Ezio e Baggiani Nella. Risiedeva ad Orbassano, celibe, meccanico di professione.
FAGIANO LUIGI: Nato a None il 27 maggio 1922 da Davide e Abate Francesca. Risiedeva ad Orbassano, celibe, meccanico di professione.
GROSSO NICOLA: Nato ad Orbassano il 29 ottobre 1921 da Giacomo e Cumiano Rosa. Risiedeva ad Orbassano, celibe, operaio di professione.
PRIANO ARMANDO: Nato a Morsasco (Alessandria) il 29 dicembre 1925 da Giulio e Ottone Maria. Risiedeva ad Alice Belcolle (Alessandria), celibe, agricoltore di professione. Il verbale di indentificazione della salma (riesumata), risale al 10 luglio 1945.
RICHIERO FRANCESCO: Nato a Froyes (Francia) il 30 giugno 1927 da Delfino Giuseppe e da Amedeo Maria. Risiedeva a Condove, celibe, apprendista di professione.
NISSARDI GINO: Nato a Torino il 21 marzo 1924 da Vincenzo e Siragna Maria. Risiedeva a Torino, celibe.
NISSARDI ANGELO: Nato a Torino il 13 agosto 1919 da Vincenzo e Siragna Maria. Risiedeva a Torino, celibe.
SERVINO GIOVANNI: Nato a Bruino il 31 maggio 1917 da Carlo e Viola Margherita. Risiedeva a Bruino, celibe.
MARITANO FELICE: Nato il 23 agosto 1925 a Chiusa San Michele da Remigio e Senor Margherita. Risiedeva a Chiusa San Michele, celibe, operaio di professione.
BARELLA ROMANO: Nato il 8 settembre 1925 a Chiusa San Michele da Adolfo e Sbodio Alda. Risiedeva a Chiusa San Michele, celibe, operaio di professione.
LESCHIERA ELIO: Nato a Bussoleno il 20 marzo 1924 da Lorenzo e Casel Cristina. Risiedeva a Bussoleno, celibe, apprendista di professione.
GUGLIELMINO ANGELO: Nato a Bussoleno il 2 ottobre 1922 da Celestino. Risiedeva a Bussoleno, celibe, muratore di professione.
RIGHI GIUSEPPE: Nato a Torino il 7 ottobre 1918 da Giovanni (operaio) e Talpone Giovanna. Risiedeva a Torino, celibe, meccanico di professione.
SPINELLO CESARE: Nato a Collegno il 8 febbraio 1923 da Vittorio e Mattiotto Linda. Risiedeva a Collegno, celibe, falegname di professione.
CARTEI NELLO: Nato a Pianezza il 24 agosto 1924 da Angelo e Bonello Giuseppina. Risiedeva a Collegno, celibe, operaio di professione.
CHICCO GIORGIO: Nato a Torino il 23 marzo 1923 da Antonio e Pilazza Rosa. Risiedeva a Torino, celibe, studente di professione.

Contenuti

Iscrizioni:
Lastra di sinistra:
FUCILATI IN COAZZE BORGATA ROSE
IL 28-11-1944
SEGONTINO ELIO ANSELMO N.1926
VALEZANO RENATO " 1926
USSEGLIO PRINSI GIUSEPPE " 1911
FUCILATO A VAIE
IL 16-3-1945
PEROTTO GIULIO N.1928
CADUTO CAUSA INCURSIONE AEREA
IL 27-7-1944
BRAMBILLA FRANCESCO
FUCILATI ALLA VIGNASSA
IL 2-3-1944
DELLA VALLE LORENZO N.1903
PRATO CESARE " 1922
SAPONE MARIO " 1922

Lastra di destra:
PARTIGIANI FUCILATI
IL 12-5-1944
CUMIANO NICOLA N.1925
VANNI BRUNO " 1924
FAGIANO LUIGI " 1922
GROSSO NICOLA " 1921
PRIANO ARMANDO " 1925
RICHIERO FRANCESCO " 1927
NISSANDRI ANGELO " 1919
SERVINO GIOVANNI " 1917
MARITANO FELICE " 1925
BARELLA ROMANO " 1925
LESCHIERA ELIO " 1924
GUGLIELMINO ANGELO " 1922
RIGHI GIUSEPPE " 1918
SPINELLO CESARE " 1923
CARTEI NELLO " 1924
CHICCO GIORGIO " 1923

Lastra alla sinistra del monumento:
QUI CADDERO SENZA VEDERE L'ALBA DELLA LIBERTA' MA FIDENTI IN ESSA
MARITANO FELICE / RICHIERO FRANCESCO
BARELLA ROMANO / GUGLIELMINO ANGELO
LESCHIERA ELIO / SPINELLO CESARE
RIGHI GIUSEPPE / CARTEI NELLO
FAGIANO LUIGI / CHICCO GIORGIO
CUMIANO NICOLA / NISSARDI GINO
GROSSO NICOLA / NISSARDI ANGELO
VANNI BRUNO / PRIANO ARMANDO
SERVINO GIOVANNI
12-5-1944
Simboli:
La rossa fiamma in ferro battuto simboleggia l'eterna libertà e attorno allo stelo della fiaccola sono avvolti dei tralci di edera.
Sull'obelisco sono inoltre presenti quattro grandi croci e la Stella d'Italia.
Sulla lastra alla sinistra del monumento, i nomi dei partigiani sono racchiusi da due rami d'ulivo e da semplici disegni geometrici.

Altro

Osservazioni personali:
Duole segnalare che tutto il luogo versa in uno stato di degrado e praticamente di abbandono. La scala di accesso è in pessime condizioni, i gradoni alla base del monumento sono smossi, l'intonaco azzurro è quasi del tutto caduto, la siepe ha perso del tutto il suo aspetto originario, e si sospetta non involontariamente, mentre subito alle spalle del monumento sorgono ingombranti strutture del limitrofo campo da tennis e l'area è disseminata da rifiuti.
Nel volgere di una decina d'anni è andata completamente smarrita l'atmosfera di rispetto e di raccoglimento che era indotta dalla cura sia del verde che racchiudeva il monumento che della struttura stessa, come testimonia una immagine del 2011.
Si segnala inoltre che sul sito del Comune di Sant'Antonino, alla data di stesura della presente scheda, sulla pagina che dovrebbe descrivere il Monumento ai Caduti Partigiani, la foto è sostituita da quella del monumento ai Caduti di piazza Libertà, mentre l'indirizzo è corretto. Si veda:
https://www.comune.santantoninodisusa.to.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/monumento-ai-caduti-partigiani-27474-1-560d73498c59cd6fbded91b14cdf0582

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