201473 - Monumento ai Caduti – Pescasseroli

Il Monumento ai Caduti di Pescasseroli rappresenta un ruolo centrale per l’intera comunità del paese.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Vittorio Veneto
CAP:
67032
Latitudine:
41.8080487
Longitudine:
13.7885953

Informazioni

Luogo di collocazione:
Il monumento è collocato all'interno dell'Area Verde denominata. "Villetta del Monumento ai caduti" o "Parco della Rimembranza"
Data di collocazione:
8 settembre 1922
Materiali (Generico):
Bronzo, Laterizio, Marmo, Ottone, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
La statua dell'alpino è in bronzo fuso. Le bombarde sono in ferro. La rupe è formata da blocchi della cava del Castello. Di botticino sono le lapidi riportanti i nomi dei caduti. Di pietra gentile (pietra locale) sono le colonnine
che sorreggono la catena in ferro di 25/30m.
Il Cappello del militare è in bronzo. Il Cippo e il braciere sono in pietra gentile. Altro cippo in legno con targa in ottone.
Corona, aquila e florilegi in ferro.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Gruppo Alpini di Pescasseroli (AQ) -A.N.A. Sezione Abruzzi
Notizie e contestualizzazione storica:
La storia del Monumento ai Caduti di Pescasseroli si è sviluppata in tre fasi storiche.
La prima fase ebbe inizio quando la locale Associazione dei Combattenti, accolto il desiderio “spontaneo e unanime” dei cittadini, dell’autunno del 1919, di voler erigere nella nuova piazza del paese un monumento in memoria dei 37 concittadini “caduti per la grandezza d’Italia nella guerra redentrice di Trento e Trieste”, l’indomani della Prima Guerra Mondiale rivolto un proclama “Ai cittadini di Pescasseroli” il 1 agosto 1920, nomina un Comitato organizzatore composto dall’On. Erminio Sipari, Presidente onorario e ideatore del monumento sottoposto all’approvazione di critici d’arte; da Casimiro del Principe, (Presidente), Trella Fausto, Decina Giacomo, Tudini Isidoro (cassiere), Costrini Mario, Terrazzi Carmelo, Gentile Pasquale, Gentile Francesco, Costrini Secondo, Tudini Giuseppe, Vitale Antonio, Trella Ezecchia, Pandolfi Davide. Il Comitato promosse una raccolta fondi tra “le nostre Colonie d’America” e una sottoscrizione nel paese e fuori paese. Inoltre ottenne dal Ministro della Guerra la concessione di una bombarda catturata al nemico; dal Ministro del Tesoro, al prezzo di £. 380 al quintale, 6 quintali di bronzo per la fusione della statua dell’alpino; dall’Impresa Giovanni Perucchetti, ivi presente a Pescasseroli per la costruzione delle casette asismiche per conto del Genio Civile, il trasporto dei massi di calcare dalla cava; dalla Casa Reale un sussidio di £. 1000; dal Senatore illustre concittadino Benedetto Croce la personale donazioni di £. 500; dal poeta On. Luigi Siciliani la stesura dell’iscrizione al monumento; dal prof. Giuseppe Tonnini, della Direzione Artistica del Monumento a Vittorio Emanuele II di Roma, l’esecuzione di un bozzetto. Alla cittadinanza veniva presentato il progetto del Monumento composto da “una rupe proveniente dalla cava del Castello, a base quadrata di m. 2,50 di lato e dell’altezza di m. 3,50 sormontata dalla figura in bronzo, a grandezza naturale, di un alpino in atto di attaccare lanciando una bomba a mano. L’altezza totale sarà di m. 5, 50.” Sul fronte del basamento sarà scolpita l’iscrizione dettata dall’On. Siciliani. Sui due lati e nella parte posteriore saranno incisi “ i nomi dei gloriosi”. La perizia del prof. Mario Rutelli prevedeva la spesa totale di £ 28.000 di cui £ 10.000 per il lavoro d’arte del modello originale, gesso e forme tassellate per le materie di fusione, cera vergine, pece, carbone. Le somme fino ad allora pervenute dall’America all’On. Sipari per un totale di £ 12.152 si riferivano alla Colonia di Chicago, di Rossiter, di Detroit, di Cleveland e di New York. Sempre in data 1 agosto 1920 era pervenuta la somma di £ 5.120 grazie alle rispettive donazioni di £. 1000 di S. Maestà il Re e il Comune di Pescasseroli; dalle Congregazioni di carità di Pescasseroli; dall’On. Benedetto Croce, allora Senatore e Ministro della Pubblica Istruzione, dal Comm. Avv. Pietro Sipari, dal Cav. Uff. Francesco Sipari le rispettive somme di £. 500; dallo stesso On. Comm. Ing. Erminio Sipari, Deputato al Parlamento £. 1000; e la somma di £ 120 resto della sottoscrizione per l’erezione di un monumento a Ciro di Santo (nella “Circolare n.1” erroneamente citato come “Ciro de Santis”). In considerazione che a quella data era stata raccolta la somma di £ 17.272, il Comitato confidando di poter raccogliere, oltre la restante somma di £. 10.000 da potere destinare inoltre, “ad una lapide da apporre al cimitero o nell’atrio dell’erigenda Casa Comunale”, fra i cittadini presenti in Italia (stimati in 2.500 per una quota pro capite di £ 4) presentando questa relazione, rinnovava l’appello ai cittadini “per pietà e riconoscenza verso i caduti, per conforto alle loro doloranti famiglie, per prova di civiltà del nostro paese, per sollievo dell’animo nostro, per esempio ai figli e ai nipoti, per la Storia della nostra regione.”
La seconda fase riguarda le notizie desumibili dalla “Circolare n.2” del 15 febbraio 1922 dove si apprende che il Comitato promotore e organizzatore comunica che la sottoscrizione per la raccolta dei fondi aveva raggiunto l’introito di £. 34.437,75 di cui la somma £. 18.367 era giunta dall’America mentre £.16.070,75 era la somma raccolta in Italia. Rileviamo con interesse che la cifra più sostanziosa di ben £. 5.665,60 fosse stata raccolta come “Sottoscrizione in Pescasseroli” a conferma di come l’iniziativa di costruire un monumento ai caduti fosse così sentita e partecipata tra la stessa popolazione locale. Apprendiamo inoltre che il monumento, del tutto identico al bozzetto, fosse stato già ultimato “fin dal 20 settembre scorso”. Inoltre grazie alla riduzione del prezzo del bronzo il Comitato aveva speso £ 11.210,35 anziché £. 28.000 come preventivato, grazie al ruolo dell’On E. Sipari e alla moderazione dei prezzi del Prof. Comm. Giuseppe Tonnini, che aveva ricevuto l’approvazione dal più celebrato scultore d’Italia, Canonica, in presenza del sottosegretario alla Belle Arti On. Rosadi asserì la figura dell’alpino essere encomiabile per il moto e per la vita che traspariva”. Si apprende inoltre che sotto la direzione del Prof. Tonnini, il Comitato si avvalse della consulenza del Sig. Nicodemo Grassi, giovane artista e Assessore del Comune di Pescasseroli, il quale riuscì a scoprire presso il vicino monte, denominato “Il Castello” per la presenza degli antichi ruderi delle cinque torri del Castel Mancino, un blocco unico di 250 quintali che venne fatto dirupare fino alla vicina località Malafede per poi essere trasportato con una slitta sul posto e dunque non più i previsti “blocchi delle cava”, citati nella Circolare n.1 ma un pezzo unico riuscendo pertanto ad economizzare sul trasporto ma non sulla manodopera di £. 4000; e sebbene si ebbe la realizzazione gratuita delle fondamenta da parte della Ditta Perrucchetti che vi profuse £. 3000, il monumento venne a costare £. 28.799,50 dunque £ 800 in più del preventivato nel 1920. Tra le altre spese impreviste si annoverano £. 843,50 per il trasporto con camion da parte di una Ditta che non era riuscita a mantenere l’impegno della gratuità del servizio; £. 921 per le quattro lapidi di botticino per i nomi dei caduti di cui apprendiamo si aggiunse una quarta alle tre previste, riportante i nomi di altre due vittime della guerra, FINAMORE CESIDIO fu Leonardo e NOTARANTONIO GERARDO di Nicola, deceduti a seguito di malattia contratta in servizio. Nella “Circolare n.2 a pag. 3 è fornito il totale delle spese per la realizzazione del Monumento ai caduti di Pescasseroli pari a £. 32.210,70 ma comprensivo anche di “Spese postali e spese di stampa delle due circolari e di 5.000 cartoline con la riproduzione del monumento”. Dalla Circolare n.2 apprendiamo inoltre la notizia certa della data fissata della inaugurazione: il monumento si sarebbe potuto inaugurare già il 2 ottobre del 1921 ma il Comitato, sentito il parere della locale Associazione Nazionale dei combattenti, decise di rimandare la cerimonia all’8 settembre del 1922 per abbinare la locale festa religiosa molto partecipata, dedicata alla S.S. Vergine Incoronata. Venne istituito a tale scopo il Comitato Festeggiamenti con a capo il Parroco Abate Don Carlo Quintiliani e si decise “di abbellire il monumento circondando il basamento con quattro colonnine ornate sorreggenti una pesante catena e con delle aiuole fiorite, rinchiudendo il tutto con una capace cancellata metallica”. Le spese per i nuovi lavori portarono ad aprire una ulteriore sottoscrizione e si avviò la vendita delle cartoline con la fotografia dell’intero monumento a prezzo superiore a quello di costo tutto a beneficio della sottoscrizione. Si procede la raccolta delle sottoscrizioni da parte del Pro Sindaco nonché Cassiere Tudini Isidoro mentre gli elenchi di tutti i sottoscrittori di Italia e dell’Americhe saranno esposti al pubblico presso l’emporio del Sig. Eugenio Neri insieme a tutti i documenti contabili. Non documentate sono le richieste di far inserire l’immagine del Monumento di Pescasseroli in cataloghi e mezzi di propaganda (cartoline e francobolli) come presso il Comitato di Pieve di Tenco, in Liguria; il Museo del Risorgimento di Bologna; da parte dei fotografi Barucci e Malaspina di Roma; e dell’Istituto Malferrari & C. di Bologna e da parte del Comitato per l’Assistenza ai ciechi di guerra di Firenze.
La Terza fase risale al 1995 quando su proposta della Amministrazione Comunale di allora, nella persona dell’Assessore alla cultura Pistilli Attilio, si avviò il restauro del monumento inteso come “Bene di interesse storico ed artistico”. Venne composto un Comitato composto dal Sindaco e Assessore Laudo La Cesa e Attilio Pistilli, Trella Michele, Boccia Domenico, e Di Febo Carmelo della Sezione locale dell’A.N.A., D’Addezio Arialdo e Vitale Annino dell’Associazione Ex Combattenti e Reduci, il parroco Abate di Pescasseroli Don Vincent de Mario e il Vice Parroco Don Loreto Costrini. Si avviò una sottoscrizione pubblica per coprire le spese di £. 30.000.000. L’alpino nel 1977 venne trasportato dalla Ditta Pasquale D’Addezio presso la Ditta Marinelli di Agnone affinché fosse restaurato. Il 14 luglio del 1977 era stato invitato a scoprire la statua il Presidente della Repubblica On. Luigi Scalfaro in visita a Pescasseroli per il 75° del Parco Nazionale d’Abruzzo ma per motivi di sicurezza non poté presenziare.

Contenuti

Iscrizioni:
ISCRIZIONE
I cittadini di Pescasseroli
abitanti le native sponde del Sangro
o emigrati nella lontana America
ma presenti con la fede e l’amore
vollero scolpiti qui
i nomi dei loro fratelli
caduti gloriosamente nella guerra
che distrusse l’impero Austro Ungarico

Mai non perisce l’Italia
se oltre monte oltre mare sotterra
portino i figli per lei
eterna passione e speranza.

NOMINATIVI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 1915 - 1918
Colasante Francesco
Costrini Domenico Antonio di Nicola
Costrini Emilio
D’Arcangelo Cristino
Decina Fioravante
Del Principe Paolo
D’Addezio Giuseppe
Di Bona Carmelo
Di Nella Pasquale
Di Pirro Antonio di Francesco
Di Pirro Antonio di Nicola
Di Pirro Eugenio
Finamore Cesidio
Finamore Gaetano
Fracassi Michele
Frascone Vincenzo
Gentile Gaetano
Gentile Geremia
Gentile Flavio di Angelo
Gentile Nicola
Gentile Pasquale
Gentile Ubaldo
Guglielmi Custode
La Cesa Giulio
Lombardi Terigio
Macro Donato
Macro Igino
Neri Edoardo
Notarantonio Gerardo
Pace Pietro
Paglia Biagio
Pandolfi Ermenegildo
Papa Donato
Petrella Pietro
Pistilli Isidoro
Saltarelli Leonardo
Saltarelli Pietro
Terrazzi salvatore
Trella Domenico
Tudini Antonio
Ventura Antonio
Vitale Carmelo
Vitale Ermete

NOMINATIVI SECONDA GUERRA MONDIALE 1940-1945
Colasante Giuseppe fu Loreto
Decina Carmelo
Decina Nicodemo
Del Principe Adolfo
Del Principe Amedeo
Del Principe Cesidio
Di Bona Alfredo
Di Febo Nicola
Di Libero Artemio
Finamore Domenico
Gentile Nazzareno
Gentile Orante
Guglielmi Carmelo
Macro Raffaele
Neri Mario
Papa Luciano
Papa Mario
Petrella Annino
Rosa Guido
Santercole Giovanni
Santercole Igino
Tarquinio Gerardo
Tudini Donato
Tudini Gabriele
Tudini Giuseppe
Vitale Liborio
Vitale Loreto
Vitale Mario fu Ottavio
Vitale Vincenzo fu Nicola
Vitale Mario


VITTIME CIVILI DI GUERRA
1940-1945

D’Addezio Annino
D’Addezio Carmelo
D’Arcangelo Domenico
Di Nella Franca
Di Nella Giovanni
Fracassi Annino
Guglielmi Pasquale
Laudazi Giacinto
Laudazi Mario
Macro Michele
Pandolfi Luigi
Tarquinio Antonio
Vitale Elisabetta
Vitale Lucia
Vitale Nicola


Simboli:
Aquila, corona in ferro, Bandiera,

Altro

Osservazioni personali:
Per la realizzazione della scheda relativa al Monumento sono stati presi in esame ed esaminati diversi documenti presenti nell’Archivio del Comune di Pescasseroli. Tra essi:
- ELENCO DEI COMPONENTI del COMITATO per l’erezione del Monumento dei Caduti;
- ELENCO DEI PRESIDENTI DEI COMITATI IN AMERICA per l’erezione del Monumento ai Caduti;
- PRIMA RELAZIONE DEL COMITATO (due pagine) con la dicitura “CIRCOLARE N. 1 - AI CITTADINI DI PESCASSEROLI - 1 agosto 1920”;
- SECONDA RELAZIONE DEL COMITATO (quattro pagine) con la dicitura “CIRCOLARE N. 2 - PER L’EREZIONE DI UN MONUMENTO AI CADUTI DI PESCASSEROLI - 15 febbraio 1922”;
- CONTABILE con la dicitura “ESITO” riportante la tabella in dettaglio dei movimenti in entrata e in uscita delle somme raccolte e spese;
- STRALCIO RELAZIONE COMMISSARIO PREFETTIZIO (due pagine) con il testo della “sintesi del lavoro svolto dall’On. Sipari Erminio su richiesta della popolazione con la promozione della raccolta fondi per erigere un monumento ai caduti di Pescasseroli per i 40 giovani più baldi e più forti di Pescasseroli”;
- ORDINANZA COMUNALE DI ESAZIONE di £ 100 da corrispondere alla CONGREGAZIONE OPERA DI CARITÀ con il testo del documento dell’Amministrazione Comunale di Pescasseroli facente riferimento all’impalcatura per l’erezione del monumento - 2 settembre 1921;
- VAGLIA BANCA D’ITALIA - FILIALE NEW YORK - di £ 2.000 fatto pervenire a Erminio Sipari dalla Cassa della Filiale della Banca d’Italia di New York il 21 aprile 1921;
- COMUNICAZIONE-RELAZIONE AL PRIMO MINISTRO BONOMI da parte del Sindaco di Pescasseroli BOCCIA Manfredo, con unita istanza del comitato del 22 luglio 1922;
- LETTERA DI RINGRAZIAMENTI DI E. SIPARI AL CUGINO BENEDETTO CROCE scritta il 31 marzo 1920 per la generosa offerta di £ 500. Nella lettera vengono menzionati anche altri donatori e gli importi da essi versati;
- LETTERA DI FAUSTO TARQUINIO A E. SIPARI scritta il 18 dicembre 1920 per ringraziarlo della iniziativa e informarlo delle somme raccolte a Boomer W. Va e inviate in Italia;
- LETTERA DEL MINISTERO DELLA MARINA inviata il 10 agosto 1021 dal Capitano di Vascello P. Ortalda sulla scelta dei tre tipi di catene a disposizione della Marina con allegato schizzo;
- LETTERA inviata dal Capitano di Vascello E. Ruta sulla lunghezza e sul costo della catena per il monumento;
- LETTERA del Capitano di Vascello Ruta sulla cessione di 5 quintali di bronzo al prezzo di £ 380 al quintale inviata il 10 agosto 1020;
- LETTERA DEL MINISTERO DELLA REAL CASA sull’elargizione di £ 1.000 indirizzata all’on. E. Sipari - inviata il 25 luglio 1920;
- FOTO DEL BOZZETTO DEL MONUMENTO con firma autografa dell’autore, in basso a destra, prof. Giuseppe Tonnini, della Direzione Artistica del Monumento a Vittorio Emanuele II di Roma.
- FATTURA N. 9 DEL 14.9. 1921 - Roma - con la quale si dichiara: “Ricevo dal prof. Giuseppe Tonnini per conto di E. Sipari la somma di £ 800 per l’esecuzione delle lapidi che ricorderanno i nomi dei caduti di Pescasseroli, nella ultima guerra. Nelle suddette £ 800 sono comprese £ 40 per la fattura della cassa, imballaggio, ecc.”
- FATTURA DEL 22.2.1922 – Roma - emessa dal SEGRETARIO DI STATO DEL MINISTERO DELLA MARINA, dove vengono indicati i nominativi dei donatori, il relativo indirizzo in America e le quote versate;
- LETTERA DI E. SIPARI AL CASSIERE ISIDORO TUDINI, scritta il 27.02.1922, con la quale si inviano in allegato i documenti originali e il resoconto delle somme incassate e spese e si forniscono chiarimenti sulle date da apporre sui documenti, raccomandandogli la cura della contabilità;
- LETTERA DI E. SIPARI scritta il 27.02.1922 nella quale comunica all’Associazione Nazionale Combattenti, sezione di Pescasseroli, di aver dato disposizioni alla Commissione Superiore delle Vendite per il trasporto, da Brindisi ad Alfedena, di una catena di ferro di metri 30;
- LETTERA (Genova 17 ottobre 1922) da parte del Presidente del Comitato esecutivo per l’erezione di un monumento ai caduti di PIEVE di TECO che chiede informazioni al Sindaco di Pescasseroli sulla realizzazione del monumento di Pescasseroli per poter realizzare il proprio monumento;
- RESOCONTO AL COMITATO PER IL MONUMENTO AI CADUTI DI PESCASSEROLI DELLE SOMME INCASSATE E SPESE DA ERMINIO SIPARI (21 febbraio 1922) con tabella riportante in dettaglio l’introito dall’America e in Italia e le spese sostenute per un totale di incasso £ 21.987 e di spese £ 21.304

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