Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- via Capoluogo
- CAP:
- 32040
- Latitudine:
- 46.582043077397
- Longitudine:
- 12.527735978365
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Aiuola lato strada, vicino alla chiesa
- Data di collocazione:
- 4 Settembre 1921
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Incisioni in bronzo
Struttura e basamento in pietra
Masso in marmo
Stele in marmo bianco di Carrara
Cippi e basamento in tufo
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l'area di Venezia e le provincie di Belluno, Padova e Treviso
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il 22 agosto 1920, durante una delle assemblee del fascio ex combattenti del Comune di San Nicolò, venne deciso di costituire due Comitati per la realizzazione di lapidi in ricordo dei Caduti del comune per un valore totale di 21.000 lire. Nel novembre del 1920 il Consiglio comunale, presieduto dal sindaco Achille Sacco, prese la decisione di erigere due monumenti ai caduti, uno a San Nicolò ed uno a Costa, affidando la realizzazione del progetto e dell’opera allo scultore Marcello Bergamasco. Quest’ultimo presentò due proposte per il paese di San Nicolò facendo risultare la stele con bassorilievo raffigurante “la madre che sorregge il ferito” la più adatta. L’artista si occupò della realizzazione della parte marmorea del monumento a partire dal 5 gennaio 1921, lasciando la creazione del masso informe di tufo, la fascia a bugnato e l’anima interna in muratura destinata a reggere le lastre agli enti locali. Ci furono alcuni dissidi sulla collocazione del monumento, ora situato nella piazza principale a fianco alla Chiesa, in un’area quadrata delimitata da otto cippi in tufo collegati con catene in ferro a maglie rettangolari. Il basamento venne realizzato in pietre e tufo, lavorati a bugnato grezzo, e successivamente venne contornato da una stretta aiuola. Per la parte superiore venne realizzata un’ossatura in muratura rivestita in marmo, sulla quale si trova l’opera vera e propria, composta da un dado, un cippo ed una stele. I primi due furono contornati da una cornice ad ovuli vicino alla quale furono fissate due lastre in marmo attraverso l'uso di borchie in bronzo. La stele, invece, in marmo bianco di Carrara lucidato, raffigura “La madre che sorregge il figlio ferito” con ai piedi un fucile e un elmo sulla cui base è incisa una frase dedicatoria. Il monumento fu inaugurato il 4 settembre 1921. Il sindaco del paese morì un anno dopo la realizzazione dell’opera a causa di una malattia contratta al fronte e, in suo onore, venne incisa una scritta commemorativa sul fianco destro del monumento. A seguito della Seconda Guerra Mondiale, venne deciso di murare due nuove lapidi sulle quali vennero incisi i nomi dei caduti nel periodo 1939-45 con lettere a rilievo in bronzo.
Contenuti
- Iscrizioni:
- A GLORIA ETERNA DEGLI EROI
A PERENNE CONFORTO DELLE MADRI
GUERRA-1915-1918
-CADUTI -
D’ANDREA AGOSTINO
DE BOLFO ETTORE
DE TOMAS MICHELE
DE TOMAS GIUSEPPE
RAIDER MICHELE
RAIDER GIUSEPPE
RAIDER MARIO
SACCO CHILIAN RICCARDO
SACCO CHILIAN UMBERTO
TONELLO ALBERTO
GUERRA-1915-1918
-CADUTI - -DISPERSI-
DE RIGO CARLO
SACCO ROMANO
SACCO TAZ MARINO
BELLINI PIETRO
COSTAN DAVARA SAVERIO
SACCO PIETRO
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita