Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazzale Martiri Vimercatesi
- CAP:
- 20871
- Latitudine:
- 45.61519
- Longitudine:
- 9.36456
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Area verde al centro della piazza. Vicino le scuole elementari e medie A. Manzoni
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Il monumento è in pietra, il basamento è in cemento. I nomi incisi sono di colore rosso.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Vimercate
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il monumento è stato eretto per ricordare i partigiani vimercatesi fucilati dai fascisti in seguito all’assalto al campo d’aviazione di Arcore. Erano tutti poco più che maggiorenni.
Vimercate rende omaggio ai suoi “Martiri per la libertà” fucilati il 2 febbraio 1945 dalle truppe nazi-fasciste. Come ogni anno, in occasione dell’anniversario della fucilazione presso Arcore il Comune di Vimercate renderomaggio al loro sacrificio.
Contenuti
- Iscrizioni:
- "Galbusera Carlo"
"Ruggeri Giuseppe"
"Pellegata Renato"
"Motta Aldo"
"Colombo Pierino"
"Ronchi Luigi"
"Cereda Emilio"
"Rota Iginio"
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- Al centro di uno spiazzo circolare contornato da siepi, si erge una stele di commemorazione ai Caduti che si fonde con l’ambiente urbano, pur mantenendo una precisa individualità rispetto agli edifici circostanti. A fare da sfondo all'obelisco, vi è una piazza di forma rettangolare e, in particolare, due file di alberi si snodano, una parallela all'altra , inquadrando il monumento al centro di due quinte, conferendogli un carattere solenne rispetto all'ambiente abitativo circostante. L’occhio viene catturato dalle scritte purpuree sulla pietra, che ricordano il sangue dei partigiani e che sono poste a commemorazione dei martiri Vimercatesi. “Galbussera Carlo”, il primo nome, così come tutti gli altri, ci ricorda che i veri eroi non sono sempre tra i potenti, ma soprattutto tra le persone comuni che decidono di combattere e dare la vita per quello in cui credono. La coesistenza in uno stesso ambiente di un monumento commemorativo e di normali edifici abitativi, ci ricorda che è nostro dovere conservare e tramandare la memoria storica attraverso la modernità e la quotidianità, proprio come Kant affermava che è dovere di ogni generazione portare avanti la ragione critica; ricordo e quotidianità devono compenetrarsi per fare in modo che gli errori del passato non si ripetano più ma, anzi, che l’uomo possa imparare da essi.