
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Strada Statale 34
- CAP:
- 28822
- Latitudine:
- 46.058841916425926
- Longitudine:
- 8.700742721557617
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- A lato strada, all'interno di un'area verde
- Data di collocazione:
- 1974
- Materiali (Generico):
- Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Il monumento è in pietra
Il pannello con i nomi è in ferro
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Cannobio
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il documento che permette la precisa ricostruzione storica degli episodi che hanno condotto alla morte dei partigiani ricordati sul pannello è conservato nell’Archivio centrale di Roma ed è costituito dal carteggio originale tra la Guardia Nazionale Repubblicana e il Comando Provinciale di Varese.
Il 2 settembre a Cannobio giunge un battaglione della Brigata “Perotti”, che insieme alla brigata “Cesare Battisti” costituisce la brigata “Piave”. La brigata “Perotti”, di circa 800 uomini, che circonda la caserma del presidio tedesco, che si arrende quasi subito. Il 3 settembre i Tedeschi catturati vengono portati in piazza, malmenati e irrisi dalla popolazione. Ma il 4 settembre inizia la rappresaglia tedesca contro Cannobio: dopo 8 giorni di terrore, saccheggi e uccisioni, i Tedeschi si arrendono, ma i fascisti resistono altre 24 ore, senza successo e la città viene riconquistata dai partigiani della “brigata Perotti”.
Ma la reazione nazifascista non tarda ad arrivare: gli abitanti della città fuggono sui monti sopra Cannobio e dalla sponda lombarda del Lago Maggiore, con l’ordine partito dal Comando di Varese, arrivano migliaia di soldati che riescono, a fine settembre, a riconquistare la città.
Neve dei partigiani citati nel pannello furono vittime della prima rappresaglia, quella della prima settimana di settembre, gli altri furono massacrati nelle azioni successive. Molti, ma non tutti, dei partigiani nominati sono presenti anche sulle due lastre in lamina metallica poste di davanti al monumento del Parco della memoria di Cannobio, come in entrambi i luoghi sono ricordati i tre civili caduti.
Tutti sono inoltre ricordati sul muro delle 1250 vittime della guerra partigiana nelle valli Ossolane, presente nel Parco della memoria e della pace di Fondotoce.
Contenuti
- Simboli:
- Il partigiano, nudo, nell'atto di sottomettere un leone alato, è fortemente simbolico: nonostante la scarsezza di mezzi dei partigiani, la stanchezza e la fame che li tirmentavano, e il numero, la forza e la preparazione dell'esercito nazifascista, la lotta partigiana ha infine la meglio, perchè è lotta per la libertà.
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita