63882 - Monumento ai partigiani di Cannobio (VB)

Sulla strada provinciale 34, non lontano dal parco della memoria di Cannobio separato proprio dalla provinciale, in un’area verde è collocato un monumento in memoria dei partigiani, di forma rettangolare, in pietra, alto circa 5 metri; il corpo centrale reca sulla parte frontale una dedica generica ai partigiani dalla città di Cannobio;  nella parte superiore un bassorilievo in pietra che rappresenta un partigiano nudo inginocchiato che atterra un leone alato: il leone rappresenta in questo caso la superbia dell’esercito nazifascista, atterrato da un partigiano nudo, sostenuto solo dalla sua voglia di libertà. Nella parte inferiore il monumento assume la forma di una fontana zampillante in cui l’acqua viene raccolta da una piccola vasca rettangolare. All’interno dell’area verde, davanti e a sinistra del monumento, un pannello reca i nomi di 12 partigiani e 3 civili vittime della repressione nazifascista della Repubblica dell’Ossola. Le date di morte permettono di ricostruire in maniera precisa a quali episodi della Resistenza si riferiscono.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Strada Statale 34
CAP:
28822
Latitudine:
46.058841916425926
Longitudine:
8.700742721557617

Informazioni

Luogo di collocazione:
A lato strada, all'interno di un'area verde
Data di collocazione:
1974
Materiali (Generico):
Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Il monumento è in pietra
Il pannello con i nomi è in ferro
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Cannobio
Notizie e contestualizzazione storica:
Il documento che permette la precisa ricostruzione storica degli episodi che hanno condotto alla morte dei partigiani ricordati sul pannello è conservato nell’Archivio centrale di Roma ed è costituito dal carteggio originale tra la Guardia Nazionale Repubblicana e il Comando Provinciale di Varese.
Il 2 settembre a Cannobio giunge un battaglione della Brigata “Perotti”, che insieme alla brigata “Cesare Battisti” costituisce la brigata “Piave”. La brigata “Perotti”, di circa 800 uomini, che circonda la caserma del presidio tedesco, che si arrende quasi subito. Il 3 settembre i Tedeschi catturati vengono portati in piazza, malmenati e irrisi dalla popolazione. Ma il 4 settembre inizia la rappresaglia tedesca contro Cannobio: dopo 8 giorni di terrore, saccheggi e uccisioni, i Tedeschi si arrendono, ma i fascisti resistono altre 24 ore, senza successo e la città viene riconquistata dai partigiani della “brigata Perotti”.
Ma la reazione nazifascista non tarda ad arrivare: gli abitanti della città fuggono sui monti sopra Cannobio e dalla sponda lombarda del Lago Maggiore, con l’ordine partito dal Comando di Varese, arrivano migliaia di soldati che riescono, a fine settembre, a riconquistare la città.
Neve dei partigiani citati nel pannello furono vittime della prima rappresaglia, quella della prima settimana di settembre, gli altri furono massacrati nelle azioni successive. Molti, ma non tutti, dei partigiani nominati sono presenti anche sulle due lastre in lamina metallica poste di davanti al monumento del Parco della memoria di Cannobio, come in entrambi i luoghi sono ricordati i tre civili caduti.
Tutti sono inoltre ricordati sul muro delle 1250 vittime della guerra partigiana nelle valli Ossolane, presente nel Parco della memoria e della pace di Fondotoce.

Contenuti

Simboli:
Il partigiano, nudo, nell'atto di sottomettere un leone alato, è fortemente simbolico: nonostante la scarsezza di mezzi dei partigiani, la stanchezza e la fame che li tirmentavano, e il numero, la forza e la preparazione dell'esercito nazifascista, la lotta partigiana ha infine la meglio, perchè è lotta per la libertà.

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