255056 - Monumento ai Partigiani e ai caduti in guerra – Castel di Croce di Rotella (AP)

Il Monumento sorge nell’area oggi denominata Belvedere Don Sante Nespeca (1912-1986), prete Partigiano, nella località Castel di Croce di Rotella. Su di un ampio basamento a base rettangolare si erge una croce monumentale alla cui base è scolpita una fiaccola ardente simbolo della luce eterna che illumina i momenti difficili ma anche emblema di coloro che godono della fama illustre. Sul basamento, nel fronte e nei fianchi, sono presenti delle lastre con delle iscrizioni dedicatorie che permettono di individuare cronologicamente il monumento al 1945. Sul fianco destro una targa ricorda il restauro del 2005.

Monumento ai Partigiani e ai caduti

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Frazione Castel di Croce
Indirizzo:
Strada Provinciale 14 Castel di Croce di Rotella, Provincia di Ascoli Piceno, Regione Marche
CAP:
63071
Latitudine:
42.9321575
Longitudine:
13.5229916

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sorge nell'area verde del Belvedere Don Sante Nespeca nei pressi della Strada provinciale 14 Castel di Croce
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
L'opera è interamente in travertino
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Rotella
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento onora i caduti delle due guerre e i Partigiani che hanno combattuto nell’area tra Rovetino e Castel di Croce. Don Sante, a cui è dedicato il Belvedere e citato in modo implicito nel basamento, è annoverato tra colori che hanno accompagnato gli ex prigionieri inglesi provenienti da Servigliano, da Case Capriotti e da Case Angeletti di Force verso Cupramarittima. L’opera porta alla memoria quanto accaduto in questo territorio nel marzo del 1944. Come si legge infatti nelle Memorie sulla lotta partigiana (T. ALESSANDRINI, Memorie sulla lotta partigiana, Ascoli Piceno 2004) le operazioni di rastrellamento iniziarono il 9 marzo del 1944 a Rotella contro la formazione partigiana diretta dal S. Ten. Giammario Paolini a Rovetino, il cui nome è inciso nella pietra, e il gruppo di Poggio Canoso dal S. Ten. degli Alpini Bresson. Il comandante Paolini, nonostante la copiosa nevicata, dopo i primi assalti nemici, affidò a Capriotti Gino (anch’esso menzionato nelle iscrizioni) il difficile compito di distogliere gli aggressori. Il giovane Capriotti riuscì ad uccidere circa 30 nemici ma poco dopo venne colpito alle spalle, ferito mortalmente e sgozzato. Il 12 marzo un gruppo di nazifascisti tornati a Castel di Croce, uccisero Mazzocchi Mario nonostante l’opposizione di Don Sante (dallo scontro fisico rimase ferito). Don Sante Nespeca fu insignito della «medaglia d’oro al merito civico» e ogni anno, alla presenza dell’A.N.P.I. di Ascoli Piceno, si rende omaggio alle vittime della Resistenza.

Contenuti

Iscrizioni:
Nel fronte
PER L’ITALIA / TEN G. PAOLINI / S. TEN BERTON CASTIO / CAPRIOTTI GINO / DANESI LIVIO / MAZZOCCHI MARIO / TAURO ANTONIO / HELICZER GIACOMO / F. FISCALETTI

O CROCE CHE IL XII MARZO MCMXLIV /SALVASTI DA STERMINIO TEDESCO IL TUO VETUSTO CASTELLO / QUI SUL COLLE CHE AL BEL SOLE DI DIO QUASI MADRE / ALLARGA I TUOI RAMI SUL PICENO SULL’ITALIA SUL MONDO / E NEL NOME DEI CADUTI PER LA PATRIA / RECA L’ETERNITÀ DELL’AMORE / 8 GIUGNO MCMXLV

PER VENTISETTE ANNI FELICI / UN PRETE / CI AMÒ PIÙ DI SE STESSO / RICORDATELO / VOLGENDOVI INTORNO
Fianco destro
CASTEL DI CROCE AI SUOI FIGLI / ALESIANI SERAFINO / TIRABASSI DOMENICO / DI GIROLAMI SETTIMIO / PASQUALINI EMIDIO / FUNARI ALESSIO / ROSSI EMIDIO / LUCENTINI EMIDIO / ROSSI FERDINANDO / MERLONGHI GIULIO / UBALDI AMEDEO / A.D. MCMXV - MCMXIII
Fianco sinistro
L’ODIO VI UCCISE LA PATRIA VI ESALTA / ANGELUCCI AMEDEO / FEDERICI UMBERTO / BRISCHETTI EMIDIO / FUNARI ANTONIO / CANALI LUIGI / PAOLONI CESARE / CANNELLA PIERGENTINO / PASQUALINI EMIDIO / FAINI FELICI / A.D. MCMXL – MCMXLIV
Simboli:
La Croce e la fiaccola ardente. Quest'ultima rappresenta la luce eterna che illumina i momenti difficili ma anche emblema di coloro che godono della fama illustre.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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