4773 - Monumento ai partigiani – Pojana Maggiore

Il monumento alle vittime di Poiana Maggiore nella seconda guerra mondiale si trova a latere di una strada del paese di Pojana Maggiore, in provincia di Vicenza, nel basso vicentino. Si presenta quasi con semplicità e con umiltà, perché è situato, sì a latere di una strada mediamente trafficata, ma nascosto da un alto cipresso; sembra quasi che la tragedia voglia essere nascosta dalla natura, perché troppo grave e seppur indimenticabile.

I sette nomi dei Caduti sono scritti sulla lapide affisa ad un muro, sembrano appesi nel cielo, senza quasi disturbare lo scorrere della vita. Erano nativi del limitrofo comune di Noventa Vicentina per questo venne intitolata una via (via dei Martiri) e affissa una lastra commemorativa su un lato ovest del muro perimetrale della villa Barbarigo, sede della residenza comunale di Noventa Vicentina.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viale dei Martiri
CAP:
36026
Latitudine:
45.291846475903
Longitudine:
11.499929218401

Informazioni

Luogo di collocazione:
Il monumento si trova a lato di una strada mediamente trafficata.
Data di collocazione:
Anni Cinquanta.
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide in marmo bianco decorata da croce marmorea e borchie in bronzo; muro ricoperto da lastre di granito; sotto la lapide è una lampada in bronzo sempre accesa.
Il monumento è abbellito da un alto cipresso. Rasente al marciapiede si trovano due pilastri di bronzo alti circa due metri; per delimitare il confine tra il monumento e il marciapiede si trovano due piccoli pilastrini in bronzo (alti circa 50 cm) che sollevano una catena.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Pojana Maggiore; la lapide è stata donata dal Comune di Noventa Vicentina.
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento è stato costruito per ricordare l'eccidio di sette martiri: sei partigiani e un contadino presi da due camion di nazifascisti come rappresaglia per l'uccisione di un soldato tedesco. Tale eccidio è avvenuto il 15 ottobre 1944 presso il posto dove è costruito il monumento; i martiri sono stati uccisi a colpi di mitraglia e finiti con un colpo alla nuca (testimonianza del signor Efren Diani); i corpi sono stati lasciati per ventiquattro ore sul terreno come era stato scritto dai nazifascisti sui muri del paese. Nemmeno il parroco poté avvicinarsi per una benedizione dei corpi.
I martiri originari del paese limitrofo di Noventa Vicentina sono: BELLON RENZO, BRESSAN ENRICO, DAL PRA' ETTORE, DOVIGO ALESSANDRO, PASTORELLO ANTONIO, PIVATO EMILIO, SALOMON PIETRO.

Contenuti

Iscrizioni:
Iscrizione:
PER CRESCERE AL MONDO GIUSTIZIA E CARITA'
I PATRIOTI DELLA BRIGATA LUIGI PIEROBON
RENZO BELLON ENRICO BRESSAN
ETTORE DAL PRA' ALESSANDRO DOVIGO
EMILIO PIVATO PIERO SALAMON
ANTONIO PASTORELLO
SOTTO PIOMBO TEDESCO
INERMI E INDIFESI
QUI CADDERO
15 OTT 1944
IL C.L.N. DI NOVENTA NELL'ANNIVERSARIO
Simboli:
Croce bianca di marmo.

Altro

Osservazioni personali:
Pojana Maggiore ha un numero di abitanti pari a 4000 persone, dediti all'agricoltura, e alla piccola industria. Nel paese è presente una scuola dell'infanzia paritaria e fino a pochi anni fa una congregazione di suore elisabettine presenti anche durante gli avvenimenti storici di cui la lapide è testimone. Le attività comunali e parrocchiali e delle varie associazioni sono molto fitte e ben programmate durante l'anno, compreso le varie festività nazionali, tra le quali il 25 Aprile, il  2 giugno, il IV Novembre e il 15 ottobre, data dell'eccidio dei partigiani.
Il monumento ai Caduti di Pojana Maggiore è un luogo di grande valenza simbolica e di memoria storica. Ogni anno vengono ricordati i Caduti e alla commemorazione partecipano anche le autorità civili e militari del limitrofo comune di Noventa. E' un momento dove la cittadinanza partecipa con silenzio e affetto e durante il quale alcuni alunni della scuola secondaria di primo grado leggono alcune poesie.
O PARTIGIANO
Sbirciando dalla mia finestra
vedo dei partigiani
ma non in festa.
Fucili ed armi in mano
non è uno scherzo
esser un partigiano.
Si battono per la libertà
per un mondo in pace
senza guerra nè povertà.
Gli invasori arrivarono
sbam sbam
in casa mi rifugiai.
Pian piano
mi riavvicinai
e subito notai
sette giovani corpi
stesi a terra eran...
morti inutili.
Sanno di non aver
dato la vita
inutilmente.
Adesso persone
vivono in libertà
grazie a umili partigiani.

Gallery