
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Viale Giulio Cesare
- CAP:
- 28100
- Latitudine:
- 45.435328453932
- Longitudine:
- 8.6108053097277
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Giardinetto alle spalle dell'edicola di fronte al civico 279.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Il monumento è a forma di grande edicola con due pilastri (quello a sinistra più alto) collegati da una trave. Il tutto in pietra grigia. Al centro dell'edicola c'è una lastra di pietra grigia (con quattro borchie di bronzo agli angoli) su cui è agganciata una piccola lastra di marmo bianco. Sulla lastra piccola è scritta la dedica mentre sulla grande è riportata parte dell'ordine del giorno del Generale Diaz. Entrambe le iscrizioni sono realizzate con caratteri di bronzo a rilievo.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Novara
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Durante la Grande Guerra, il generale Armando Diaz, Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito Italiano, nel suo ordine del giorno del 18 novembre 1917 scrisse: ”I giovani soldati della Classe 1899 hanno avuto il battesimo del fuoco. Il loro contegno è stato magnifico e sul fiume che in questo momento sbarra al nemico le vie della Patria, in un superbo contrattacco, unito il loro ardente entusiasmo all’esperienza dei compagni più anziani, hanno trionfato. Alcuni battaglioni austriaci che avevano osato varcare il Piave sono stati annientati: 1.200 prigionieri catturati, alcuni cannoni presi dal nemico sono stati riconquistati e riportati sulle posizioni che i corpi degli artiglieri, eroicamente caduti in una disperata difesa, segnavano ancora. In quest’ora, suprema di dovere e di onore nella quale le armate con fede salda e cuore sicuro arginano sul fiume e sui monti l’ira nemica, facendo echeggiare quel grido “Viva l’Italia” che è sempre stato squillo di vittoria, io voglio che l’Esercito sappia che i nostri giovani fratelli della Classe 1899 hanno mostrato d’essere degni del retaggio di gloria che su loro discende. Zona di guerra, 18 novembre 1917 – Il Capo di S.M. dell’Esercito A. Diaz”
I “ragazzi del ’99” furono i giovanissimi italiani nati nel 1899, che nel 1917 avrebbero compiuto 18 anni e che furono chiamati a combattere nella Grande Guerra. Circa 265.000 giovani si schierarono, dopo la disastrosa disfatta di Caporetto, sulla linea difensiva del Piave. La 1899 fu l’ultima delle ventisette classi, la più vecchia del 1874, che furono chiamate alle armi durante la Grande Guerra.
Contenuti
- Iscrizioni:
- 18 NOVEMBRE 1917
DATA STORICA
DEL BATTESIMO DEL FUOCO
DEI “RAGAZZI DEL 1899”
ORDINE DEL GIORNO DELL’ESERCITO ITALIANO
DIRAMATO DAL COMANDO SUPREMO IL 18-11-1917
I GIOVANI SOLDATI DELLA CLASSE 1899 HANNO AVUTO
IL BATTESIMO DEL FUOCO.
IL LORO CONTEGNO È STATO MAGNIFICO E SUL FIUME,
CHE IN QUESTO MOMENTO SBARRA AL NEMICO LE
VIE DELLA PATRIA, IN UN SUPERBO CONTRATTACCO,
UNITO IL LORO ARDENTE ENTUSIASMO ALL’ESPERIENZA
DEI COMPAGNI PIÙ ANZIANI, HANNO TRIONFATO. . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
IO VOGLIO CHE L’ESERCITO SAPPIA CHE I NOSTRI
GIOVANI FRATELLI DELLA CLASSE 1899 HANNO
MOSTRATO D’ESSERE DEGNI DEL RETAGGIO DI GLORIA
CHE SU ESSI DISCENDE
GEN. A. DIAZ
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Anche mio nonno materno Antonio Liberatore fu un “ragazzo del ‘99”. Egli, nato a Pretoro (CH) il 22 aprile 1899, fu richiamato alla armi per la Grande Guerra il 18 febbraio 1917, a soli 17 anni e 10 mesi. Fu inizialmente assegnato al 161° Battaglione Milizie Territoriali. Il 30 giugno 1917 fu trasferito al 60° Reggimento fanteria della Brigata “Calabria” e fu promosso caporale il 1° novembre 1917. L’8 novembre la Brigata “Calabria” si portò sul Monte Tomba nelle vicinanze del Monte Grappa. Il 18 novembre il suo reggimento fu mandato in prima linea nel tratto Monte Tomba-Osteria Monfenera, affrontando il “battesimo del fuoco”.