78712 - Monumento al dirigibile Italia – Museo Storico dell’A. M. – Vigna di Valle

Monumento dei Voli polari del dirigibile Italia progettato da Umberto Nobile innalzato su un basamento circolare. Il monumento è costituito da due steli rivestite di lastre marmoree recanti inscrizioni incise in ricordo del volo, dei Caduti e dei sopravvissuti della tenda rossa.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Vigna di Valle
Indirizzo:
Via Circumlacuale, 41
CAP:
00062
Latitudine:
42.085543
Longitudine:
12.217879

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lungolago Vigna di Valle, fronte Hangar Velo
Data di collocazione:
25/05/1978
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Cemento per la struttura; marmo per le lastre di rivestimento e la stele a terra; pietra per la base della stele e il muretto circolare di recinzione
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Ministero della Difesa
Notizie e contestualizzazione storica:
da https://it.wikipedia.org/wiki/Italia_(dirigibile)
L'Italia fu un dirigibile semirigido italiano progettato dall'ufficiale della Regia Aeronautica Umberto Nobile, varato nell'aprile 1928, andato distrutto il 25 maggio di quello stesso anno e comandato dallo stesso Nobile in una serie di voli artici successivi a quello compiuto sempre dal Nobile con il dirigibile Norge. Dopo aver raggiunto il Polo nord in una spedizione scientifica tramutatasi in tragedia, l'Italia precipitò sul pack, perdendo sui ghiacci polari la navicella di comando con 10 uomini dell'equipaggio a bordo mentre altri 6 rimasero intrappolati all'interno dell'involucro che andò disperso con il suo carico umano: dei sei uomini e del dirigibile non si seppe più nulla.
I sopravvissuti sul pack furono, nel dramma, fortunati. Sulla tenda, progettata per 4 persone e destinata alla eventuale discesa e breve permanenza sul pack, realizzata sulla base dell'esperienza delle precedenti esplorazioni polari, venne tracciato un reticolo di colore rosso con l'anilina destinata alle rilevazioni altimetriche. Infatti per misurare la quota del dirigibile, l'equipaggio utilizzava il tempo di caduta di fiale di fucsina, una anilina dall'intenso colore rosso: si lanciava la fiala e se ne cronometrava il tempo di caduta, il momento dell'impatto era ben visibile sul ghiaccio, proprio grazie al vivace colore; la luce continua dell'estate artica fece però svanire il colore in pochi giorni, ma l'appellativo di Tenda Rossa era ormai cristallizzato nelle memorie. Tra i materiali recuperati vi era anche la radio Ondina 33 che venne subito approntata da Biagi, anche se ci vollero giorni prima che l'SOS venisse intercettato. Tra i superstiti gli unici feriti furono Nobile con fratture ad una gamba ed un braccio, Cecioni con una gamba fratturata e Malmgren con una ferita alla spalla.

Per il salvataggio dei sopravvissuti si mobilitarono piloti ed esploratori provenienti da Francia, Finlandia, Norvegia, Svezia e URSS, ma gli sforzi internazionali, poco coordinanti tra loro, furono rallentati (se non ostacolati) dall'inerzia della nave appoggio della spedizione Città di Milano e dalla scarsa premura del governo italiano nel ritrovare i possibili superstiti. A causa del mancato coordinamento ci vollero 49 giorni prima che tutti i superstiti dell'Italia e alcuni dei soccorritori che non erano riusciti a far ritorno alle loro basi venissero salvati. Nove soccorritori perirono nelle loro ricerche, tra questi, il più famoso, Roald Amundsen disperso con il suo idrovolante Latham nel corso delle operazioni.

Contenuti

Iscrizioni:
(sulla stele a terra)
VOLO AL POLO NORD DELL'AERONAVE "ITALIA"
ANNO 1928
L'AERONAVE GIUNTA ALLA BAIA DEL RE
LUNGO LA ROTTA ROMA-MILANO-STOLP
VADSO NEL SUO TERZO VOLO ARTICO SORVOLANDO
CAPO BRIDGAM RAGGIUNGEVA IL POLO NORD

(sul monumento)
IL 25 MAGGIO 1928
L'AERONAVE "ITALIA"
SOPO 134 ORE DI VOLO
SU REGIONI ANCORA SCONOSCIUTE
PRECIPITAVA SUI GHIACCI
A NORD DELLO SVALBARD
PERIRONO DELL'EQUIPAGGIO
RENATO ALESSANDRINI
ETTORE ARDUINO - ATTILIO CARATTI
CALLISTO CIOCCA - UGO LAGO
FINN MALMGREN - VINCENZO POMELLA
ALDO PONTREMOLI
°
18 GIUGNO 1928
ROALD AMUNDSEN
RENE GUILBAUD - GILBERT BRAZY
ALBERT DE CUVERVILLE
LEIF DIETRICHSON - EMILE VALETTE
SI PERDERONO NEL MARE DI BARENTS
GENEROSAMENTE VOLANDO IN AIUTO
DEI NAUFRAGHI DELL'ITALIA
°
IL 29 SETTEMBRE 1928
TORNANDO IN PATRIA
DOPO AVER VOLATO ALLA RICERCA
DELL'ITALIA E DI AMUNDSEN
PERIRONO SUL SUOLO FRANCESE
PIERLUIGI PENZO - TULLIO CROSIO
GIUSEPPE DELLA GATTA

(sul monumento)
QUI
SCRITTI SULLA PIETRA
I NOMI DI QUELLI CHE PERIRONO
NEL NAUFRAGIO DELL'"ITALIA"
SONO VICINI
AI NOMI DEI LORO SOCCORRITORI
NEL RICORDARE UN'IMPRESA
CHE FU GLORIA DEGLI UOMINI
OGGI TESTIMONIANZA E MEMORIA
DELLA LORO COMUNE CIVILTà

QUESTO MONUMENTO SIMILE A
QUELLO DI TROMSO COSTRUITO
NEL 1968 -69 è STATO ERETTO
A CURA DELL'AERONAUTICA
MILITARE NELLA RICORRENZA
DEL 50° ANNIVERSARIO DELLA
SPEDIZIONE PER INIZIATIVA DEL
GENERALE UMBERTO NOBILE
Simboli:
Rosa dei punti cardinali con indicazione del Nord.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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