Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Rivera, 9
- CAP:
- 10091
- Latitudine:
- 45.096940320975
- Longitudine:
- 7.536514333775
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Interno del Cimitero
- Data di collocazione:
- 1957
- Materiali (Generico):
- Bronzo
- Materiali (Dettaglio):
- Lapide in bronzo con bassorilievo.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Famiglia Chiaretta
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il Sottotenente Ernesto Chiaretta, nato ad Alpignano il 5 luglio 1896, appartenente al 72° Reggimento di Fanteria, cadde sul monte Pasubio nei pressi di Vallarsa il 29 giugno 1916, poco prima del suo ventesimo compleanno, per ferite riportate in combattimento, come risulta dall'Albo d'Oro Piemonte-I Vol. XIV dei Caduti nella Grande Guerra.
Fonte: Albo dei Caduti Italiani della Grande Guerra.
Figlio di Nicolao, ebbe due fratelli, le cui spoglie sono custodite nella stessa cappella di famiglia, il Colonnello pilota aviatore Adolfo (1894-1965) e Antonio (1890-1960), padre di Roberto Chiaretta (1912-2002), tenente del Nizza Cavalleria, partigiano combattente "Amilcare", comandante della 45^ Brigata "Bra" e Medaglia d'argento al Valor Militare.
Nella motivazione della medaglia si legge:
"Già brillantemente affermatosi nella guerra partigiana condotta nelle Valli di Lanzo, alla testa di una sua Brigata attaccava, a Sommariva Perno (CN) il 14 Aprile del 1945, un reparto nemico superiore per numero e mezzi, lo sconfiggeva, lo incalzava e, dopo cruento combattimento corpo a corpo, costringeva i supersiti a chiedere la resa" (medaglia d'argento al valor militare).
Fonti:
- Biografie dei nostri Partigiani, sul sito ANPI Alpignano;
- La battaglia del 14 aprile 1945, su Strade delle Memorie partigiane.
Lo scultore Aurelio Quaglino (Torino, 1910-1948) si forma all'Accademia Albertina di Torino, dove ha come insegnante Edoardo Rubino. Quest'ultimo, intorno alla fine degli anni Venti, coinvolge il suo allievo nella realizzazione di numerosi monumenti in area torinese, ad esempio il Faro della Vittoria, sul Colle della Maddalena.
Nel corso degli anni '30 e '40 prosegue la sua attività nel torinese in ambito fascista, partecipando a diverse Sindacali, con opere che esaltano la perfezione fisica ed atletica ed il fremito dell'azione fascista ed illegale: Lo squadrista, Il calciatore, La Vittoria Armata, un San Sebastiano inteso come protettore dei militi.
Autore di varie opere funerarie al Cimitero Monumentale di Torino, prosegue la sua attività anche nel secondo dopoguerra, fino agli anni Novanta, ma mai ritrovando il successo anche internazionale che lo aveva accompagnato durante il regime.
Fonti:
- Quaglino Aurelio, sul Dizionario d'Arte Sartori;
- Aurelio Quaglino, su ValutazioneArte.it .
Contenuti
- Iscrizioni:
-
ALLA MEMORIA DEL S.TEN. CHIARETTA ERNESTO
MORTO PER LA PATRIA
⋆ ALPIGNANO 5 - 7- 1896
☩ VALLARSA 29 - 6 - 1916
a. quaglino 57
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita





