275247 - Monumento alla Resistenza – Castelnovo di Sotto (RE)

Il monumento presenta una struttura di forma circolare: si tratta di un anello costituito da rilievi in bronzo e sostenuto da tre elementi più esili. Il Comitato promotore intese il monumento come celebrazione che “esaltando la Resistenza, ricordi e onori i caduti di tutte le guerre”. In questo elemento in bronzo sono rappresentati realisticamente e simbolicamente i fatti drammatici delle due grandi guerre e della lotta di liberazione : assalti con la  baionetta, aquila bicipite, episodi di resistenza, stragi, bombardamenti, scheletri urlanti, lager, la fucilazione dei sette fratelli Cervi, mostri immaginari generati dal sonno della ragione. Marino Mazzacurati fu l’artista incaricato dal Comitato promotore di progettare il monumento.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza IV Novembre
CAP:
42024
Latitudine:
44.8115296
Longitudine:
10.5636499

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazza antistante il Comune di Castelnovo Sotto piazza IV Novembre
Data di collocazione:
1970
Materiali (Generico):
Bronzo
Materiali (Dettaglio):
E' una scultura in bronzo circolare, sorretta da colonnine esili che lo alzano da terra ad altezza d'uomo per essere visto.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Anpi e Amministrazione Comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
Il Monumento, posto davanti al Palazzo Municipale fu inaugurato l'8 novembre 1970.
Autore dei bozzetti fu Marino Mazzacurati. Tuttavia, a causa della  improvvisa morte  dello scultore, avvenuta il 18 settembre 1969, il monumento venne ultimato dai suoi allievi Rocco Falciano e Ettore De Conciliis. I disegni preparatori di Mazzacurati subirono qualche modifica, tuttavia la natura del monumento non venne stravolta. Il monumento ha soprattutto il pregio di presentare un'ideazione assolutamente inedita e originale delle opere celebrative e monumentali. Il monumento infatti è costituito da un anello di bronzo traforato come una ringhiera di forma circolare in cui sono rappresentati simbolicamente e realisticamente i fatti della storia drammatica della nostra epoca. Al ricordo della Grande Guerra sono collegati episodi della Resistenza nella Pianura Padana; partigiani che combattono nascosti tra i canneti, donne, contadini che partecipano sottraendo e nascondendo i feriti, la fucilazione dei sette fratelli Cervi. All'orizzonte, sopra stragi, bombardamenti, folle di scheletri urlanti, carceri e lager, appare come un monito l'iscrizione di Bertold Brecht "il sonno della ragione genera i mostri".
Il 21 Gennaio 2012 è morto Rocco Falciano, 78 anni, uno degli artisti che hanno realizzato il monumento ai Caduti collocato davanti al municipio di Castelnovo Sotto. Era nato a Potenza nel 1933. Negli anni Sessanta era partito dalla Basilicata e aveva cominciato a realizzare grandi murales e acquerelli. Uomo di straordinaria integrità e rigore intellettuale, anima sensibile ai valori umani e alla passione civile, custode di una concezione etica dell’arte e della pittura, nel 1963 approdò alla bottega artistica del pittore e scultore Marino Mazzacurati. Lì prese forma l’idea dell’arte come espressione di impegno civile. Determinante è il suo sodalizio con Ettore De Conciliis, pittore e scultore. Con lui condivise un forte interesse per l’arte pubblica. Proprio con Mazzacurati e De Conciliis realizzò il monumento di Castelnovo Sotto, ideato quando il paese aveva come sindaco l’ex comandante partigiano Sergio Rabitti e inaugurato nel 1971. Con De Conciliis, Falciano realizzo varie opere, tra cui un murale nelle scuole di Cadelbosco e il «Murale della pace» nella chiesa di San Francesco ad Avellino. Tra il 1965 e il 1975, sempre con De Conciliis, Falciano si dedicò esclusivamente alla pittura murale: da Mantova a Reggio Emilia, nel centro studi di Danilo Dolci, a Trappeto (Pa), a Cerignola, a Fiano Romano. In quest’ultima località Falciano fu tra i fondatori, nel 1972, del Centro di arte pubblica popolare. Con De Conciliis e con l’architetto Giorgio Stockel collaborò alla realizzazione del «Memoriale di Portella della Ginestra», opera di land art realizzata nel luogo dell’eccidio dei braccianti, avvenuto il primo maggio 1947, per mano della banda di Salvatore Giuliano. La morte di Falciano è avvenuta il 19 gennaio scorso. Il giorno seguente si è svolta una breve cerimonia funebre al cimitero del Verano, a Roma.

Contenuti

Iscrizioni:
All'orizzonte, sopra stragi, bombardamenti, folle di scheletri urlanti, carceri e lager, appare come un monito l'iscrizione di Bertold Brecht
"Il sonno della ragione genera i mostri".
Simboli:
L'opera d'arte è fortemente simbolica ,infatti presenta donne con bambini piangenti e sofferenti nell'atto di essere colpiti da esseri che assumono sembianze diaboliche, si intravedono i 7 fratelli Cervi, armi e soldati morenti. Ogni aspetto è celebrato con forza per far comprendere l'orrore della guerra e la sofferenza della resistenza contro l'oppressore.

Altro

Osservazioni personali:
Il monumento si presta a più letture :fortemente sociale ,esplicita nelle sue figure l'orrore della guerra e la brutalità umana nel compiere gesti efferati. I bambini subiscono un certo fascino e pongono tante domande suggerite dalle figure e dalle scene presenti bell'anello dedicato alla Resistenza.

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