6543 - Monumento alla Vittoria – Medicina

Una grande lastra in marmo botticino, collocata alla sinistra del portale di accesso al Palazzo Comunale, riporta integralmente il Bollettino della Vittoria, firmato dal Generale Armando Diaz il 4 novembre 1918. Completa l’opera un bassorilievo allegorico in bronzo realizzato dallo scultore Pasquale Rizzoli.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Libertà 103
CAP:
40059
Latitudine:
44.4764375
Longitudine:
11.6404375

Informazioni

Luogo di collocazione:
Loggia dei Caduti Palazzo Comunale
Data di collocazione:
1928
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Grande lastra di marmo botticino iscritta
Bassorilievo in bronzo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Medicina
Notizie e contestualizzazione storica:
Dopo la vittoria della Prima Guerra Mondiale, il testo del Bollettino della Vittoria scritto su bronzo o su marmo fu esposto per legge in ogni sede comunale. Il primo podestà di Medicina Emilio Cacciari inaugurò la grande iscrizione marmorea del Bollettino e il bassorilievo allegorico in bronzo il 1 maggio 1927. Il bassorilievo, che rappresentava il busto di un soldato con elmetto a braccio teso sotto una grande ala, con in pugno un grande fascio littorio, fu modificato, dopo la caduta di Mussolini, asportando il simbolo fascista e sostituendolo con una bandiera ornata da rami di quercia e di alloro. Venne inoltre sovrascritto il riferimento all'era fascista (ANNO V). L'opera fu commissionata allo scultore bolognese Pasquale Rizzoli (1871-1953), celebre per il grande monumento bolognese della Montagnola (1904).

Contenuti

Iscrizioni:
Nella grande lastra è inciso il testo completo del Bollettino della Vittoria firmato dal Genrale Armando Diaz
BOLLETTINO DELLA VITTORIA
COMANDO SUPREMO 4 NOVEMBRE 1918
LA GUERRA CONTRO L’ AUSTRIA-UNGHERIA, CHE, SOTTO L’ALTA GUIDA DI S. M. IL RE, DUCE SUPREMO, L’ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI, INIZIÒ IN 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACIA E VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA, PER 41 MESI, È VINTA.
LA GIGANTESCA BATTAGLIA, INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE 51 DIVISIONI ITALIANE, 3 BRITANNICHE, 2 FRANCESI ED UNA CZECO-SLOVACCA ED UN REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO 73 DIVISIONI AUSTRIACHE, È FINITA. LA FULMINEA, ARDITISSIMA AVANZATA DEL XXIX CORPO D’ARMATA SU TRENTO, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA VII ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA I, VI E IV, HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DELLA FRONTE AVVERSARIA. DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA XII, DELL'VIII, DELLA X ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE.
NELLA PIANURA S. A. R. IL DUCA D’ AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA SUA INVITTA III ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI CHE ESSA AVEVA GIÀ VITTORIOSAMENTE CONQUISTATE.
L’ESERCITO AUSTRO- UNGARICO È ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NELL’ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NELL’INSEGUIMENTO: HA PERDUTO QUANTITÀ INGENTISSIME DI MATERIALE DI OGNI SORTA E PRESSOCHÈ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA 300000 PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI 5000 CANNONI.
I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI DISCESE CON ORGOGLIOSA SICUREZZA.
DIAZ
Sotto il bassorilievo si legge:
PER PUBBLICA SOTTOSCRIZIONE
DONATO AL COMUNE
COME PEGNO DI FEDE
NELL'ANNO MCMXXVII
Simboli:
Busto di soldato con elmetto a braccio teso con sotto una grande ala, con in pugno una bandiera e rami d'alloro e di quercia.

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