95133 - Monumento alle donne partigiane bolognesi nel parco di Villa Spada – Bologna

Il monumento alle 128 partigiane della provincia di Bologna, cadute nel corso della Resistenza, è collocato all’interno del parco di Villa Spada. Fu realizzato nel 1975 dagli architetti del gruppo “Città nuova”, sotto la guida dell’architetta Letizia Gelli Mazzucato, e dagli allievi del liceo artistico e dell’istituto d’arte F. Arcangeli di Bologna. Recentemente è stato restaurato dall’associazione “Artecittà”.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Quartiere Saragozza
Indirizzo:
Via di Casaglia, 3
CAP:
40135
Latitudine:
44.48790999999999
Longitudine:
11.315294999999992

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parco di Villa Spada
Data di collocazione:
22 giugno 1975
Materiali (Generico):
Altro
Materiali (Dettaglio):
Struttura muraria intonacata e in cotto a vista. Creta per le formelle. Intonaco per le iscrizioni. Colori murali per il murale. Si tratta di un muro in mattoni alto due metri sul quale sono collocati 128 mattoni che riportano il nome delle partigiane cadute inciso dai bambini e dalle bambine delle scuole elementari della città. Gli studenti del liceo artistico e dell'istituto d'arte hanno decorato il muro con formelle in basso rilievo e un murale. Il muro sale per circa 50 metri per poi trasformarsi nell'ordine superiore di un anfiteatro in mattoni sul cui lato è stata collocata nel 2015 l'opera realizzata degli alunni delle scuole elementari Manzolini, dedicata alla figura della staffetta partigiana. La scelta di concepire un'opera architettonica aperta a nuovi apporti decorativi e di coinvolgere gli allievi delle scuole bolognesi è stata guidata dalla volontà di mantenere vivo il ricordo della Resistenza nelle nuove generazioni e di promuovere la cittadinanza attiva
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Bologna
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento è nato dalla partecipazione condivisa dell’amministrazione pubblica di Bologna, 15 Comuni della provincia oltre a quello di Bologna, degli urbanisti del gruppo «Città nuova», del Comitato provinciale per le celebrazioni del 30° anniversario della Resistenza e dell’Udi (Unione donne italiane), degli operai delle ditte Sabiem, Calzoni e G.D., degli studenti di numerose scuole elementari e medie e degli allievi ed insegnanti del Liceo artistico F. Arcangeli di Bologna.
Dopo lunghe discussioni pubbliche si scelse di realizzare a Villa Spada, luogo simbolico per la sua storia risorgimentale, un monumento partecipato, in continuo divenire che non si trasformasse con il tempo in una parte anonima dell’ambiente ma che potesse essere animato, sia attraverso nuovi apporti decorativi, sia con la realizzazione di incontri, presentazioni e concerti aperti alla cittadinanza in quanto fu immaginato come un luogo di memoria, ma anche come uno spazio che poteva prestarsi per parlare, recitare, cantare.

Contenuti

Iscrizioni:
E' morta per te
ha lasciato la casa, i figli, il marito
per la tua libertà.
Giugno 1975


Donna
Donna spazza la casa in libertà
che la partigiana ha lasciato la casa
per la libertà
Donna allatta i figli in libertà
che la partigiana ha lasciato anche i figli
per la libertà
Donna hai un marito, amalo in libertà
che la partigiana ha lasciato suo marito
per la libertà
Donna vai a lavorare in libertà
che la partigiana ha lavorato
per la libertà


Le partigiane:
Baccolini Anita, Bagni Alfonsa, Baldassarri Clarice, Balducci Angiolina, Bandiera Irma, Barbani Giorgina, Baroncini Emma, Baroncini Jole, Battaglia Aurora, Battistini Laura, Benfenati Adele, Benini Teresa, Bergamini Virginia, Bernardi Ofelia, Bernardini Clara, Bernardini Maria, Bernardini Clementina, Bernardini Maria Delia, Bernardini Lia, Bertocchi Augusta, Biagi Rina, Biagi Fernanda, Boschi Rina, Bosi Emilia, Brini Alfonsa, Brunori Tea, Burchi Domenica Gelsomina, Callegari Irene, Cantelli Giuseppina, Casini Domenica, Castelli Olimpia, Cattani Corinna, Cella Cesarina, Ceré Bice, Ceretti Isabella, Ceretti Maria, Checchi Carolina, Checchi Alberti Enrica, Chirici Ginetta, Comastri Marcellina, Comellini Livia, Dainesi Gina, Dalmonte Emma, Dardi Maria, De Giovanni Francesca Edera, Demaldè Anna, Domenicali Elsa, Druidi Olga, Farneti Rita, Ferrarini Corinna, Filippi Gina, Fini Gina, Fiumi Emilia, Fiumi Fiorina, Fraschetti Rina, Galantini Paolina, Galassi Colomba, Gallarani Adalgisa, Gamberini Macchiavelli Fernanda, Gherardi Clelia, Ghini Giuseppina, Ghini Giuseppina, Giacobazzi Maria, Gigli Florinda, Giovannetti Maria, Giovannini Angelina, Girotti Albertina, Grandini Lea, Grani Maria, Grazia Rina, Gruppioni Iolanda, Guazzaloca Laura, Lamieri Cesarina, Lelli Maria, Lorenzini Maria Luisa, Lucchi Aurora, Maldini Alba, Masina Antonietta, Mazzoni Elvira, Merighi Amelia, Minarini Rita, Montebugnoli Giannina, Monti Francesca, Oppali Nazzarena, Pasquali Cesira, Pedrielli Irma, Pieri Giovanna, Piovani Erminia, Piovani Bettina, Piretti Maria, Pirotti Erminia, Poli Clotilde, Presti Lucia, Ropa Novella, Rossi Giovanna, Rusticelli Attilia, Sabulli Adele, Salvadori Elisabetta, Santi Ida, Sassi Graziella, Serra Ines, Silvagni Luigia, Simonicini Linda, Spada Liliana, Suzzi Angela, Tacconi Rosa, Tamburini Rina, Tedeschi Maria, Tedeschi Antonina, Tosi Argia, Tossani Amelia, Tugnoli Clementa, Tulipani Natalina, Veggetti Loredana, Venturini Livia, Vigna Medarda, Vignoli Anna, Vignoli Romana, Vitali Laura, Vitali Italia, Zaccanti Dora, Zanacchini Ada, Zanacchini Annunziata, Zanacchini Maria, Zanotti Maria, Zebri Bruna, Zebri Matilde, Zucchelli Ada.

Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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