261595 - Monumento alle vittime della Shoah – Venezia

In Campo del Ghetto Novo, attaccati a un muro in mattoni, si trovano sette bassorilievi in bronzo di Arbit Blatas che rappresentano diversi momenti dello sterminio ebraico e due iscrizioni con le parole, in tre lingue, di ricordo del Sindaco di Venezia e di un ex ufficiale francese.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Cannaregio 2874
CAP:
30121
Latitudine:
45.445594257744
Longitudine:
12.326615053184

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla parete ad angolo con la Casa Israelitica di Riposo in Campo di Ghetto Nuovo.
Data di collocazione:
25 Aprile 1980
Materiali (Generico):
Bronzo
Materiali (Dettaglio):
Bassorilievi e lapidi in bronzo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Venezia
Notizie e contestualizzazione storica:
Durante la seconda guerra mondiale, i tedeschi compirono a Venezia due notevoli retate di ebrei: il 5 dicembre 1943 e il 17 agosto 1944. In totale durante l'occupazione nazista 246 ebrei furono catturati e deportati nei campi di concentramento e sterminio e solamente 8 di loro sopravvissero.

Arbit Blatas nacque in Lituania, la Gerusalemme del Nord, un paese che perse oltre 100.000 ebrei durante la Shoah. Il progetto a cui Blatas lavorò produssero dei disegni che apparvero nel 1978 quando uscì lo sceneggiato televisivo “Olocausto” con Meryl Streep. Quei disegni ispirarono quattro memoriali pubblici, ognuno di questi composti da sette bassorilievi noti come “Il Monumento dell’Olocausto”, permanentemente esposti in Italia (prima realizzazione donata a Venezia e posta nel ghetto veneziano il 25 aprile 1980), Francia, Stati Uniti e Lituania.

I bassorilievi in bronzo realizzati da Arbit Blatas rappresentano alcuni momenti fortemente simbolici dello sterminio ebraico: la notte dei cristalli, la rivolta nel ghetto di Varsavia, l’esecuzione nel ghetto, la deportazione, la cava, la punizione e la soluzione finale:
“La notte dei cristalli” (Kristallnacht) evoca gli eventi dei pogrom nazisti nel novembre del 1938 contro negozi ed abitazioni ebraiche;
“La rivolta nel ghetto di Varsavia” commemora il coraggio della più disperata ribellione contro l’oppressione nazista nella capitale polacca nell’ottobre del 1943;
“L’esecuzione nel ghetto” è la scena della fucilazione;
“La deportazione” racconta una scena di trasporti coi carri bestiame: una massa indistinta di donne, bambini e uomini, circondati dai soldati coi fucili puntati, stanno per salire sul treno della morte;
“La cava” commemora gli schiavi del lavoro, un soldato tedesco urla minaccioso contro tre prigionieri sopraffatti dalla fatica nel trascinare delle pietre;
“La punizione” mostra due uomini appesi per le mani a un palo, come un avviso per chi osa ribellarsi alla legge;
“La soluzione finale” illustra un comandante nazista che dà l’ordine al plotone di esecuzione di sparare.

Fonti:
https://www.itlietuviai.it/un-monumento-alle-vittime-della-shoah-realizzato-da-arbit-blatas-nel-ghetto-piu-antico-del-mondo/

Contenuti

Iscrizioni:
Lastra superiore:
UOMINI, DONNE E FANCIULLI, GREGGE PER IL CREMATORIO,
AVANZANTI VERSO L’ORRORE SOTTO LA FRUSTA DEL BOIA
IL VOSTRO TRISTE OLOCAUSTO E’ SCOLPITO NELLA STORIA
NULLA CANCELLERA’ I VOSTRI MORTI DALLA NOSTRA MEMORIA
PERCHE’ LE NOSTRE MEMORIE SONO LA VOSTRA UNICA TOMBA.
ANDRE TRO…O ANCIEN DES FORCES FRANÇAISES COMBATTANTES

Lastra inferiore :
LA CITTA’ DI VENEZIA RICORDA GLI EBREI VENEZIANI CHE IL 5 DICEMBRE 1943 ED
IL 17 AGOSTO 1944 FURONO DEPORTATI NEI CAMPI DI STERMINIO NAZISTI
IL SINDACO MARIO RIGO
Simboli:
Sul fianco destro dei bassorilievi c'è una targa in bronzo con la firma dell'artista.
Tra le due lastre c'è una Stella di Davide in bronzo.

Altro

Osservazioni personali:
Le iscrizioni sulle lastre sono tradotte anche in francese e in inglese.

Crediti fotografici: Fausto Ferri (Modena)

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