Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via della Chiesa
- CAP:
- 51030
- Latitudine:
- 43.7900368
- Longitudine:
- 10.830789399999958
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Il monumento si trova nel Parco della Rimembranza, di fronte alla chiesa di San Donnino. In esso si trovano ventinove lecci
- Data di collocazione:
- 1923, alla fine di giugno
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- La struttura è di pietra scolpita, la lapide è in marmo inciso, la targa è in bronzo.
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Larciano
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il monumento e il Parco della Rimembranza, costituito da ventinove lecci su ognuno dei quali è applicata una targhetta in metallo con il nome di ciascun caduto, furono ideati dal nobile A. Banchieri.
Contenuti
- Iscrizioni:
- SERG. MAGG. GIUNTOLI ORESTE
“ LOTTI PIETRO
CAP. CEI GINO
“ LEPORI GUIDO
SOLD. ARINCI GINO
AMBROSI GIUSEPPE
BINDI UMBERTO
BIAGINI GIUSEPPE
CAPACCIOLI ITALO
CAPACCIOLI NELLO
CECCHI ORESTE
COZZI PAOLO
CARLI AFRISIO
CARLI ORLANDO
CARLI VINCENZO
FAGNI GIUSEPPE
FAGNI GUIDO
GIAMPIERI AUGUSTO
GIAMPIERI GINO
LOTTI GIUSEPPE
LEPORI RAFFAELLO
LOLLINI ADOLFO
MORINI LEONETTO
NANNINI MODESTO
NICCOLAI GINO
ORSANI AGOSTINO
PISANI EUGENIO
TADDEI UMBERTO
ZEZZI GIOCONDO
Comando Supremo, 4 novembre 1918
La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatré divisioni austroungariche, è finita. La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d'Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute. L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni. I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.
Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito
- Simboli:
- Rami di alloro e sotto l'elmetto vi sono decorazioni fogliacee.
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita