284705 - Monumento di Parco Venturi a quattro Caduti Partigiani – Torino

Monumento del 2021 collocato a Torino nella porzione di Parco Dora intitolata al docente universitario antifascista Lionello Venturi, in prossimità di piazza Baldissera. Il monumento, molto essenziale, deve la sua origine alla volontà di ripristinare le lapidi ai quattro partigiani caduti in zona nel 1945, a difesa delle officine ferroviarie Savigliano e della Stazione Dora, e che erano andate distrutte nel corso dei vasti lavori di urbanizzazione dell’area, un tempo luogo di grandi fabbriche.
Il monumento è composto da un supporto metallico dalla finitura ruggine, su cui sono applicate le quattro lapidi in marmo dedicate ai Caduti, davanti al quale è collocato a terra il tratto terminale di un binario. Anche le nuove lapidi continuano ad avere tuttavia vicende travagliate, per via di vandalismi e della ripresa di ulteriori lavori di riqualificazione.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Parco Lionello Venturi
CAP:
10144
Latitudine:
45.089492553726
Longitudine:
7.6766571802272

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area dedicata angolo parco
Data di collocazione:
7 Luglio 2021
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Struttura metallica con finitura ruggine; lastre in marmo con incisioni in nero; binario in metallo e cemento.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Torino / A.N.P.I.
Notizie e contestualizzazione storica:
Il parco compreso tra corso Mortara, piazza Baldissera e corso Principe Oddone, da questa mattina porta il nome di di Lionello Venturi, storico dell’arte ed antifascista, tra i docenti che si opposero, nel 1931, al giuramento di fedeltà al fascismo.
All’interno della stessa area verde, sono state ricollocate quattro lapidi, rimosse durante i lavori di riqualificazione della piazza, dedicate ad altrettanti partigiani (Morando Maggiorino, Fiorioli Mario, Mussa Emilio, Torre Luciano), caduti all’indomani del 25 aprile 1945, quando in città erano ancora in corso combattimenti tra partigiani, da un lato, ed esercito tedesco e repubblichini dall’altro.
“In questa rotonda, chi passerà potrà venire a conoscenza di due fatti diversi ma uniti dal grandissimo momento della Liberazione della città e dell’antifascismo”, ha sottolineato la vice presidente del Consiglio Comunale, Viviana Ferrero.
“L’aver saputo dire no alla rinuncia della libertà, ha evidenziato, accomuna le persone alle quali sono state dedicate le lapide scoperte questa mattina.
L’auspicio, ha concluso, è che questo possa diventare un luogo collegato al museo diffuso della Resistenza raccordato con tutti gli altri luoghi della memoria”.
Fonte: Parco “Lionello Venturi”: riconoscimento al docente che disse di no al fascismo, dal sito CittAgorà, periodico del Comune di Torino, 7 luglio 2021.

Riportiamo di seguito le informazioni ancora reperibili sui quattro partigiani e sulle precedenti lapidi.

- Maggiorino Morando:
Nato a Torino il 15 giugno 1913. Apparteneva ai gruppi sappisti del 4° settore cittadino. Nelle giornate insurrezionali venne ucciso da un colpo di cannoncino sparato da un milite delle Brigate nere da un blindato che pattugliava lo stabilimento Nebiolo, il 26 aprile 1945.
- Lapide dedicata a Morando Maggiorino (1913 - 1945), su MuseoTorino. Foto del 2013, la lapide del 1945/46 era stata oggetto nel 2011 di intervento conservativo a cura del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.
- Morando Maggiorino, sito Istoreto - Lapidi della città di Torino, indirizzo corso Vigevano 62 bis.

- Mario Fiorioli:
Nato a Milano il 31 gennaio 1919. Proveniente da Parigi nell'aprile del 1934, si stabilì definitivamente in via Stradella 110, impiegato alla Michelin. Ottenuta la maturità scientifica, era entrato nella scuola allievi ufficiali di Bassano del Grappa. Sottotenente del Regio Esercito, Btg Val Toce, 20° Raggruppamento Alpini sciatori dal 1939 fino all'8 settembre 1943. Fatto prigioniero dai tedeschi in Alta Savoia e deportato in Germania. Dopo 19 mesi di prigionia, il 14 aprile 1945 riuscì a fuggire e a rientrare a Torino dove entrò a far parte della resistenza, inquadrato nella 4ª divisione garibaldina. Il 26 aprile prese parte agli scontri con i nazifascisti davanti alla stazione Dora. Dall'interno di una casa sinistrata all'angolo tra piazza Baldissera e via Cecchi aprì il fuoco contro alcuni nemici su di un carro armato che rispose ferendolo gravemente; morì il giorno dopo il ricovero in ospedale. La lapide venne apposta il 6 ottobre 1945.
Medaglia d'argento. Nel 1949 gli venne conferita la laurea ad honorem in Scienze politiche.
- Lapide dedicata a Fiorioli Mario (1919 - 1945), su MuseoTorino. Foto del 2013, la lapide del 6 Ottobre 1945 era stata oggetto nel 2011 di intervento conservativo a cura del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.
- Fiorioli Mario, sito Istoreto - Lapidi della città di Torino, indirizzo corso Vigevano 61.
- Mario Fiorioli, biografia sul sito A.N.P.I.

- Emilio Mussa:
Nato a Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo, il 10 settembre 1927. Appartenente alla 18ª brigata Garibaldi dal 9 settembre 1943, col nome di battaglia Germano, cadde in combattimento in via Stradella 16 il 27 aprile 1945. La famiglia abitava in via Giovanni da Verrazzano 61.
- Lapide dedicata a Emilio Mussa (1927 - 1945), su MuseoTorino, la lapide in sua memoria, collocata in via Stradella 16, non è più in loco.
- Mussa Emilio, sito Istoreto - Lapidi della città di Torino

- Luciano Torre:
Nato a Torino il 25 novembre 1923, abitante alle case popolari di via Verolengo 115, a Lucento. L’8 settembre 1943 si trovava in servizio nell’esercito regolare in un battaglione di paracadutisti della Nembo. Dopo lo sbandamento del reparto, raggiunta Torino, trovò lavoro agli stabilimenti cinematografici Fert di corso Lombardia, ma già a fine ottobre dovette riparare presso le prime formazioni partigiane della valle di Susa, essendo stato individuato per la sua attività antifascista. Vicecomandante della 17ª brigata Garibaldi, col nome di battaglia Cianito, discese con la sua formazione su Torino nelle giornate insurrezionali. Venne colpito a morte da blindati tedeschi nei pressi della stazione Dora, durante i furiosi combattimenti per il controllo del nodo ferroviario il 27 aprile 1945. Decorato con medaglia di bronzo al valor militare.
- Lapide dedicata a Luciano Torre (1923 - 1945), su MuseoTorino, lapide rimosssa nel 2009, in seguito al rifacimento della stazione di Torino Dora, e consegnata all’Ufficio Toponomastica.
- Torre Luciano, sito Istoreto - Lapidi della città di Torino, indirizzo piazza Baldissera 8a.
- Luciano Torre, biografia sul sito A.N.P.I.

Contenuti

Iscrizioni:
AL MARTIRE
DELL'ETERNA LIBERTA'
MORANDO MAGGIORINO
OPERAIO
26 - 4 - 1945
IL COMUNE

AL MARTIRE
DELL'ETERNA LIBERTA'
FIORIOLI MARIO
TENENTE DEGLI ALPINI
26 - 4 - 1945
IL COMUNE

AL MARTIRE
DELL'ETERNA LIBERTA'
MUSSA EMILIO
PARTIGIANO
27 - 4 - 1945
IL COMUNE

AL MARTIRE
DELL'ETERNA LIBERTA'
TORRE LUCIANO
PARTIGIANO
27 - 4 - 1945
IL COMUNE
Simboli:
Il piccolo tratto di binario qui ricostruito ricorda la difesa delle fabbriche e delle infrastrutture condotta dai partigiani e dagli operai in questa zona di Torino, nei giorni immediatamente seguenti il 25 Aprile, contro le colonne tedesche in ritirata.

Altro

Osservazioni personali:
Le foto di censimento del monumento, a corredo della presente scheda, sono del 15 dicembre 2024, giorno dopo l'atto vandalico con il disegno di un simbolo fascista, immediatamente cancellato, come si può notare dalla macchia scolorita sul lato destro della struttura. Si veda "Atto vandalico in piazza Baldissera. Subito ripulito" sul sito TgrPiemonte, notizia del 14/12/2024.
L'ultima foto del 12 giugno 2025 mostra invece lo stato attuale del monumento, con la ripresa dei lavori nell'area e la comparsa di vistose scritte antifasciste in stile murales.
Il monumento è censito anche dal progetto MEMO dell'A.N.P.I. come "Monumento a Morando, Fiorioli, Mussa e Torre", con fotografie del 2023.

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