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210750 - Monumento e lapide ad Aligi Barducci “Potente” e Mario Sentini – Firenze

La sera dell’8 Agosto 1944 Aligi Barducci “Potente”, comandante della Divisione Garibaldi “Arno”, fu ferito mortalmente dalle schegge di una granata di mortaio mentre si trovava con altri partigiani e militari alleati in Piazza S. Spirito per programmare un’operazione volta ad annientare i franchi tiratori fascisti che imperversavano nell’Oltrarno. Spirava l’indomani nell’Ospedale “Rosa Libri” di Greve in Chianti. Alla sua “memoria” sarà conferita la medaglia d’Oro al Valor Militare. Sul luogo, nel primo anniversario della morte, fu posta una lapide a ricordo. Si tratta di una semplice lastra rettangolare di marmo, sostenuta alla parete di un palazzo mediante tre ganci di ferro. L’epigrafe reca inciso il nome del Caduto, la formazione partigiana da lui comandata, la data, errata, del ferimento e quella di posa della lapide. Vi è riportato anche il nome di un altra vittima, il sappista Mario Sentini, che morì sul colpo. Tuttavia non sono presenti quelli di altre tre vittime legate a quest’episodio: il tenente colonnello Cesare Amici Grossi, il tenente di vascello Camelo Mirabella ed il partigiano azionista Giuliano Treves. Sotto la lapide, in posizione centrale, è affisso un gancio di ferro atto a deporvi la corona commemorativa. Tra il 1986 e il 1987 gli studenti della Sezione di decorazione plastica dell’allora Istituto statale d’Arte di Firenze realizzarono il suggestivo monumento dedicato a “Potente”, raffigurante l’esplosione del proiettile che aveva ucciso il comandante partigiano e i suoi compagni di sventura. Sono tre grandi “schegge” di bronzo, di lunghezza diversa, confitte sulla parete dell’edificio che, partendo da punti diversi poco oltre il piano stradale, arrivano fin sotto la lapide. Sul sottostante marciapiede, con otto intarsi alternati di marmo grigio e nero, sono rappresentate le fiammate dell’esplosione. In tempi recenti il Comune di Firenze ha posto (sul fianco destro del monumento rispetto a chi guarda) un pannello metallico con una sintetica biografia, in italiano ed inglese, di Aligi Barducci.