211484 - Monumento in memoria dei Fratelli Cervi – Gattatico

Il monumento ricorda il sacrificio dei sette fratelli Cervi trucidati dai fascisti il 28 dicembre 1943.  La scultura in pietra è opera dello scultore Pellizzoni di Fontanellato (PR), che la donò nel 1976 al Museo di Casa Cervi.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Fratelli Cervi, 9
CAP:
42043
Latitudine:
44.790800310044
Longitudine:
10.496571187033

Informazioni

Luogo di collocazione:
Nel parco laterale del Museo di Casa Cervi
Data di collocazione:
1976
Materiali (Generico):
Pietra
Materiali (Dettaglio):
Il monumento è composto da due grossi blocchi di pietra scolpiti a tutto tondo e a bassorilievo.
I nomi dei fratelli Cervi sono incisi sul fianco del primo blocco.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
I sette fratelli Cervi (Gelindo, nato il 7 agosto 1901; Antenore, nato nel 1906; Aldo, nato il 15 febbraio 1909; Ferdinando, nato nel 1911; Agostino nato l’11 gennaio 1916; Ovidio, nato il 13 marzo 1918; Ettore, nato il 2 giugno 1921) erano i figli di Alcide Cervi e di Genoeffa Cocconi. Insieme con le sorelle Rina e Diomira formavano una famiglia di contadini con radicati sentimenti antifascisti.
I fratelli Cervi presero attivamente parte alla Resistenza formando una formazione partigiana. Essi furono arrestati insieme con Quarto Camurri, Dante Castellucci (Facio), il russo Anatolij Tarassov, i sudafricani John David Bastiranse (Basti) e John Peter De Freitas (Jeppy), l’irlandese Samuel Boone Conley. Dopo essere stati torturati, i sette fratelli e Quarto Camurri furono fucilati dai fascisti alle 6,30 del 28 dicembre 1943 al Poligono di Tiro di Reggio Emilia.
Tutti e sette i fratelli sono stati decorati con Medaglia d'argento al valor militare.

Contenuti

Iscrizioni:
I 7 / CERVI / ETTORE / OVIDIO / AGOSTINO / FERDINANDO / ALDO / ANTENORE / GELINDO
Simboli:
La scultura è composta da due grossi blocchi di cui il primo raffigura un partigiano in armi a tutto tondo, mentre il secondo, a bassorilievo, presenta delle teste di uomini e donne dolenti.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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