132753 - Monumento in ricordo dell’eccidio del podere “La Rossa”- Imola

Progettato dall’archeitetto Martinoni, il monumento è costituito da otto steli metallici, tutti in ferro nero,che si elevano verso la luce, uscendo dalla gramigna contorta simboleggiante la barbarie e la prigionia. Fu inaugurato nel 1988; nel 1995 è stata collocata una lapide a ricordo dei caduti: Lorenzo Baldisseri, Emilio Benedetti, Paolo Farolfi, Dante Giorgi, Sergio Ragazzini, Antonio Ronacssaglia, Paolo Roncassaglia e Attilio Visani.
Gli steli metallici sono otto e sono tutti diversi come diverse erano le personalità, il ruolo e le età dei fucilati, pur uniti dallo stesso desiderio di libertà. Ogni elemento, nasce da terra indipendendentemente l’uno dall’altro. Alla realizzazione del monumento hanno partecipato, con il loro contributo, la Sip, le Ami, La Coop Cesi e il Comune di Imola.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Emilia Ponente 173, Imola
CAP:
40026
Latitudine:
44.36298876438377
Longitudine:
11.689836091357392

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde
Data di collocazione:
1988
Materiali (Generico):
Altro
Materiali (Dettaglio):
Otto steli metallici in ferro nero
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
ANPI
Notizie e contestualizzazione storica:
https://www.storiaememoriadibologna.it/eccidio-di-la-rossa-49-evento
Il 10 marzo 1945 i fascisti prelevarono dalla Rocca di Imola otto partigiani appartenenti al Sap montano e catturati in un rastrellamento della zona rastrel collinare di Toranello. Li portarono al podere La Rossa nei pressi della fornace Gallotti di Imola e qui, ai margini di un grosso cratere di bomba d'aereo colmo d'acqua, li fucilarono. Tutti erano stati torturati durante la detenzione.
Lorenzo Baldisserri, anni 20, Emilio Benedetti, anni 30, Paolino Farolfi, anni 30, Dante Giorgi, anni 20, Sergio Ragazzini, anni 20, Antonio e Paolo Roncassaglia, anni 20 e 21, Attilio Visani, anni 27, incarcerati nella Rocca sforzesca di Imola vennero torturati e trasportati in località "La Rossa" dove furono fucilati il 10 marzo 1945 e i loro corpi gettati in un cratere di bomba aerea colmo d'acqua. Non si conosce la motivazione di quella fucilazione, né si sa perché furono scelti quelli e non altri. I resti dei martiri affiorarono e furono ricuperati il 28 marzo. Sul posto ora si trova una lapide con i loro nomi e un monumento costituito da otto steli metallici che li ricorda.

Contenuti

Iscrizioni:
Località Podere "La rossa"
nel marzo 1945

Baldisseri Lorenzo
Benedetti Emilio
Farolfi Paolo
Giorgi Dante
Ragazzini Sergio
Roncassaglia Antonio
Roncassaglia Paolo
Visani Attilio

lottarono per la libertà

Furono massacrati
dalle Brigate Nere e dai Fascisti
Simboli:
Gli steli metallici sono otto e sono tutti diversi come diverse erano le personalità, il ruolo e le età dei fucilati, pur uniti dallo stesso desiderio di libertà. Ogni elemento, tutti in ferro nero, nasce da terra indipendendentemente l'uno dall'altro.

Altro

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