74201 - Monumento a Gindoli, Oldoini e Chimenti – Borghetto di Vara

Il monumento, un blocco di pietra, ricorda Ermanno Gindoli, Alfredo Oldoini, Oronzo Chimenti. Il passare del tempo e le caratteristiche geofisiche della località hanno ricoperto di muschio e piante del sottobosco la zona circostante e fiori spontanei la base del monumento.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Stagnedo
Indirizzo:
Strada Aurelia - curva della Rocchetta
CAP:
19020
Latitudine:
44.22271400793618
Longitudine:
9.745345115661621

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lungo strada, luogo dove sono stati uccisi i ricordati
Data di collocazione:
1947
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
"Basamento" in pietra, roccia. Lapide in marmo di bianco di Carrara. Portavasi in cemento e pietra.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Anpi sez. La Spezia e Comune di Borghetto di Vara (Sp)
Notizie e contestualizzazione storica:
Ermanno Gindoli nasce a San Benedetto (Riccò del Golfo) il 30 marzo 1919.
Ermanno studia alla Scuola Elementare di S.Benedetto, quindi nel Collegio di padre Semeria a Monterosso, diplomandosi maestro e scegliendo la carriera militare nell’Esercito.
Divenuto sottotenente di complemento presso S.A.U.C. di Rieti il 29 luglio 1944, l’8 settembre 1943 è in tale città.
Fatto prigioniero dai tedeschi e collocato su un treno insieme ad altri per essere portato via, riesce fortunosamente a fuggire. La gente del luogo lo rifornisce di abiti civili, fra cui un mantello da pastore, e riesce a raggiungere La Spezia.
Da S.Benedetto, avendo già preso contatto con elementi di “Giustizia e Libertà”, nel marzo 1944 si porta con un nutrito gruppo di giovani a Valditermine (Zeri), dando avvio al movimento resistenziale. Durante il rastrellamento del 20 gennaio 1945 si rifugia sotto il Picchiara, sganciandosi poi verso il basso e portandosi nella zona di Polverara. Fra febbraio e marzo è attivissimo nella ricostruzione del suo battaglione, senza tralasciare attacchi e sabotaggi contro il nemico.
Ormai la Liberazione si avvicina: fra 10 e 11 aprile 1945 occupa con i suoi partigiani Brugnato e il giorno 12, aiutato da un piccolo nucleo del Battaglione “Vanni”, attacca la caserma della G.N.R. di Borghetto, costringendola alla resa.
Alfredo Oldoini nasce a Spezia il 4 settembre 1923 (dal 21 dicembre 1923 denominata La Spezia), studente universitario della Facoltà di Economia e Commercio a Genova, entra nella colonna "Giustizia e Libertà" della IV Zona Operativa, distinguendosi in numerose azioni belliche e il 21 marzo 1945 assume il comando della VI Compagnia del secondo battaglione "Zignago".

Viene deciso di bloccare anche la via Aurelia, e questo per impedire il passaggio delle colonne nemiche in ritirata dalla Linea Gotica.
Su tale strada esiste infatti una località, la Rocchetta, particolarmente adatta per interrompere in modo duraturo le comunicazioni: caratterizzata da una curva stretta e accentuata, ai piedi di un'alta rupe che si affaccia a precipizio su un'ansa del fiume Vara, lì profondo e rapido.
Poiché viene segnalato un convoglio tedesco a pochi chilometri da Borghetto, partono per compiere quanto ordinato Ermanno Gindoli con il caposquadra dei sabotatori, Oronzo Chimenti, il comandante di compagnia Alfredo Oldoini ed altri due partigiani. Riescono a far brillare le mine e interrompere la strada, ma una autoblindo di testa riesce a passare e spara contro i sabotatori usciti allo scoperto.
Gindoli e Chimenti cadono subito. Oldoini, ferito e con una gamba spezzata, si porta sulla sponda opposta, ma il nemico lo incalza ed egli, cosciente di come ogni difesa sia ormai vana, si uccide. A lato del cippo è ricordato anche un partigiano, Colombo, che nella confusione degli avvenimenti, mentre non si avevano più notizie di Ermanno e del suo gruppo era andato a cercarli.
È il 12 aprile 1945.
Il 19 aprile 1945 il comandante della colonna "Giustizia e Libertà", Stefano Colombo "Carli", comunicherà che il II battaglione della colonna si chiamerà "Gindoli" e che la VI compagnia prenderà il nome di Alfredo Oldoini.
Il funerale di Ermanno Gindoli e dei suoi compagni viene fatto a Suvero. Dopo la Liberazione la bara è esposta nel Palazzo della Questura della Spezia e la cerimonia funebre si tiene nella Chiesa di piazza Brin.
A Ermanno Gindoli è dedicata la Scuola Elementare di Riccò del Golfo.
Ad Alfredo Oldoini la Facoltà di Economia e Commercio di Genova ha concesso la laurea a titolo di onore il 20 novembre 1947.

Contenuti

Iscrizioni:
TRE GIOVANI PARTIGIANI
DELLA
COLONNA GIUSTIZIA E LIBERTA'
QUI COMBATTERONO
DRAMMATICAMENTE
INVOCANDO UNA NUOVA ITALIA
E MORIRONO DA CORAGGIOSI
ALLA VIGILIA DELLA FESTA D'APRILE

E R M A N N O G I N D O L I
COMANDANTE DEL BTG. ZIGNAGO

A L F R E D O O L D O I N I
COMANDANTE DI COMPAGNIA

O R O N Z O C H I M E N T I
CAPO SQUADRA
Simboli:
Non sono presenti simboli.

Altro

Osservazioni personali:
Cippo e lapide interessante per l'episodio storico che richiama alla memoria. Particolarmente significativo il basamento in pietra e il grigiore della lapide e le piante naturali che circondano la base, che inevitabilmente rievocano il grigiore ed il freddo che hanno caratterizzato quelle giornate.

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