197957 - Monumento in ricordo di Felice Cascione – Alto (CN)

Il monumento in pietra è costituito da un parallelepipedo sormontato da una colonna spezzata. Le lastre dedicatorie in marmo ricordano la figura di Felice Cascione medico e comandante partigiano.

 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
CAP:
17032
Latitudine:
44.120898254787
Longitudine:
7.9857354398063

Informazioni

Luogo di collocazione:
Nelle vicinanze di un sentiero di montagna
Data di collocazione:
1964
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Monumento in pietra lastre in marmo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Nato ad Imperia il 2 maggio 1918, morto in Val Pennavaira (Savona) il 27 gennaio 1944, medico chirurgo, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Attivo antifascista sin dal 1940, Cascione si era laureato a Bologna nel 1942. L'anno dopo "U megu" (il dottore), fu alla testa, insieme alla madre, delle manifestazioni popolari ad Imperia per la caduta del fascismo. Ciò gli valse il carcere. Con l'8 settembre, raccolto con sé un piccolo numero di giovani, Cascione organizzò in località Magaletto Diano Castello la prima banda partigiana dell'Imperiese. Le azioni vittoriose contro gli occupanti e contro i fascisti si alternavano all'assistenza che quel giovane medico - "bello e vigoroso come un greco antico", com'ebbe a descriverlo Alessandro Natta - prestava ai montanari delle valli da Albenga ad Ormea. Fu proprio la sua generosità di medico a tradire Cascione. In uno scontro con i fascisti, in quella che si ricorderà come "la battaglia di Montegrazie", i partigiani catturano un tenente e un milite della Brigate nere, tal Michele Dogliotti. I due prigionieri rappresentano un impaccio e, dopo un sommario processo, si decide di eliminarli. Interviene "U megu": "Ho studiato venti anni per salvare la vita di un uomo e ora voi volete che io permetta di uccidere? Teniamoli con noi e cerchiamo di fargli capire". Così i due fascisti seguono la banda in tutti i suoi spostamenti. Cascione si prende particolarmente cura di Dogliotti, che è piuttosto malandato, e divide con lui le coperte, il rancio, le sigarette. A chi diffida e tenta di metterlo sull'avviso replica: "Non è colpa di Dogliotti, se non ha avuto una madre che l'abbia saputo educare alla libertà". Passa circa un mese e il brigatista nero fugge. Pochi giorni dopo, Dogliotti guida alcune centinaia di nazifascisti verso le alture intorno ad Ormea, che sa occupate da unità garibaldine. All'alba la battaglia divampa dal versante di Nasino di Albenga. "U megu", con i suoi, tenta un colpo di mano per rifornirsi di munizioni. Il tentativo fallisce; Cascione, gravemente ferito, rifiuta ogni soccorso e tenta di coprire il ripiegamento dei suoi uomini. Ma due di loro non se la sentono di abbandonarlo e tornano indietro: Emiliano Mercati e Giuseppe Castellucci incappano nei fascisti. Mercati sfugge alla cattura; Castellucci, ferito, è selvaggiamente torturato perché dica dov'è il comandante. Cascione, quasi agonizzante, sente i lamenti del suo uomo seviziato, si solleva da terra e urla: "Il capo sono io!". Viene crivellato di colpi.

Contenuti

Iscrizioni:
LA RESISTENZA
RICORDA IL COMANDANTE PARTIGIANO
FELICE CASCIONE
DOTTORE CHE CURO' GENEROSAMENTE
GLI ABITANTI DI QUESTE VALLI
SOSTO' CON I SUOI UOMINI
IN QUESTI CASOLARI PRIMA DI AFFRONTARE
IL NEMICO NAZIFASCISTA
ED IL 27 GENNAIO 1944
QUI MORI' PER LA LIBERTA'
AUTORE DELLA CANZONE "FISCHIA IL VENTO"
MEDAGLIA D'ORO AL VALORE MILITARE
L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
POSE IL 1° AGOSTO 2010

2 - 5 - 1918 27 - 1 - 1944
PER LA SUA DOLCE TERRA
PER L'IDEALE PIU' GRANDE
DELLA LIBERTA' DEI POPOLI OPPRESSI
DELLA FRATELLANZA DEI POPOLI LIBERI
CADDE COMBATTENDO
SU QUESTE ROCCE ARIDE E BRUNE
IL 27 GENNAIO 1944
LA SUA MEMORIA
DURERA' COME LA MONTAGNA
LA SUA GLORIA
COME QUELLA DEGLI ANTICHI EROI
A PERENNE RICORDO LA MADRE POSE

LA MORTE TI HA INCONTRATO
TUTTO PROTESO VERSO IL TUO SOGNO
DI BONTA' E DI LIBERTA'
E TI HA FATTO EROE

1944 1964
A RICORDO DI
FELICE CASCIONE
A.N.P.I. LECA D'ALBENGA


Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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