5517 - Monumento “Pietà del Giugno 1944” di Civitella in Val di Chiana (AR)

Il memoriale, inserito sul muro accanto alla chiesa, comprende un bassorilievo in bronzo e una lastra in marmo che ricordano la strage del 29 giugno 1944: nel primo è raffigurata la scena di donne e bambini che scappano dal paese in fiamme, nella seconda è inciso il testo della poesia “Pietà del giugno 1944”.

NOTA STAFF PIETRE: Memoriale censito dalle scuole: Scuola Media Magiotti, I.C.  Masaccio e I.C. Lucignano nell’ambito del concorso Esploratori della Memoria.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Don Alcide Lazzeri
CAP:
52041
Latitudine:
43.418415352135
Longitudine:
11.723328078941

Informazioni

Luogo di collocazione:
Mura accanto alla chiesa
Data di collocazione:
1969
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Scultura in bronzo e lastra in marmo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Civitella in Val di Chiana
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 29 giugno 1944, festa dei Santi Pietro e Paolo, truppe della divisione Göering entrarono a Civitella e si diressero verso la chiesa del paese dove la popolazione era riunita nella solennità religiosa per assistere alla messa. Fatti uscire tutti sulla piazza, allontanarono le donne e passarono per le armi gli uomini, anche il parroco don Alcide Lazzeri. Il paese poi fu dato alle fiamme.

Il bassorilievo è opera dell'artista Mario Moschi a cui fu commissionata dal Comune di Civitella in occasione del 25° anniversario della strage.

La poesia è stata composta da Franco Antonicelli.

Contenuti

Iscrizioni:
"Pietà del Giugno 1944"

La mattina del 29 era festa in parrocchia
per i santi Pietro e Paolo,
ma il giorno che si apriva bellissimo
diventò nebbia fumo fuoco sangue
fragore di mitraglia grida di uccisi
essere uomini significò morire
e gli uccisori non erano uomini ma fiere impazzite.
Cadde il parroco sacrificato
benedicendo il suo popolo.
Bruciarono nel guscio delle case i vivi e i morti.
- Addio Civitella cosa sarà di noi?
fu il lamento delle donne rimaste sole
Ora Civitella è risorta da roghi e da ortiche
i tumoli sono fioriti le lagrime seccate
i bambini che videro muti e pallidi sono cresciuti
il ricordo è cenere
che un vento di giorno in giorno disperde.
Ma non sia dimenticato il delitto
che strazia anche l'inerme
sia fuggita la colpa
che macchia anche l' innocente
delitto e colpa che sono l' ingiusto guadagno e l' intolleranza
padre e madre della guerra".
Franco Antonicelli

Accanto al monumento si trova un cartello esplicativo:
"Il monumento ricorda la strage nazi-fascista perpetrata in questo paese e nella vicina frazione di Cornia il 29 Giugno 1944 dalla divisione tedesca Hermann Göring. Persero la vita 176 civili inermi. Gli uomini furono uccisi in questa piazza in gruppi di cinque con un colpo di pistola alla nuca. Gli altri vennero massacrati nelle loro case. Lo stesso giorno i due paesi vennero dati alle fiamme".
Simboli:
Nella lastra non sono presenti simboli. Nella lapide le immagini sono pietà di donne che scappano con in braccio i loro figli.

Altro

Osservazioni personali:
NOTA STAFF PIETRE: Memoriale censito dalle scuole Scuola Media Magiotti, i.c masacio e I.C. Luciagnano nell'ambito del concorso Esploratori della Memoria.

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