58642 - Monumento “Un canto alle penne mozze” – Pistoia

Al centro del giardino, intitolato all’alpino Villy Pasquali, è sistemato un monumento dedicato alle «penne mozze», a tutti quegli alpini che, in tempo di guerra o di pace, sono caduti per il bene della collettività; in particolare ricorda il sacrificio dell’alpino tenente veterinario Villi Pasquali, caduto in Jugoslavia.
Il monumento è costituito da un basamento a parallelepipedo sovrastato da una grande penna alpina mozzata; di lato è posta una stele, realizzata in un blocco di pietra, sulla quale è fissato un disco bronzeo recante l’iscrizione dedicatoria.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Pellegrino Antonini
CAP:
51100
Latitudine:
43.93484839386648
Longitudine:
10.911108285913883

Informazioni

Luogo di collocazione:
Giardino pubblico, via Antonini
Data di collocazione:
20/09/1998
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Base e stele in pietra; penna mozza e lastra circolare in bronzo;
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Associazione Nazionale Alpini- Gruppo di Pistoia
Notizie e contestualizzazione storica:
L'alpino tenente veterinario Villy Pasquali, morì in Jugoslavia combattendo nella leggendaria “Divisione partigiana Garibaldi”, fu insignito di Medaglia d'Oro al Valor Militare, l’unica assegnata ad un cittadino del comune di Pistoia per il periodo della Resistenza.
Nato a Pistoia nel 1914, caduto a Brijestovo (Montenegro) il 10 novembre 1943, fu medico veterinario. Si era laureato in medicina a Torino nel 1939 e tre anni dopo era stato chiamato alle armi. Mobilitato in Dalmazia con un reggimento di artiglieria alpina della "Taurinense", dopo l'8 settembre 1943 si unì ai partigiani che diedero vita alla Divisione "Garibaldi", partecipando con i suoi artiglieri a numerose azioni contro i tedeschi. Cadde durante un attacco ad un presidio nemico. La motivazione della massima ricompensa militare alla memoria di Villy Pasquali dice: "(...) Visto cadere un mitragliere lo sostituiva all'arma, continuando il fuoco contro un pezzo anticarro tedesco; fatto segno al tiro concentrato di armi automatiche nemiche non desisteva dalla azione, restando sul posto anche quando l'arma, più volte colpita, era resa inservibile. Sempre presente ove più aspro appariva il compito, durante una successiva azione, mentre con i suoi uomini formava una insormontabile barriera al nemico incalzante, stroncato dal fuoco nemico, immolava la sua giovinezza sul campo di battaglia".

Contenuti

Iscrizioni:
(Su una lastra bronzea di forma circolare, fissata ad un blocco di pietra, a sinistra del monumento)
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - 20 SETTEMBRE 1998
(All'interno)
"UN CANTO ALLE PENNE MOZZE" - ASSOCIAZIONE ALPINI PISTOIA
Simboli:
Penna alpina

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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