Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Bongiovanni Emilio
- CAP:
- 31044
- Latitudine:
- 45.7963719
- Longitudine:
- 12.0508316
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Sperone di Santa Lucia a circa 1km da Montebelluna
- Data di collocazione:
- 01 maggio 1923
- Materiali (Generico):
- Laterizio, Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Cancello in ferro battuto, Altorilievo in Marmo, Muri di Pietra e lapidi in marmo
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Gruppo Alpini Biadene "Gen.V.Garioni"
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Alla fine del primo conflitto mondiale tanti erano i cimiteri sparsi sui luoghi di battaglia a ricordare ai familiari ed agli ex combattenti le gesta ed i sacrifici patiti. D’altro canto l’esigenza di risanare i campi di battaglia e di restituire quei luoghi alla vita civile, indusse il Parlamento Italiano nel 1921 ad emanare una Legge che garantiva, a chi ne avesse fatto richiesta, il trasporto gratuito delle salme dai cimiteri di guerra a quelli del paese di appartenenza. L’appello restò per lo più inascoltato, tanto che fu necessario creare l’Ufficio centrale per la cura e la sistemazione delle salme dei caduti, che ha permesso in seguito, la realizzazione dei Sacrari nelle località simbolo delle diverse fasi del conflitto: offensiva (Monte Pasubio, Oslavia, Redipuglia, Caporetto, Timau), difensiva (Nervesa, Fagarè, Monte Grappa) e nella guerra d’attrito (Asiago, Monte Cimone). Anche per queste ragioni l’Ossario di Biadene, il più piccolo Ossario d’Italia, rappresenta una scelta in controtendenza, espressione della tenace volontà di una popolazione di appropriarsi dei propri cari restituendoli al territorio di origine. Sotto l’impulso dell’Arciprete don Bartolomeo Ambrosi nasce nel primo dopoguerra il Comitato “Monumento Ossario” i cui fondatori, Alberto Zane (capomastro autore del progetto e Presidente del Comitato) e Guglielmo Granzotto (cassiere), iniziarono l’opera di ricostruzione storica e di sviluppo di un’idea che si era fatta strada già nel 1919 fra pochi Biadenesi convinti che tra i doveri del dopoguerra vi fosse quello di non dimenticare e di onorare degnamente i propri Caduti. La spesa stimata per la realizzazione del progetto, di circa 100.000 lire, era ingente in quegli anni si scarsità e povertà di mezzi ma all’appello per la sottoscrizione, lanciato dal Comitato, risposero in tanti, ciascuno come poteva offrendo la propria manodopera per i lavori di scavo, di trasporto della sabbia e ghiaia, di pietrame e marmi (anche in pieno periodo di lavori agricoli) ed elargendo, privandosene, di piccole masserizie di casa. Vi fu persino chi portò qualche capo di bestiame al mercato per devolverne il ricavato pro Monumento. L’inizio dei lavori con la deposizione della prima pietra ebbe luogo il 1° maggio 1923, alla presenza di tanti cittadini, di Autorità civili, militari e di alcuni reduci Biadenesi tra cui il mutilato di guerra ed ex Capitano Giuseppe dall’Armi. Le cronache del tempo riferiscono di una grande partecipazione di popolo per assistere alla funzione religiosa ed alla mostra di beneficenza per la raccolta fondi a favore del progetto. Tra le personalità del tempo che avevano “aderito” favorevolmente all’iniziativa, spicca quella del medico montebellunese Guido Bergamo, Alpino, reduce di guerra e pluridecorato. In una sua missiva datata 29 Aprile 1923 indirizzata al Comitato dell’erigendo Ossario, il Capitano Bergamo tra l’altro riporta: “Quando partimmo volontari per la guerra, dopo aver sbaragliata la mala genia dei neutralisti mai avremmo immaginato che le nostre terre sarebbero state santificate dal miglior sangue italiano. Onorare i morti non significhi fare vana retorica: ma (non comprensibile) i destini per cui i nostri compagni caddero e per cui noi saremmo pronti ad impugnare ancora le armi, nel nome della patria e della umanità, senza chiedere premi di sorta”. La cerimonia solenne della traslazione dei resti mortali di 37 Caduti Biadenesi si tenne l’ultima domenica di novembre dell’anno 1925 alla presenza del Colonnello udinese Giuseppe Alberto Bassi, creatore dei Reparti d’Assalto degli Arditi ed insignito di due Medaglie d’Argento al Valor Militare. In anni successivi nell’Ossario furono traslati i resti mortali di altri Biadenesi Caduti nel primo conflitto mondiale. In occasione della celebrazione del 4 Novembre 1949, venne collocata una lapide con incisi i nomi Il più piccolo Ossario d’Italia L’OSSARIO DI BIADENE RACCOGLIE I CADUTI FIGLI DEL TERRITORIO Fameja 45 Alpina Ottobre 2020 Cultura dei Caduti di Biadene nel secondo conflitto mondiale e dei Partigiani di Biadene periti nella lotta di Liberazione. Lavori di manutenzione straordinaria sono stati effettuati dal Comitato “Monumento Ossario” nel 1982 a cura di Giuseppe Pieri, dell’allora Capogruppo Alpini di Biadene Milo Cervi e di numerosi collaboratori. Con la cessazione dell’attività del Comitato, avvenuta agli inizi degli anni novanta, la gestione e cura dell’Ossario è assicurata dal Gruppo Alpini di Biadene “Gen. Vincenzo Garioni” con i necessari e costanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del Monumento. L’ultimo è stato effettuato nel 2014 con importanti interventi di consolidamento, ricostruzione della scalinata (donata dal sig. Piero Poloni), pulizia degli esterni e rinfresco dei decori e delle iscrizioni. A distanza di più di cento anni da quegli eventi bellici non è agevole tratteggiare le gesta di questi soldati che, come molti di quella generazione vennero, per lo più inconsapevolmente, catapultati nella più sanguinosa delle guerre che l’uomo avesse mai visto. Per alcuni di loro preziose sono state le informazioni raccolte nel database di Onor caduti e nel carteggio di cui dispone il Gruppo alpini di Biadene e che ha consentito di meglio individuare il luogo e la causa della morte di questi uomini associata a particolari episodi bellici. Così come il comune destino dei quattro Fanti del 55° Reggimento della Brigata Marche (di stanza a Treviso) Barbisan Michele (classe 1886) Binotto Antonio (classe 1892), Bolzonello Giorgio (classe 1891) e Lorenzon Angelo (classe 1887) che perirono nell’affondamento del piroscafo, adibito al trasporto truppe, Principe Umberto avvenuta, ad opera di un sommergibile U5 (comandato dal tenente di vascello Friedrich Schlosser), l’8 giugno 1916 nell’alto Adriatico durante il ritorno in Patria dei nostri Soldati dal fronte albanese (dove erano arrivati l’11 febbraio dello stesso anno); ritorno resosi necessario per rafforzare le linee sul fronte dell’Isonzo. L’episodio, per il numero di vittime, segnò una delle pagine più “nere” della storia navale della Prima Guerra Mondiale; perirono 1.926 persone (su 2.821 persone complessivamente imbarcate). Per giorni il mare restituì i corpi di questi uomini che furono sepolti, senza nome, fra gli ulivi in un cimitero ai bordi di una strada vicino a Valona. Solo nel dopoguerra le salme vennero traslate nel Sacrario Caduti d’Oltremare di Bari. Altrettanto singolare, per quanto possa esserlo un episodio bellico, è la sorte del Soldato Martignago Antonio (classe 1886) della 93^ Batteria Assedio dell’8° Reggimento Artiglieria da Fortezza che operava, assieme alle Sezioni Autoparco, sull’Altopiano di Asiago in località Gomarolo a Conco. Il 24 Ottobre 1918, soli undici giorni prima della fine della guerra, un colpo di artiglieria austriaca, partito dalle postazioni nemiche (che si trovavano a sei chilometri) e guidato da un pallone frenato, fece esplodere il deposito di balistite posizionato in Val del Gatto a ridosso della Contrà Trotti causando la morte di cento Soldati e di un civile. La piccola contrada Trotti prossima al deposito fu rasa al suolo così distrutta che, secondo le testimonianze di allora, neppure le pietre si trovarono; l’esplosione fu così violenta che la scossa fu avvertita in lontani paesi ed oltre Vicenza facendo crollare parte del tetto della chiesa di Conco. Tra i Caduti Biadenesi, le cui spoglie riposano nell’Ossario, vi sono anche due “Ragazzi del ‘99”, ragazzi appunto che, appena diciottenni nel 1917, vennero chiamati alle armi prendendo parte alla 11^ offensiva dell’Isonzo e nel ripiegamento dall’Isonzo alla linea del Piave: Poloni Paolo Emilio, soldato del 2° Reggimento Artiglieria da Montagna e Sartor Fortunato, soldato del 2° Reggimento Granatieri entrambi morti di malattia, il primo nel 1920 ed il secondo nel 1918. Occorre a tal proposito evidenziare che molti dei soldati che l’Ossario vuole ricordare perirono in ospedali di fortuna, a ridosso delle linee del fronte o in campi di prigionia, per cause non direttamente legate agli eventi bellici ma per la pandemia influenzale (la cosiddetta spagnola), particolarmente aggressiva con giovani adulti, e che tra il 1918 ed il 1920 uccise decine di milioni di persone nel mondo. Per celebrare i 95 anni di edificazione dell’Ossario, il 21 Novembre il Gruppo Alpini di Biadene “Gen. V. Garioni” organizzerà ogni anno una cerimonia fino al 2025, anno in cui il Monumento celebrerà i 100 anni dalla sua realizzazione. Il Capogruppo di Biadene Alfredo Celotto Il Consigliere Sezionale 7° Rgpt Franco Giacomi
Contenuti
- Iscrizioni:
- BIADENE AI SUOI CADUTI
GUERRA 1915 1918
1940 1945
POLONI ANGELO SOLDATO 125 FANTERIA DECEDUTO ALLA STAZIONE DI ESSEN WESTFALIA 7 DICEMBRE I9I7
POLONI GIUSEPPE SOLDATO 7 ALPINI CADUTO SUL GRAPPA 25 NOVEMBRE 1917
GUOLO AGOSTINO SOLDATO 7 ALPINI CADUTO A COSTON TOMBOLIN COLDENOVE 3 LUGLIO 1916
POLONI PAOLO SOLDATO 2 REGG MONTAGNA DECEDUTO ALL' OSPEDALE DI SAVIGLIANO 10 MAGGIO 1920
MARTIGNAGO ABRAMO SOLDATO DECEDUTO ALL'OSPEDALE DI ESTE 5 GENNAIO 1918
RASERA GIOVANNI SOLDATO I GRANATIERI DECEDUTO A CAMPOBASSO 13 OTTOBRE
ANDREOLA EMILIO SOLDATO 5 ALPINI CADUTO A CONCO 4 OTTOBRE 1918
CASAGRANDE DONATO CAPORALE NEI VOLONTARI ALPINI CADUTO A CIMA TOFANE 21 SETTEMBRE 1915
DE CECCHI ANTONIO CAPORALE 115 FANTERIA CADUTO --- 23 GIUGNO 1917
GIGI MORETTI CAPITANO DEL 117 FANTERIA CADUTO SUL CARSO IL 10 OTTOBRE 1916
ZAMPROGNO ALBINO SOLDATO 135 FANTERIA DECEDUTO A BIADENE 25 APRILE 1921
FACCHIN PIETRO ANTONIO CAPORALE 7 ALPINI CADUTO SUL GRAPPA 14 DICEMBRE 1917
PAVAN VIRGINIO SOLDATO 8 BERSAGLIERI DECEDUTO ALL' OSPEDALE DI SCORZE IL 28 GIUGNO 1918
MARTINELLO NATALE SOLDATO 158 FANTERIA DECEDUTO A MILOWITZ 10 MARZO 1918
SARTOR FORTUNATO SOLDATO 2° GRANATIERI DECEDUTO ALL' OSPITALE DI BOLOGNA 1.10.1918
CAPITANO SARTOR GIOACCHINO DECORATO AL VALOR MILITARE 9.7.1892 31.5.1933
PIOVESAN GIUSEPPE FU PIETRO SOLDATO 36 FANTERIA CADUTO A SCHIRI 9 GIUGNO 1916
MANFRIN BRUNO MARINAIO DECEDUTO NEL ATLANTICO 18 APRILE 1941
BORDIN FERDINANDO SOLDATO 44 FANTERIA CADUTO SUL MONTE SANTO 19 AGOSTO 1917
MATTIELLO GIOVANNI REALE CARABINIERE UCCISO A CASTELFRANCO DA BOMBA AEREA 1 GENNAIO 1918
TOCCHETTO GIUSEPPE SOLDATO 58 FANTERIA DECEDUTO A REGGIO EMILIA 18 APRILE 1919
MARTIGNAGO PIETRO SOLDATO 2 GRANATIERI DECEDUTO AD ALTEN GRABARD 6 GIUGNO 1918
DURANTE AMEDEO SOLDATO 2 ARTIGL. PESANTE CAMPALE CADUTO SUL GRAPPA 9 GENNAIO 1918
SOLDATO BORDIN LIBERALE CLASSE 1885 2° REGG. GRANATIERI MORI' PRIGIONIERO A MILOWITZ IL 24-2-1918
FAMIGLIA A. BORDIN CONCEDE LOCULO AL
MARESCIALLO MAGG.PILOTA IDROVOLANTI ROSATO MARIO N. IL 4-11-1902 MORI A SESTO CALENT 12-6-1931
PIOVESAN GIUSEPPE FU VINCENZO SOLDATO 1° GRANATIERI DECEDUTO OSPITALE DI RIETI 23 LUGLIO 1918
COPPE SILVIO SOLDATO 145 FANTERIA DECEDUTO ALL'OSPEDALE DI SEBENICO 3 DICEMBRE 1918
LA FAMIGLIA MARTIGNAGO CEDE LOCULO A
POLONI MARTIGNAGO ANTONIO SOLDATO 93 BATTERIA D'ASSEDIO CADUTO A CASE TROTTI 24 OTTOBRE 1918
POLONI ALESSANDRO SOLDATO 7 REGG. ALPINI BATT FELTRE DECEDUTO A AGORDO 2 FEBRAIO 1941
DALLA LANA BENIAMINO SOLDATO 8 ALPINI CADUTO SUL TONALE TRENTINO 2 NOVEMBRE 1918
MICHIELIN ANGELO SOLDATO 84 FANTERIA DECEDUTO IN LIBIA 4 NOVEMBRE 1915
DALLA LANA ERMENEGILDO SOLDATO 47 FANTERIA DECEDUTO A SAGETI 2 NOVEMBRE 1916
MICHIELIN GIO.BATTA SOLDATO 19 FANTERIA CADUTO A SELLA S. MARTINO CARSO 6 GENNAIO 1916
STEFANI GIOVANNI SOLDATO 5 ALPINI DECEDUTO ALL' OSPEDALE DI ASIAGO 15 APRILE 1916
BINOTTO PIETRO CAPORALE MAGGIORE 7 FANTERIA CADUTO A DERNA 24 NOVEMBRE 1916
BOLZONELLO GIORGIO SOLDATO 55 FANTERIA SCOMPARSO NEL AFFONDAMENTO DEL PRINCIPE UMBERTO 8 GIUGNO 1916
BOLZONELLO ALBERTO SOLDATO DEL 25 REGGTO FANTERIA CADEVA VITTIMA DEI COMUNISTI RUSSI IL 23 APRILE 1945 IN GERMANIA
BINOTTO ANTONIO SOLDATO 55 FANTERIA SCOMPARSO NEL AFFONDAMENTO DEL PRINCIPE UMBERTO 8 GIUGNO 1916
CAPORALE SARTOR ANGELO N - 1915 M - 1941 IN ALBANIA
LORENZON ANGELO SOLDATO 55 FANTERIA SCOMPARSO NEL AFFONDAMENTO DEL PRINCIPE UMBERTO 8 GIUGNO 1916
BINOTTO VITTORIO SOLDATO 7 REGG. ALPINI DECEDUTO A BIADENE 2 NOVEMBRE 1919
BARBISAN MICHELE SOLDATO 55 FANTERIA SCOMPARSO NEL AFFONDAMENTO DEL PRINCIPE UMBERTO 8 GIUGNO 1916
CADUTI SER.MAGG. MICHIELIN LUIGI MED.D'ARGENTO
CADUTI SER. MICHIELIN CAMILLO
CADUTI SER.MAGG BRESOLIN LORIS MED. DI BRONZO
CADUTI MIL POR BINOTTO ALBERTO VICE BRERE
CADUTI CAP.LE SARTOR ANGELO
CADUTI SOLD. BOLZONELLO ALBERTO
CADUTI SOLD. BROLLO GUIDO
CADUTI SOLD. CELATO GINO
CADUTI SOLD. PIOVESAN CARLO
CADUTI SOLD. SERNAGLIA LUIGI
CADUTI SOLD. STECCA ALDO
CADUTI SOLD. STEFANI CANDIDO
GUADAGNIN ERNESTO SOLDATO 6 ALPINI CADUTO MONTE ORTIGARA 10 GIUGNO 1917
DISPERSI TEN. BOF FERMINIO
DISPERSI I AV. ZUCCO MARTINO
DISPERSI SOT. CAPO CASAGRANDE ALBINO
DISPERSI SEMP. BERTELLE BRUNO
DISPERSI SOLD. BOTTIN ANGELO
DISPERSI SOLD. BORDIN MARIO
DISPERSI SOLD. GUADAGNIN GINO
DISPERSI SOLD. SAVIANE GIULIO
DISPERSI SOLD. ZAMPROGNO ANGELO
CADUTI PARTIGIANI DOTT. BOSCHIERI ANTONIO
CADUTI PARTIGIANI CALLEGARI MARIO
CADUTI PARTIGIANI CASAGRANDE GUIDO
BUZIOL OSVALDO SOLDATO 57 FANTERIA DECEDUTO A GORIZIA 27 MAGGIO 1917
- Simboli:
- altorilievo in marmo raffigurante una corona di quercia e lauro
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita