174274 - Parco della Rimembranza ai Caduti di Chiusaforte

Il Parco della Rimembranza, che ricorda i Caduti del Comune di Chiusaforte (UD) nella Grande Guerra, si trova sul Colle di San Bartolomeo, accanto alla chiesa parrocchiale. Nell’area, dove sono presenti 27 tigli a ricordo dei Caduti, sono presenti anche una lapide, affissa sulla facciata della chiesa prospiciente il parco, il monumento “Faro”, realizzato dal Comune di Chiusaforte nell’anno 1926 e un masso su cui sono affisse due lapidi, quella più grande riportante il Bollettino della Vittoria del Generale Diaz e l’altra, con logo del “Cividale”, che ricorda il glorioso battaglione alpino e i suoi Caduti nelle due guerre mondiali.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via della Chiesa
CAP:
33010
Latitudine:
46.4075625
Longitudine:
13.3085625

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area dedicata, limitrofa alla chiesa parrocchiale
Data di collocazione:
Parco 04/11/1923; Lapide sulla facciata del Municipio 28/11/1920, dall'estate del 2013 nel parco; Monumento 1926; Masso anni '90
Materiali (Generico):
Altro
Materiali (Dettaglio):
Parco della Rimembranza: area verde con numero 27 tigli, a ricordare il numero dei soldati di Chiusaforte Caduti nella Grande Guerra
Lapide: interamente in marmo
Monumento: è formato da blocchi in pietra
Masso: blocco di roccia con il Bollettino della Vittoria su pesante lastra in bronzo, mentre la lapide ai Caduti del Btg. "Cividale" è realizzata a colori, in una lega leggera.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
Parco della Rimembranza
Il Comune di Chiusaforte aderì alla proposta del deputato Mario Lupi di istituire in tutta Italia un Parco o un Viale della Rimembranza per ricordare ed onorare i Caduti della prima guerra mondiale. Fu inaugurato il 4 novembre 1923. Sono stati piantati 27 alberi, uno per ogni soldato Caduto e considerato che il Comune ricade in zona montana, all'epoca si optò per il tiglio, pianta sacra fin dall'antichità, che non teme il freddo e si adatta a qualunque terreno e condizione. A distanza di quasi 100 anni, si può dire che la scelta fu oculata.

Lapide ai Caduti
In occasione del Consiglio Comunale del 3 maggio 1919 il Sindaco di Chiusaforte, dopo un breve e vibrato discorso di amor patrio, e dopo aver rivolto il suo deferente e rispettoso saluto ai soldati che fecero olocausto della loro vita per l’Italia, propone di erigere un marmoreo ricordo di imperitura memoria. La proposta venne accolta unanimemente e domenica 28 novembre dell’anno successivo si procedette alla solenne inaugurazione della lapide. Inizialmente venne collocata sulla facciata del Municipio, poi nel 2013 è stata accuratamente restaurata e riposizionata sulla facciata della chiesa parrocchiale prospiciente il Parco della Rimembranza. Anche se riporta 27 nomi, i Caduti furono in realtà 28, infatti solamente il 15 dicembre 1920 giunse notizia della morte del fante Giuseppe Marcon, avvenuta per malattia il 2 febbraio 1918 nel campo di prigionia di Mauthausen. Pertanto tale nominativo non risulta inciso nella lapide. (e sono stati piantati solamente 27 tigli). La lapide fu scolpita da Antonio Linassi (Chignaro), padre dei Caduti Sebastiano (alpino) disperso in combattimento in Val Dogna il 18 luglio 1916 e Luigi (fante) morto all’Ospedale di Santo Spirito a Verona il 22 marzo 1917.

Monumento
Realizzato dal Comune di Chiusaforte nell’anno 1926 e dedicato ai Caduti della Grande Guerra

Masso
Posizionato accanto al Monumento "Faro" nel Parco della Rimembranza, con incastonate due lapidi: quella più grande riportante il Bollettino della Vittoria del Generale Diaz (Grande Guerra) e l'altra con logo del "Cividale" che ricorda il glorioso battaglione alpino e i suoi Caduti nelle due guerre mondiali.

Contenuti

Parco della Rimembranza

Non sono presenti iscrizioni

Lapide ai Caduti nella Grande Guerra

IL COMUNE DI CHIUSAFORTE AI SUOI CITTADINI MORTI NELLA GUERRA 1915-18

A. BAT. LONGHINO MATTIA FU GUGLIELMO – MACEDONIA 13/12/1917
SOL. BATTISTUTTI ANTONIO DI VITTORIO – MOTTA DI LIVENZA 6/11/1917
” LINASSI SEBASTIANO DI ANTONIO – VAL DOGNA LUGLIO 1916
” MARCON CELESTE DI GIUSEPPE – TRENTINO DICEMBRE 1915
” MARCON PAOLO FU PIETRO ANTONIO – MONTE CHIESA 24/7/1916
” MARCON TEODORO DI GIOVANNI – GORIZIA 14/5/1917
” PAPIS ERNESTO DI PIETRO – MONFALCONE 16/8/1916
” VITTOR GIOVANNI DI LUIGI – S. GABRIELE 11/9/1917
” MARCON LUIGI DI GIACOMO – CARSO 17/1/1917
” LINASSI LUIGI DI ANTONIO – VERONA 22/3/1917
” FUCCARO ISIDORO DI GIACOMO – PADOLA DI CADORE 20/7/1916
” CEREATTI RAFFAELE DI CARLO
” FORTIN FERDINANDO FU CARLO
” LINASSI ITALICO ENRICO FU GREG.
” NAIDON GAETANO FU LUIGI
” PITTINO GUIDO DI VALENTINO
” MARCON LUIGI DI PIETRO
” LINASSI LUIGI DI ANTONIO
” RIZZI PIETRO FU RODOLFO
CAP. MARCON UMBERTO DI PIETRO
” MARCON LUIGI FU MATTIA
SOL. DELLA MEA ELIO DI GIUS.
” PESAMOSCA ELISEO FU LUIGI
” RIZZI UMBERTO DI DIONIGI
” TERMINI VALENTINO
” FUCCARO PAOLO DI LUIGI
” MARCON SILVIO FU P. ANT.
28/XI/1920

Masso ai Caduti Btg “Cividale”

(PRIMA LAPIDE)
CON SINCERO AFFETTO E GRATITUDINE IL GRUPPO ALPINI E LA POPOLAZIONE CHIUSANA POSANO A RICORDO DEL “BTG. CIVIDALE” ED IN MEMORIA DI TUTTI I SUOI CADUTI. PERMASE A SCLUSE (CHIUSAFORTE IN LINGUA FRIULANA) DAL 11/9/1963 AL 11/11/1995″

(SECONDA LAPIDE) BOLLETTINO DELLA VITTORIA
R. ESERCITO ITALIANO COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N, 1268 4 NOVEMBRE 1918 ORE 12
LA GUERRA CONTRO L’AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L’ALTA GUIDA DI S.M. IL RE, DUCE SUPREMO, L’ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI, INIZIÒ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI, È VINTA. LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE CINQUANTUNO DIVISIONI ITALIANE, TRE BRITANNICHE, DUE FRANCESI, UNA CECOSLOVACCA ED UN REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO SETTANTATRÉ DIVISIONI AUSTROUNGARICHE, È FINITA. LA FULMINEA E ARDITISSIMA AVANZATA DEL XXIX CORPO D’ARMATA SU TRENTO, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA VII ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA I, VI E IV, HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DELLA FRONTE AVVERSARIA. DAL BRENTA AL TORRE L’IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA XII, DELLA VIII, DELLA X ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE. NELLA PIANURA, S.A.R. IL DUCA D’AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA SUA INVITTA III ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSA GIÀ VITTORIOSAMENTE CONQUISTATE, CHE MAI AVEVA PERDUTE. L’ESERCITO AUSTRO-UNGARICO È ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NELL’ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NELL’INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUANTITÀ INGENTISSIME DI MATERIALE DI OGNI SORTA E PRESSOCHÉ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI. HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI CINQUEMILA CANNONI. I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESE CON ORGOGLIOSA SICUREZZA.
DIAZ

Monumento “Faro”

Non sono presenti iscrizioni

Simboli:
Lapide: leone alato e 4 borchie agli angoli
Monumento: una croce sulla sommità
Masso: sulla lapide dedicata al "Cividale" è presente in alto a sinistra il logo del Battaglione alpino

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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