276204 - Piastrella in memoria del partigiano Luigi Therisod – Alassio (SV)

La mattonella, di forma quadrangolare, è affissa su un muretto, accanto ad altre. La mattonella è bianca con leggere  sfumate venature di azzurro e presenta decorazioni in azzurro che ricoprono i bordi per la quasi totalità del perimetro della mattonella. Sono presenti gli stemmi del Comune di Alassio, dell’ANED e dell’A.N.P.I.: tutto dello stesso colore azzurro.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Corso Dante Alighieri
CAP:
17021
Latitudine:
44.00742352003
Longitudine:
8.172897173782

Informazioni

Luogo di collocazione:
Affissa al Muretto
Data di collocazione:
5 Febbraio 2022
Materiali (Generico):
Altro
Materiali (Dettaglio):
Mattonella di ceramica.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Non disponibile.
Notizie e contestualizzazione storica:
Il Muretto di Alassio celebra la memoria delle vittime della deportazione nazista. Sarà scoperta domani mattina, sabato 5 febbraio, la piastrella dedicata al partigiano Luigi Therisod, deportato e morto a Mauthausen nel 1944. La cerimonia, voluta dall'Aned, associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, dall'Anpi, sezione di Alassio-Laigueglia e dal Comune di Alassio si terrà alle ore 10. «A pochi giorni dalla Giornata della Memoria - commenta il sindaco Marco Melgrati – abbiamo organizzato un altro momento per non dimenticare e perché conoscere la nostra storia possa aiutare a non commettere errori già commessi. La cittadinanza è invitata a partecipare». Luigi Therisod era nato a Calamandrana il 4 febbraio 1925 ma era residente ad Alassio. Deportato politico il 10 marzo 1944 a Mauthausen, numero di matricola 59170, morì nel sottocampo di Gusen il 1° settembre 1944. «Alle future generazioni affinché imparino i vivi dal destino dei morti» si legge sulla piastrella che sarà scoperta oggi sul Muretto di Alassio. Alla cerimonia interverranno oltre al sindaco, Marco Melgrati, il presidente Aned, Simone Falco e la presidente Anpi, Franca Oliva (https://www.lastampa.it/edicola/edicola.jsp; 4.2.2022; cfr https://www.rainews.it/tgr/liguria/articoli/2022/02/lig-scoperta-piastrella-alassio-deportato-luigi-therisod-69dab596-1eaa-4922-8356-4b6889f10aee.html ).
"Alassio. Si è tenuta questa mattina alle 10, presso il Muretto di Alassio, la cerimonia voluta dall’Aned, Associazione Nazionale Ex deportati nei Campi Nazisti, dall’Anpi, sezione di Alassio-Laigueglia e dal Comune di Alassio, con lo scoprimento della piastrella dedicata al Partigiano Luigi Therisod, deportato e morto a Mauthausen nel 1944 (https://www.ivg.it/tag-personaggio/luigi-therisod/).
“A pochi giorni dalla Giornata della Memoria – commenta Marco Melgrati che guiderà la cerimonia – un altro momento per non dimenticare e perchè conoscere la nostra storia possa aiutare a non commettere errori già commessi”.

Luigi Therisod, era nato a Calamandrana il 4 febbraio 1925 ma era residente nel Comune di Alassio. “Deportato politico il 10 marzo 1944 a Mauthausen, morto nel sottocampo di Gusen il 1 settembre 1944 – si legge sulla piastrella -. Alle future generazioni affinchè imparino i vivi dal destino dei morti”.

"Domenica 28 gennaio, ore 10, a Calamandrana, nel salone comunale sarà ricordata la figura di Luigi Therisod, deportato politico, ucciso a soli 19 anni nel campo di Mauthausen-Gusen. Dopo i saluti istituzionali, interverranno Simone Falco, presidente dell’Aned di Savona, Maria Pia Di Matteo (presidente Memoria Viva) e Franca Oliva, alla guida dell’Anpi di Alassio. Seguirà la posa della Pietra d’inciampo alle ore 11 in via Roma 26, di fronte alla casa dove abitò Luigi Therisod. Le pietre di inciampo, ormai diffuse in tutta Europa, sono realizzate dell’artista tedesco Gunter Demnig, per ricordare le singole vittime della deportazione nazifascista. La mattonella reca l’indicazione “Qui abitava Luigi Therisod, nato nel 1925, arrestato il 24 dicembre 1943 deportato a Mauhausen ‘, assassinato il 14 settembre 1944 a Gusen”.

Spiega Liliana Gatti, consigliera delegata alla Cultura: “Questa piccola pietra in ottone, posta su un sanpietrino, in memoria delle vittime della deportazione, invita il passante a fermarsi, a leggere, a non dimenticare; è, dunque, una forma di memoria pubblica estremamente precisa e prossima alla vita quotidiana, un modo per “inciampare” ogni giorno metaforicamente nella storia. Così anche Calamandrana entrerà a far parte di un grande circuito culturale europeo che vuole essere una memoria diffusa sul territorio”. L’iniziativa è stata curata dal Comune, con la Biblioteca, l’associazione Le colline della cultura, Memoria Viva di Canelli, Anpi e Aned liguri, che hanno attivamente collaborato, in quanto Luigi Therisod visse ad Alassio. Luigi Therisod nasce a Calamandrana, il 4 febbraio 1925, figlio di Carlo e Teresa Lovisolo, secondo di tre fratelli. Il trasferimento della famiglia ad Alassio avviene quando Luigi è ancora in giovane età e non interrompe i legami con i parenti rimasti nell’Astigiano, tutti onesti lavoratori con ideali antifascisti ben radicati.

"A Calamandrana visse a lungo il capostipite Luigi Therisod che morì nel ’42, nonno di Luigi e suo omonimo. All’inizio del 1943 Luigi ritorna a Calamandrana. Da chi lo conobbe, veniva descritto come un bellissimo ragazzo, alto, magro, atletico, amante dei pochi divertimenti disponibili come il ballo, sempre aperto con tutti. Nel tempo libero amava intavolare discussioni politiche di chiara natura antifascista, attento a non farsi notare oltre la ristretta cerchia di amici, tutti convinti antifascisti. È in questo periodo che si rafforza il legame con il cugino Mario Therisod di due anni più giovane, che diventerà poi partigiano garibaldino. Diviene anche amico fraterno di Giuseppe Elto, un altro giovane partigiano con cui condividerà il destino. Dopo l’8 settembre del ‘43 divenne impossibile non prendere una posizione; i ragazzi del ’25 in breve tempo avrebbero dovuto scegliere tra arruolarsi nella RSI o salire in montagna. Luigi senza alcun dubbio, prese la via delle Langhe, insieme a Beppe Elto. Il loro ingresso nel distaccamento partigiano della Stella Rossa risale al 1 dicembre ’43. L’esperienza di Luigi come partigiano purtroppo è di breve durata: il 24 dicembre 1943 viene infatti catturato a San Giacomo di Roburent, con altri 28 compagni, da elementi delle prime formazioni autonome militari della Val Casotto. I deportati furono sette. Luigi fu tra quelli che ebbero la sorte peggiore, incarcerato a Cuneo, poi trasferito alle Nuove di Torino a disposizione delle SS. Il 13 marzo 1944 viene caricato su uno di quei vagoni bestiame trasformati in trasporto prigionieri e deportato in Austria. Finiscono con lui altri 245 sfortunati giovani, partigiani, sovversivi, gente comune, tra i quali 31 operai Fiat catturati senza un perché. Destinazione per tutti: il campo di concentramento di Mauthausen dove arrivarono il 20 marzo 1944. Luigi morì il 14 settembre, in infermeria, a soli sei mesi dall’arrivo, sufficienti ad annientare il suo forte fisico atletico; sei mesi dopo morì l’amico fraterno Giuseppe Elto, il 2 marzo 1945" (https://www.memoriaviva-canelli.it/content/calamandrana-giorno-della-memoria-2024-commemorazione-di-luigi-therisod-e-posa-della-pietra).

"In occasione del “Giorno della Memoria” 2024 la sezione ANPI di Alassio e Laigueglia ha ricordato ed omaggiato i cittadini del proprio territorio, deportati e assassinati dalla barbarie nazifascista. La mattina di sabato 27 gennaio, ad Alassio, davanti al Monumento ai Caduti, i soci della sezione hanno organizzato una commemorazione in ricordo dei Cittadini alassini arrestati, deportati ed uccisi nei campi di sterminio nazisti. In quest'occasione è stato deposto un mazzo di fiori in prossimità delle “Pietre della Memoria” e, simbolo di una Memoria che non deve mai venire meno, sono stati letti i nomi riportati su ognuna di esse. È stato anche il momento per ricordare il concittadino partigiano Luigi Therisod, morto in un campo di concentramento. Domenica 28, alle ore 10, una delegazione composta dalla presidente Franca Oliva, dalla componente del direttivo Marina Balduzzi e dal presidente dell'Aned Savona-Imperia Simone Falco si è trovata a Calamandrana, in provincia di Asti, per partecipare alla Commemorazione di Luigi Therisod, lì nato nel 1925. Arrestato a San Giacomo di Roburent la vigilia di Natale 1943, con altri 28 partigiani appartamenti al Distaccamento “Stella Rossa”, fu successivamente deportato a Mauthausen da dove non sarebbe mai più tornato. Presenti anche Valeria e Luisa Therisod, con i loro familiari, il sindaco di Calamandrana, il presidente dell’Associazione “Memoria Viva Canelli”, le autorità civili e religiose oltre ad ANPI e ANED; si è quindi ricordata, nella Sala Consigliare del Palazzo Municipale, la figura di Therisod, il suo impegno politico, la sua fine, rimarcando i valori della Resistenza. Il sindaco Fabio Isnardi, Simone Falco, Franca Oliva e gli altri intervenuti hanno evidenziato l’importanza e il coraggio della scelta fatta da Luigi nel dichiararsi ed operare come antifascista, richiamando ognuno di noi ad un costante impegno in difesa della libertà e della democrazia. La cerimonia è proseguita all’esterno, con la posa di una “Pietra d’Inciampo” davanti alla casa natale di Therisod, dove i ragazzi delle scuole hanno letto alcuni loro elaborati e tra loro il pronipote di Luigi Therisod, ha letto il “Giuramento di Mauthausen”. Tutti insieme hanno generato nei presenti forti emozioni e riflessione. La giornata si è conclusa a Laigueglia dove, nel pomeriggio, alla presenza del sindaco Giorgio Manfredi, del consigliere Alessandro Chirivì, delle autorità civili, militari e religiose, tra cui il Comandante della locale stazione dei Carabinieri Davide Speranza e del parroco don Danilo Galliani è stato deposto un mazzo di fiori in prossimità della “Pietra d’Inciampo” che ricorda Egidio Pavia, farmacista laiguegliese denunciato, deportato e assassinato ad Auschwitz. In quel contesto è stato letto da Simonetta Tassara un breve brano di Emilio Grollero scritto in ricordo del dottor Pavia. Presenti nel pubblico numerosi bambini. Al “Centro Semur”, nella sala polifunzionale dedicata proprio al farmacista laiguegliese, in una locale gremito, è stato proiettato il docufilm “Le Rose di Ravensbruck”, introdotto e seguito dai saluti e dalle riflessioni di sindaco, assessore e dei presidenti della sezione ANPI Alassio e Laigueglia e del Comitato Provinciale di Savona e Imperia dell’ANED sull’orrore per quanto accaduto, sul tema dell’antifascismo come scelta di campo, valida ieri nell’ora più buia della storia ed oggi come costante presidio in difesa della democrazia, della pace, della libertà e della Costituzione (https://www.savonanews.it/).


Contenuti

Iscrizioni:
ANED
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
EX DEPORTATI NEI CAMPI NAZISTI
SAVONA IMPERIA

COMUNE DI ALASSIO

ANPI
SEZIONE DI ALASSIO E LAIGUEGLIA

MAUTHAUSEN
1938
-
1945
MORTVORUM
In Memoria di Luigi Therisod, nato a Calamandrana
il 4 febbraio 1925 e residente nel Comune di Alassio
deportato politico il 20 marzo 1944 a Mauthausen
numero di matricola 59170
morto nel sottocampo di Gusen il 14 settembre 1944

Alla Future Generazioni affinché
"Imparino i vivi dal destino dei morti"
5 Febbraio 2022


Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
La mattonella è affissa sul cosiddetto "Muretto di Alassio". Il Muretto di Alassio (soprannominato anche il muretto dell'amore e muretto degli artisti) è un'installazione situata nel centro dell’omonima città, precisamente lungo il corso Dante Alighieri. Consiste in un muro composto da pietre, caratterizzato dall'aggiunta di piccole piastrelle di ceramica. Queste piastrelle sono adornate da firme di personaggi famosi, stemmi di Comuni italiani e stranieri, e sculture. Posizionato accanto al parco giochi "Charlie Chaplin" e alla piazza dove si erge il monumento ai caduti, il Muretto si trova di fronte al “Caffè Roma”. Fu proprio in questo bar che, nel 1953, l'idea di abbellire un "muro anonimo e spoglio" venne concepita da Mario Berrino, insieme al fratello Giorgio e dallo scrittore statunitense Ernest Hemingway (Wikipedia, alla voce Muretto di Alassio).

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