Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Eugenio Carpi, 3
- CAP:
- 20131
- Latitudine:
- 45.487015
- Longitudine:
- 9.233214
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Marciapiede di fronte a quella che fu la sua abitazione
- Data di collocazione:
- 2023
- Materiali (Generico):
- Ottone, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Cubo di porfido (10x10 centimetri) con placca in ottone nella parte a vista.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
-
- Anacleto Morandi
figlio di Angelo e Maria Ferioli, nacque a Milano il 9 gennaio 1909.
Si diplomò come geometra, ma Anacleto scelse di lavorare assieme al fratello nella drogheria di famiglia posta in zona Porta Vittoria, rinunciando quindi ad esercitare la professione di geometra.
Soprannominato Nino, fu un ragazzo sportivo, appassionato di ciclismo e di calcio. Col pallone Si distinse giocando nelle formazioni giovanili dell’Associazione Calcio Milan degli anni '20 e passò poi ai ‘pulcini’ del Fanfulla. Ottenne ottimi risultati quando nella stagione 1934-1935, giocò come attaccante dell’Associazione Sportiva Fanfulla di Lodi.
Nel 1934 Anacleto sposò Giulia Pallini che lavorava in una sartoria di Monte Napoleone.
Si stabilirono in via Eugenio Carpi.
Anche Giulia prese confidenza con la bicicletta tanto che la coppia usò spesso quel mezzo per
recarsi dai genitori di Anacleto, trasferitisi sul lago Maggiore.
La loro figlia Annamaria nacque nel 1937 e Franca nel 1942.
Allo scoppio della guerra non essendo stato chiamato al fronte, continuò la sua attività di commesso viaggiatore di articoli di drogheria.
Anacleto fu un convinto antifascista, iscritto al Partito Comunista che col fascismo e le Leggi Speciali furono sciolti e messi fuori legge.
Col grande sciopero delle fabbriche milanesi nei primi giorni di marzo 1944, la polizia fascista eseguì numerose retate, catturando molti scioperanti fra cui Angelo Fiocchi, amico e compagno di Anacleto, operaio dell’Alfa Romeo che aveva distribuito volantini in fabbrica (vedi scheda individuale di Angelo Fiocchi) .
Anacleto non risulta essere appartenuto a formazioni partigiane o G.A.P. e nemmeno risulta come ‘antifascista’ presso il Casellario Politico Centrale, ma nonostante questo, la notte del 4 marzo 1944 la polizia fascista irruppe nella sua abitazione in via Carpi ed Anacleto fu portato e rinchiuso a San Vittore. Riuscì a far pervenire a sua moglie un biglietto su cui scrisse: ‘Ci portano in un campo di lavoro, non pensare per me, prendi le bambine e vai sul lago’.
Il 7 marzo del 1944 la sua deportazione, lo registra nel campo di Fossoli con Fiocchi e molti altri che subito furono spediti a Mauthausen, dove giunsero l’11 marzo col trasporto numero 32, proveniente da Firenze.
Fu registrato col numero di matricola 57285 e classificato come Schutz, cioè politico. In seguito fu trasferito nel sottocampo di Ebensee, adibito allo scavo di gallerie sotterranee per proteggere dai bombardamenti gli impianti industriali.
Morì il 27 gennaio 1945 all'età di 36 anni.
Il 25 aprile del 1972, Aldo Aniasi, l'allora sindaco di Milano consegnò alla famiglia una medaglia d’oro ed una pergamena con scritto: ‘Anacleto Morandi martire della libertà’.
Anacleto Morandi è ricordato in:
- ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
- ai Caduti per la Libertà (Campo della Gloria, campo 64) – Cimitero Maggiore – Milano
- ai Caduti nei Lager in Germania – Cimitero Monumentale - Milano
FONTI:
- Pietre d'inciampo.eu
- Comune di Milano
- maglia rossonera
- Mosaico magazine
- Anacleto Morandi
Contenuti
- Iscrizioni:
QUI ABITAVA
ANACLETO MORANDI
NATO 1909
ARRESTATO 4.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 27.1.1945
EBENSEE
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita