229611 - Pietra d’inciampo a Celestino Gabbi – Santa Vittoria di Gualtieri (RE)

Pietra d’inciampo alla memoria di Celestino Gabbi,  soldato di artiglieria di Santa Vittoria di Gualtieri, collocata sulla strada davanti a quella che fu la sua abitazione.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Santa Vittoria
Indirizzo:
Via Strada Provinciale n °26
CAP:
42044
Latitudine:
44.8710605
Longitudine:
10.6298073

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato Strada
Data di collocazione:
23/04/2022
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Sanpietrino rivestito in ottone
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Celestino Gabbi, detto Rinaldo, soldato della 184A Batteria d'Artiglieria, nato a Gualtieri il 28 novembre 1918. Era figlio di Enrico e Vittoria Gilioli.
Prima di partire per la guerra era un apprendista fabbro ed abitava in via Statale 26, a Santa Vittoria di Gualtieri (RE).
Ha combattuto sul fronte jugoslavo, dove venne catturato, a Trieste il 15 settembre 1943 e internato negli stalag III C e III D. Durante la detenzione nello Stalag III D venne colpito da una meningite, che insieme ad altre complicanze ne determinarono la morte. Morì il 16 agosto 1944 in un ospedale a Berlino-Neukolln, sul fronte tedesco. Si trovava in una pianura vicino al villaggio di Alt Drewitz sul Küstrin, nello stato di Brandemburgo, a circa 80 chilometri a est di Berlino.
È stato seppellito a Berlino, nel Cimitero Militare Italiano d’Onore (Posizione Tombale: riquadro 3 – fila 1 – numero 21 – Tomba 622. Fonti: 1A, 8, 9).

Contenuti

Iscrizioni:
QUI ABITAVA
CELESTINO GABBI
NATO 1918
CATTURATO 15. 9. 1943
TRIESTE
INTERNATO 1943
STALAG III C-D BERLINO
ASSASSINATO 18. 8. 1944
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
La pietra è molto ben conservata. Nonostante è soggetta agli agenti atmosferici, l'ottone è molto lucido.
La presenza di una piantina davanti ad essa (come si vede in un'immagine in galleria) lascia pensare che la sua memoria è ancora viva.

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