258653 - Pietra d’inciampo a Raffaello Filippo Foa – Torino

La «pietra d’inciampo» a ricordo di Raffaello Filippo Foa è stata deposta il 22 gennaio 2019, di fronte alla abitazione dove visse, il civico 40 di Corso Vittorio Emanuele II a Torino. E’ stata collocata da: Museo Diffuso della Resistenza e della Deportazione di Torino, in collaborazione con la Comunità Ebraica, l’Aned, Associazione nazionale ex deportati, e il Goethe Institut di Torino.

Prelevato dalla sua abitazione, Raffaello Filippo Foa fu deportato ad Auschwitz dove fu assassinato.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Corso Vittorio Emanuele II, 40
CAP:
10125
Latitudine:
45.0614005
Longitudine:
7.6833564

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede di fronte alla abitazione dove Raffaello Filippo Foa visse
Data di collocazione:
22 gennaio 2019
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Le Pietre di inciampo sono dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore. Misura della piastra in ottone: 10x10 cm
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Raffaele (Raffaello) Filippo Foa nacque a Torino il 20 dicembre 1860. Era figlio di Gabriele e Eleonora Reinach. Sposò Lidia Cetti.
Visse in Corso Vittorio Emanuele II, 40. In quanto ebreo, in seguito all’occupazione nazista e alle direttive emanate dalla Repubblica Sociale di Salò, venne arrestato dai tedeschi il 21 luglio 1944. Fu prelevato dalle mura della sua abitazione dopo una delazione compiuta da conoscenti italiani, come riporta la moglie Lidia in alcuni documenti. La donna e l’uomo furono anche accusati di favorire i partigiani.
Il suo convoglio partì da Verona il 2 agosto 1944. Giunto a Auschwitz, non superò la selezione: fu assassinato il giorno del suo arrivo, il 6 agosto 1944.

Le pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) sono un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. L'iniziativa, attuata in diversi paesi europei, consiste nell'incorporare, nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni, dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore.

Contenuti

Iscrizioni:
QUI ABITAVA
RAFFAELLO FILIPPO FOA
NATO 1860
ARRESTATO 21.07.1944
DEPORTATO 02.08.1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 06.08.1944
Simboli:
Informazione non reperita

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