276211 - Pietra d’inciampo a ricordo di Alice Ventura Battaglia – Milano

La pietra d’inciampo a ricordo di Alice Ventura Battaglia si trova in via Gallarate a Milano.
Le pietre d’inciampo o stolpersteine, furono ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig; sono cubetti di porfido con la faccia a vista ricoperta in ottone su cui sono incisi: nome, date e luoghi di nascita e morte del caduto, per tramandare la memoria delle persone deportate, fatte morire o uccise nei lager nazisti.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
zona Certosa
Indirizzo:
via Gallarate 41
CAP:
20151
Latitudine:
45.4946382
Longitudine:
9.1385799

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede di fronte a quella che fu la sua abitazione
Data di collocazione:
13 Marzo 2025
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cubetto di porfido ricoperto da una piastra di ottone sulla faccia superiore, su cui è incisa la dedica. Misura della piastra in ottone: 10x10 cm.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:

Alice Ventura
figlia di Francesco e di Rosa Alpiani, nacque il 2 settembre 1894 a Cremosano, in provincia di Cremona.
Crebbe per un po' con le sorelle Teresa e Giovanna, ma presto rimasero orfane di madre ed ebbero un rapporto difficile con la matrigna (Torrazzi). Allo scoppio della guerra, Alice si trasferì a Milano, dove trovò lavoro come domestica.
A Milano conobbe Vittorio Battaglia, giovane operaio e ginnasta che riformato a causa della sua altezza, formò con due compagni il trio acrobatico 'Apollo'.
Il gruppo ottenne successo e fu scritturato per una tournée in Nord America col circo Barnum & Bailey.
Il 2 febbraio 1918, durante un rientro in Italia, Vittorio ed Alice si sposarono e partirono per New York.
Alice trovò impiego in una lavanderia cinese.
Nel 1922 un incidente che segnò la fine del trio e di conseguenza Alice Vittorio rientrarono in Italia stabilendosi a Milano.
Vittorio lavorare nella Fonderia Artistica Battaglia fondata dal fratello.
Durante la guerra, la famiglia s'era trasferita nel quartiere operaio Varesina, periferico e spesso bombardato.
Nel 1944, Alice aiutò la moglie di un partigiano cedendole la propria tessera annonaria e quando il marito della donna fu catturato e impiccato, i fascisti gli trovarono una lettera in cui si citava la “brava signora” che l’aveva aiutata.
A causa di ciò il 6 agosto Alice Ventura (in Battaglia) venne arrestata, trasferita e detenuta a Novara, Torino, Bolzano ed infine col 'Trasporto 91' deportata nel campo di Ravensbrück, dove il 3 ottobre fu registrata come detenuta politica ed infine condotta alla morte il 5 marzo 1945, all'età di 50 anni.

Oltre che con questa pietra di inciampo, Alice Ventura è ricorda in:
  • ai Caduti per la Libertà: Campo della Gloria (campo 64, cippo F4 lastra 1), Cimitero Maggiore - Milano
  • Monumento ai Caduti nei Lager in Germania (lastra S), Cimitero Monumentale – Milano

    FONTI
  • progetto Pietre d'inciampo
  • Nazione Indiana: Alice Ventura

    APPROFONDIMENTI
  • Nazione Indiana: Alice Ventura ... la cui lettura è consigliata!
  • ANED: campo di Ravensbrück
  • Wikipedia: Trasporto 91
  • Contenuti

    Iscrizioni:

    QUI ABITAVA
    ALICE VENTURA BATTAGLIA
    ΝΑΤΑ 1894
    ARRESTATA 6.8.1944
    DEPORTATA RAVENSBRÜCK
    ASSASSINATA 5.3.1945

    Simboli:
    Informazione non reperita

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    Informazione non reperita

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